Per un attimo rimasi immobile.
<< In che senso "papà"? >>
<< Esiste solo un senso. >> Rispose Nora.
<< Ne parliamo dopo. - Dissi per poi rivolgermi alla bestia. - Dov'è mia mamma? >>
<< Sta emanando i suoi ultimi respiri per terra, sei sicuro di voler vedere questo spettacolo? >>
<< Sì. Come assisterò al tuo arresto dopo la tua confessione! >>
<< Non se farò fuori anche te! >>
<< Ogni parola che dici ti costeranno altri anni di carcere: Nora sta registrando tutto. >>
Lei, nel mentre, era in lacrime, comprensibilmente disperata e preoccupata.
<< Non oserai far arrestare tuo padre? - Disse a Nora con tono persuasivo. - Su, da brava, posa il cellulare e diventeremo una famiglia felice, ti piace l'idea? >>
<< Famiglia felice? Come ti passa per la testa una proposta del genere? Mi chiedo se hai un cervello o solo aria in quella testa! Non ci sei mai stato durante la mia infanzia e sei tornato solo quando la mamma era morta perché avevi divorziato e ti serviva un tetto e un piatto caldo! Ti odio! >>
Non avevo mai visto Nora così furibonda da quando l'avevo conosciuta. Entrambi ci trovavamo di fronte ad una dura realtà, davanti alla quale era impossibile mantenere la calma.
<< Non mi aspettavo di sentirmi dire certe cose da te, sei una delusione. >> Le disse.
<< Non accetto la morale da uno come te, da un essere così disgustoso! >>
<< Il tuo odio mi piace... Allora è meglio che tu sappia tutta la verità. Tua madre è stata uccisa da me, non è stato un incidente. Avevo da poco lasciato questa casa, lei non voleva perdonarmi e, come tu stessa hai detto, mi serviva un posto dove vivere, quindi non ci ho pensato su due volte... >>
<< Sta mentendo. - Dissi. - Dire queste cose adesso è come costituirsi. >>
<< No, sai perché? Perché adesso finisco quella e poi è il vostro turno! Tu - si rivolse a Nora - non hai mai visto il terrore negli occhi di tua madre, ma in compenso lo vedrai in quest'altra donnaccia. >>
Ci spinse in casa e chiuse la porta, per poi raggiungere mia madre. Notai però che lasciò ingenuamente la chiave all'interno della serratura.
<< Esci e porta con te le chiavi. - Sussurrai a Nora. - Poi salva la registrazione e chiama la polizia. >>
<< E lasciarti da solo con questo pazzo? >> Mi chiese asciugandosi le lacrime.
<< Me la caverò, ho imparato ad essere forte. Tu non resisteresti qua e poi dobbiamo parlare, dobbiamo darci un addio degno. >>
Mi guardò. I suoi occhi ritornarono ad essere pieni di lacrime e fece come le avevo detto.
<< Chi è andato via? >> Urlò lui.
<< Nora non deve essere immischiata nelle questioni di questa famiglia. >>
Raggiunse l'ingresso trascinando mia madre stringendole fortemente i capelli.
<< Sei un folle! >>
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Le pagine più buie
General FictionIl viaggio psicologico attraverso la mente di un giovane aspirante calciatore, che, già segnato dagli eventi vissuti durante l'infanzia e l'adolescenza, vivrà diverse importanti svolte nella sua vita. Riuscirà a realizzare il suo sogno e, soprattutt...