«Se presumiamo di avere due assassini alleati,» riprese per l'ennesima volta Phoenix, tenendo lo sguardo fisso sulla lavagna con le fotografie di vittime e sospettati, «possiamo restringere il campo a due diverse cerchia di sospetti: gli invitati alla cena e le persone legate al negozio di fiori.»
«Ed è una coincidenza che Margaret Bates sia l'unica intersezione tra i due insiemi?», chiesi, ruotando la sedia verso la finestra. Ormai era notte, l'ora di cena, e in centrale erano rimasti pochi agenti. Sbuffai, con una miriade di pensieri negativi che mi frullavano per il cervello. Tamburellai una matita contro il bloc-notes aperto sulla scrivania, con un'unica parola scritta al centro della pagina: Kristen. Non riuscivo a smettere di pensare che, se fossi rimasto con lei qualche ora in più, in quel momento non mi sarei preoccupato di lei. I miei sentimenti non erano mai stati tanto complicati come in quel momento: dovevo credere alla prima persona di cui mi sia mai innamorato o non fidarmi di quella che per prima mi aveva mentito.
«No, questo è il punto centrale del discorso. Margaret Bates era a quella cena perché sapeva che il suo complice voleva uccidere Jodie Marshall. Chi poteva uccidere Jodie Marshall, considerando l'aggiunta del veleno all'acqua e lo scambio delle bottiglie?»
«Tutto torna a Bradley Foster,» risposi, indicando l'immagine del figlio maggiore della vittima. «Il movente c'è, potrebbe aver preso dei soldi senza restituirli, ha le conoscenze necessarie per ottenere il veleno, e aveva il tempo di effettuare lo scambio. Tuttavia...»
«Non ne siamo convinti,» concluse Phoenix al mio posto, facendo scorrere lo sguardo su tutti i volti. «Non ci resta che riprendere da capo... Kristen? E, per favore,» aggiunse infine guardandomi dritto negli occhi, «cerca di essere oggettivo.»
«Non so,» mormorai appoggiandomi la fronte alla mano, il gomito a contatto con la scrivania. «Magari ha fatto estrarre a Bradley il veleno, altrimenti non credo ne sia capace... Voglio dire, è intelligente, ma non quel genere di conoscenze...»
«Anche lei potrebbe aver preso qualche prestito di troppo, ma questo movente comincia a perdere colpi. D'altra parte, è stata la prima a entrare nello studio e non ha più lasciato la sala da pranzo, almeno fino al ritrovamento del corpo... Avrebbe veramente fatto effetto il veleno, dopo così tanto tempo, e soprattutto senza dare segni di avvelenamento?»
«Non lo chieda a me,» risposi scrollandomi le spalle. Di biologia non ci capivo nulla, a scuola, men che meno parlando di chimica avanzata. L'unica cosa che ero riuscito a fare, al liceo, era stato un modellino della struttura del DNA, anche se quello non viene contato propriamente come scienza... «Potrebbe, quindi chiunque è sospettato. Paige?»
«Non credo c'entri qualcosa con l'omicidio, anche se sembrava avere l'intenzione di fare qualcosa... Insomma, chi si ricorda una decina di orari con così tanta precisione?»
«Ma che movente aveva?», chiesi, puntando lo sguardo sulla collana di diamanti. «Lei è una delle vittime, dopotutto... Anche se avrebbe potuto usare la scomparsa della collana per coprire i soldi spariti...»
«Matilda,» incalzò Phoenix picchiettando le nocche sulla lavagna. «Si infuria con il fidanzato, lo spinge da un ponte, un anno dopo ruba dei soldi, una collana e Jodie Marshall scopre entrambe i crimini...»
«Ma ha un alibi per l'omicidio,» dissi, correggendo la sua affermazione. «E non si è nemmeno lontanamente avvicinata allo studio in tutta la serata...»
«Però potrebbe essere un complice,» suggerì il detective. «E non credo sappia molto di chimica e tossicologia... Passiamo ai Kelley: Rose, avrebbe potuto uccidere la Marshall in qualunque momento, con il silenzio della Bates, ma non sembra coinvolta nella morte della figlia... Sempre che non sia un lavoro alla Bonnie e Clyde...»
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Spiriti della Primavera
Mistero / ThrillerA T T E N Z I O N E Nella storia possono essere presenti parole volgari e/o scene violente . . . Nel piccolo paesino di Chatletsdale regnano pace e tranquillità. Ma qualcosa cambia. Durante una cena organizzata nella sua villa, Jodie Marshall, respo...