Bradley Foster era rimasto fino a quel momento seduto nella sala per gli interrogatori, contando i minuti che passavano e lo avvicinavano all'ormai imminente liberazione. "Ancora un'ora," pensò, "un'ora e questi rincoglioniti capiranno che hanno sbagliato persona." Lo sguardo gli cadde sulla sedia vuota la sui fianco, ancora cosparsa del profumo di vaniglia e rosa della Valentine. Aveva un impegno di vitale importante, o almeno così aveva detto, quando era chiaro sia a lui sia al resto del mondo che era un'abituaria che avrebbe perso il lavoro pur di pranzare al consueto orario. La prossima volta avrebbe sicuramente chiesto di Fenton, della Valentine non ne voleva più sentire parlare.
Ancora cinquanta minuti. Da quanto tempo l'avevano lasciato lì, in balia del tempo tiranno, ad aspettare che scattassero le ventiquattr'ore? Ormai non lo sapeva nemmeno più. Ma non si spaventò affatto quando vide la porta spalancarsi di scatto.
«Dottor Nate Mitchell, psicologo con specializzazione in criminologia,» si presentò il ragazzo che gli si stava sedendo di fronte.
Qualche anno in meno di lui? Probabile. Aveva la sensazione di conoscerlo. No, non di averlo visto in qualche bar o a una festa: di conoscerlo personalmente. «Cosa volete ancora? Meno di un'ora e dovrete lasciarmi andare per forza.»
«Solo qualche ultima domanda. Potrebbe esserci utile a determinare la sua innocenza. Dopodiché potrà andare tranquillamente.»
«Non sta perdendo tempo?», chiesi a Phoenix, protetti dal solito vetro argentato. Da quando si erano messi d'accordo in auto sul da fare non avevo capito più di molto: termini specifici, nomi di malattie e periodi con troppe subordinate e ancora più soggetti. Mi ero quasi addormentato, a metà strada, e la fame non era stata l'unico fattore scatenante di quell'improvvisa stanchezza.
«Lascialo fare,» rispose Phoenix, quasi annoiato dalla mia continua diffidenza nei confronti della psicologia. «L'unica cosa che possiamo fare con lui ora è controllare se la versione di Ada, per quanto priva di dettagli, sia vera. E non ci vorrà molto.»
«Parliamo un po' della sua relazione con Ada Chamberlain,» continuò Nate, senza perdersi alcuno dei brividi di Bradley alla parola "relazione". «Perché la versione dei fatti della ragazza non quadra... Saprebbe dirmi cosa c'è tra voi due?»
«Ve lo ho già detto,» sbottò Bradley, «ci siamo visti un paio di volte, abbiamo avuto un appuntamento fuori città... Aspetti, mi sono dimenticato!», esclamò facendo sobbalzare perfino Nate dalla sedia. «Abbiamo organizzato un pluriomicidio per divertimento! O vuole sapere i dettagli?» Il sarcasmo fatto persona. «Usate pure la macchina della verità o qualcosa del genere, ma non cambierà nulla.»
«Non ne dubito affatto,» annuì Nate, sguardo irremovibile, più simile a una statua di sale che a un essere umano. «Il fatto è che fino ad ora lei ha parlato di "incontri" con Ada Chamberlain. Dai, non ci vuole un consulente di coppia per capire che non avete alcuna relazione.»
"Ma se lo hanno ammesso entrambe!", esclamai nella mia mente, trattenendomi dal gridarlo nel microfono.
«Non ha mai accennato alle parole "amore", "relazione", nemmeno "sesso", quindi la macchina della verità non servirà a molto. E sono anche convinto che ci dice queste cose perché sa che qualcuno avrebbe testimoniato la presenza di Ada a casa sua, casualmente quando sua moglie non era presente. Una relazione extraconiugale non è un movente per un duplice omicidio, ma qualcos'altro potrebbe esserlo.» Batté un pugno sul tavolo, si tolse l'auricolare nero e lo appoggiò di fianco a quello. «Le do una possibilità di rispondere sinceramente prima che faccia aggiungere un'altra giornata alla sua permanenza in centrale.»
«Semi,» si limitò a urlare Bradley, le pupille sgranate grandi quando l'intero occhio, le vene della testa che sembravano sul punto di esplodere spargendo sangue ovunque.
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Spiriti della Primavera
Mystery / ThrillerA T T E N Z I O N E Nella storia possono essere presenti parole volgari e/o scene violente . . . Nel piccolo paesino di Chatletsdale regnano pace e tranquillità. Ma qualcosa cambia. Durante una cena organizzata nella sua villa, Jodie Marshall, respo...