«Anthony, siamo al quinto errore di punteggiatura... Qui andiamo male.» Luke distolse l'attenzione dalla pila di fogli protocollo ammassati ordinatamente sul tavolo della cucina, appoggiò la penna rossa sul compito dello studente che avrebbe fatto bene a ripassare le ultime lezioni di grammatica e sacrificò due dei suoi trenta minuti di correzione giornalieri per sopportarmi da bravo gemello. «Ma hai capito cosa c'entra Nate in tutto ciò o è ancora un Mister X qualunque?»
«La seconda.» Non ero assolutamente voglia di parlare, in quel momento. Luke non aiutava. Ero uscito da una decina di minuti dalla doccia, lasciando un alone di sudore e dopobarba nel bagno pieno di vapore, ma la sensazione di chiusura dello stomaco non accennava a placarsi, forse peggiorata dalle inutili domande del mio ancora più inutile fratello.
«E credi che abbia ucciso lei quelle due?» Si alzò dallo sgabello e si lasciò cadere sul divano dietro di me, alla disperata ricerca del telecomando. Si distraeva molto facilmente, il ragazzo...
«Ma che cazzo stai dic-» La frase mi morì in gola nel bel mezzo del predicato, lasciandone comunque intuire la continuazione. Mi sbattei una mano in fronte, e probabilmente ci lasciai il segno: quando litigo con Luke non mi trattiene nessuno. «No, non cominciare con i tuoi trucchi da psicologo... Ne ho già uno che si mette in mezzo, e ti assicuro che basta e avanza.»
«Ma l'hai pensato?», chiese imperterrito Luke, fissando annoiato le immagini del Midlands Today, subito dopo le BBC News at Six, quasi in fase di chiusura. Sarei dovuto essere da Phoenix in dieci minuti.
Passai davanti a mio fratello una mezza dozzina di volta, ogni volta togliendogli la visuale dalle immagini riciclate della Regina Elisabetta. "Beata lei che non ha problemi," pensai, mentre Luke si spostava da un cuscino all'altro per non perdersi l'ennesimo fotogramma della donna più importante della nazione che salutava il popolo. «Prima non lo pensavo, ma ora...»
«E dove credi sia stata allora sabato sera?» No, niente, non mi lasciava nemmeno il tempo di pensare. Perché mi era capitato il gemello stronzo?
«E che ne so, se non me lo dice...»
«A ballare con Kathy, forse.» Kathy Webb era la migliore amica di Kristen dai tempi della scuola. Un esserino insignificante, a mio parere: non si era mai fatta una vita al di fuori della sua amicizia con Kristen, e aveva passato gli ultimi dieci anni a spazzare le scale della chiesa o a lavorare part-time per qualche negozio locale. Ma datele una bottiglia di birra e si scatena. Mi sono dimenticato di dire che è un'ex alcolista? Oh, una cosuccia da nulla... Solo un matrimonio a vent'anni finito male. Molto, molto male. Vi basti sapere che ha abortito per lo shock. «Ultimamente si sono rimesse a frequentarsi, e comincio a pensare che a Kri non faccia molto bene... Credi che l'abbia trascinata in qualche giro?»
«Credici.» Sottinteso: anche peggio.
«Grazie, eh. Come fa la mamma a dire che sei tu il fratello buono?»
«A proposito della mamma,» disse Luke, assumendo un tono mista tra un prete nel bel mezzo di un funerale e l'ultimo guerriero rimasto sul campo di battaglia. «L'ho sentita prima, dice che ha il volo da Los Angeles domenica, deve fermarsi a Londra per un paio di giorni, ma forse per martedì riesce a venire per cena. Cosa le dico?»
Adesso si intrometteva anche lei. Perché non sono nato in un altra famiglia? «Che io non ci sono in base alle sue esigenze, se deve girare il nuovo Bonnie Weymouth, si prenda anche tutta la stagione. Vederla un'ora in più o in meno all'anno non mi cambia molto.»
«Ecco perché sono il figlio prediletto,» concluse, abbandonando il telecomando sul cuscino al suo fianco e stendendosi su tutta l'estensione del divano. «Devo accompagnarti o vai in moto?» Aveva scritto in fronte a caratteri cubitali che non aveva intenzione di alzarsi. La domanda era più che retorica.
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Spiriti della Primavera
Mystery / ThrillerA T T E N Z I O N E Nella storia possono essere presenti parole volgari e/o scene violente . . . Nel piccolo paesino di Chatletsdale regnano pace e tranquillità. Ma qualcosa cambia. Durante una cena organizzata nella sua villa, Jodie Marshall, respo...