Le lezioni passavano lentamente, era una cosa insolita per me. Solitamente avevo voglia di sentire le spiegazioni dei professori essendo un amante della cultura. Mi è capitato alcune volte di svegliarmi così stanco o poco voglioso di uscire da pensare di saltare le lezioni, ma per quel motivo mi recavo ugualmente a scuola. Quel giorno però era diverso. Gli insegnanti sembravano blaterare, tanto che ad un certo punto decisi di non sentirli affatto, se non quando venivo interpellato. All'improvviso decisi di uscire dall'aula chiedendo di andare in bagno, ma in realtà scrissi qualche messaggio a Nora in cui mi lamentavo della noia per poi chiederle lei come se la passasse. Mi rispose circa mezzo minuti dopo. Mi disse che si era appena svegliata, infatti ancora non aveva risposto al "buongiorno". Parlammo del più e del meno e in questo caso il tempo passò in un baleno. Non mi resi conto che ero chiuso in bagno da sedici minuti, così dovetti salutarla. Anche lei, mi aveva detto, aveva qualcosa da fare. Voleva farsi una doccia e allora ricambiò al mio saluto con una foto dove era in intimo, scrivendo in didascalia << Allora anch'io andrò a fare altro. >> Non era una foto provocatoria, non sembrava avere un secondo fine. Mi imbarazzò tantissimo, era dall'ultima volta in cui ero solo in casa con Caterina che non vedevo una ragazza senza vestiti, seppur non nuda, però riuscì a scuotermi non poco e ciò era chiaramente visibile sul mio volto, infatti quando entrai in aula, sia il professore di italiano che i miei compagni temerono che non mi fossi sentito bene, visto il tempo impiegato in bagno e la mia strana espressione facciale. Non potendo confessare l'accaduto, dissi che avevo vomitato e allora il professore annullò la nota disciplinare assegnatami per essere stato fuori a lungo. Dunque, avevo saputo rispondere all'insegnante ma non a Nora, il cui ultimo messaggio restò senza risposta. Restai pensieroso per il resto della giornata scolastica: mi interrogavo sulla questione della foto. << L'ha fatto con malizia? Prova qualcosa per me? Mah, dopotutto abbiamo parlato ore ed ore nelle ultime ventiquattro, l'avrà mandata in modo genuino come avrebbe fatto con qualsiasi altra amica. >> Questo ed altre mille cose mi dicevo. Alla fine giunsi alla conclusione che l'affetto per lei non era paragonabile al grande amore che ho provato verso Caterina e pertanto, al di là di ciò che provava lei, per me non sarebbe restata altro che un'amica.
Tuttavia la mia mente ignorava che questi sono anni difficili in cui è complicato capirsi. La scelta giusta, pensandoci oggi, sarebbe stata allentare i rapporto per evitare che in lei (o in me, nella vita mai dire mai) potesse nascere un sentimento importante, poiché il mio cuore apparteneva ancora a Caterina, invece, appena uscito da scuola, le mandai un messaggio in cui mi scusavo per non averle più risposto poiché dovevo ritornare assolutamente in aula per poi aggiungere ironicamente << Ti sei rilassata? >>
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Le pagine più buie
General FictionIl viaggio psicologico attraverso la mente di un giovane aspirante calciatore, che, già segnato dagli eventi vissuti durante l'infanzia e l'adolescenza, vivrà diverse importanti svolte nella sua vita. Riuscirà a realizzare il suo sogno e, soprattutt...