CAPITOLO 21

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Quello fu il giorno più bello della mia vita in quel periodo, segnato dallo strano rapporto di odio-amore con mia madre, la non gradita presenza di mio padre e il malore avuto che non mi aveva permesso di allenarmi e quindi saltare una sessione fondamentale.
Era finalmente venerdì. Una giornata molto impegnativa poiché a scuola avevo una verifica importantissima e il pomeriggio la doppia seduta d'allenamento in vista della finale della domenica di quella settimana. La mattina mi recai a scuola insieme a Nora, l'unica ragazza che riuscì a farmi dimenticare di Caterina. Camminammo lungo tutto il percorso abbracciati e di tanto in tanto ci scambiavamo un bacio. Raramente ci rivolgevamo la parola: sia io che lei preferivamo non interrompere col suono delle parole il silenzio della dolcezza. La stessa dolcezza che poi si tramutò in passione, quando lei si poggiò sul muretto del parcheggio esterno della scuola e cominciava a guardarmi negli occhi mentre attorcigliava i suoi capelli col dito indice. Il suo inconscio la spinse ancora una volta a mordersi il labbro inferiore e allora cominciai a baciarla. La campanella suonò, ma noi continuavamo a baciarci. Eravamo così attratti l'uno dell'altro da non renderci conto che eravamo rimasti solo noi in strada. Quando entrammo a scuola, fummo rimproverati per il ritardo. Ma non m'importava. Ero sempre andato bene a scuola, sempre stato puntuale e comportato come si deve, pertanto non avrebbe influito affatto quel ritardo, e anche se l'avesse fatto, mi avrebbe scosso poco e niente: passare del tempo con Nora era la cosa più importante per me all'epoca.
<< Cos'è successo? - Mi chiese Angelo quasi sussurrando mentre mi sedevo. - Non è da te fare tardi, non ti ho neanche visto al cancello stamattina. >>
<< Stavo con Nora. >>
<< Ecco perché siete entrati insieme. E dimmi, - cominciò a dire sorridendo in modo perverso. - avete ripetuto insieme per la verifica? >>
<< Mi prendi in giro (?) >>
<< Chiedo. Quindi? >>
<< Beh, l'hai capito. Siamo fidanzati, perciò è inutile spiegare i dettagli. >>
<< Ragazzi zitti! - Urlò la professoressa di inglese. - Non costringetemi a mettervi una nota disciplinare. >>
Se quello precedente fu il giorno più bello dell'ultimo periodo, questo non iniziò benissimo e ancora non sapevo come sarebbe proseguito.

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