Capitolo XXXIII: Risultato

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«Grazie mille comunque.» Riagganciai per la decima volta il ricevitore dell'ufficio. «Anche da Aldridge niente, in un blocco stradale sulla A45 hanno trovato un olandese biondo ma con una ventina d'anni in più...»

«Stanno dando indicazioni anche all'aeroporti di Birmingham,» annunciò Jenkins, uscendo dalla porta secondaria e sbattendosela alle spalle.

Per un paesino come Chatletsdale, poter diramare un APW è un evento più unico che raro, avvenuto forse una volta nella lontana estate del '83, come dice la leggenda cittadina. Un All-Ports Warning, o APW, è il corrispondente dell'americano BOLO o al APB canadese, KALOF o KLO4 in Australia. Nulla di complicato, si fa passare alle varie centrali una descrizione dell'uomo, una foto, se possibile, e, nei casi fortunati, un'indicazione del veicolo che potrebbe usare per spostarsi. Come un'enorme partita a Scotland Yard, in cui il nostro Mister X ha però tutto il mondo a sua disposizione, e non solo una manciata di biglietti della metropolitana e qualche mancia per i taxisti taccagni. Noi avevamo fortuna: nome, cognome, descrizione, fotografia, veicolo, abitudini culinarie e dipendenza da nicotina, tutto ciò che serviva c'era.

Dlin: messaggio da Amy. «L'auto è irrintracciabile, devono aver staccato il GPS, ha chiesto l'aiuto di Birmingham, ora passa a esaminare il cellulare.»

Phoenix alzò con scarso entusiasmo la testa dalla pila di documenti ritrovati in casa di Frans. Come assassino era a dir poco patetico: conservava tutto, dai biglietti aerei alle transazioni bancarie. «Qui ho il certificato di nascita,» disse con voce roca, flebile dopo oltre un'ora di lettura e commento. L'ora di pranzo era solo un ricordo, ma la pressione era tale che la fame passava completamente inosservata. «Padre sudafricano, morto, madre olandese, morta pure lei, un fratello, una sorella...» Raggiunse il tasto del fisso collegato al resto dell'edificio aiutandosi con una penna, attese un istante e disse tutto d'un fiato: «Marcourt, controlla lo stato attuale dei fratelli di Frans, Jacobus e Aleid Benatar, fammi sapere se hanno avuto contatti con il fratello nell'ultimo anno e non dirgli nulla, se possibile, di quello che sta succedendo.»

«Sto scaricando i dati dal cellulare,» accennò lei, «due minuti e...»

«Marcourt,» sbraitò Phoenix, «ora.»

«Ora,» ripeté Amy, prima di riagganciare e fiondarsi sulla tastiera del computer.

Il detective scartò il documento, lo ripose poco ordinatamente in una seconda pila e passò al successivo. Andava avanti da oltre un'ora e mezza. Quando finalmente ebbe terminato di esaminare ogni singolo foglio, e io ebbi parlato con un centralinista, detective o, in un caso, sventurato tecnico forense, trovatosi al posto sbagliato al momento sbagliato, provenienti da tutti i paesi delle Midlands Occidentali, oltre che a qualche grande città con aeroporto oltre il confine di regione, tirammo il fiato. Per poco.

«Perché questa cosa mi sembra assurda?», chiese Phoenix, massaggiandosi gli occhi arrossati per lo sforzo. «Questo ragazzo non ha il profilo di un sociopatico... Non mi meraviglierei se avesse ammazzato qualche animale per divertirsi, certo, ma da qui a fare una strage...»

«Non dovrebbe essere un profiler a dirlo?», domandai, ringraziando qualunque entità divina avesse tenuto a distanza Nate Mitchell dal distretto quella mattina.

«Non possiamo sprecare risorse, l'ho mandato a parlare con Paige,» spiegò brevemente, lasciandosi cadere sullo schienale della sedia da ufficio.

Per conto mio quei due potevano parlare tutto il giorno, basta che se ne stessero a debita distanza da me. Tipo due chilometri. O anche di più.

Raccolta la forza rimasta, Phoenix si voltò verso la lavagna trasparente, pennarello alla mano, e cominciò a scrivere. «Sappiamo che il nostro X è Frans Benatar, il quale era in possesso di una discreta somma di denaro - oltre 20mila sterline, tutte in taglio medio-piccolo - che sono sicuro non risulterà ai controlli del fisco. Poi abbiamo Y, Margaret Bates, che aveva una cassaforte più che sicura e decisamente costosa nel suo ufficio. Per cosa la usasse, per ora non si sa.» Scritto "20mila sterline" giusto sotto al nome di Frans, insieme a una Y maiuscola in rosso, ruotò di scatto la sedia. «Ipotesi?»

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