-Non ti aspettavi di trovare me?- mi domanda Camille sedendosi di fronte a me.
La guardo ancora scioccata e non riesco a non pensare a cosa Niklaus ha fatto con lei alle mie spalle.

-No e detto sinceramente non ho voglia di pssare del tempo con te.- dico e mi alzo.
Lei mi afferra il polso.
-Ti prego siediti e parliamo. Voglio che tu sappia cosa è successo.- mi dice facendomi irritare.

-Non voglio sapere i dettagli della scopata che ti sei fatta con il padre di mia figlia.- rispondo a voce un po' troppo alta, infatti noto subito che abbiamo addosso gli sguardi di molti curiosi.
-Ti prego di sederti e ascoltarmi, non voglio costringerti ma ti prometto che dopo questa sera sparirò per sempre dalla tua vita.- dice e stranamente riesce a convincermi.
Torno sui miei passi e mi siedo.
Ordiniamo da mangiare nonostante abbia poca fame.

-Credevo che mi avesse invitato Klaus.- confesso mentre guardo il vino nel bicchiere.

-Non lo avrebbe mai fatto. Non è il tipo da inviti formali.- risponde ridendo.

-Credo di conoscerlo meglio di te e si, probabilmente hai ragione ma le persone per farsi perdonare farebbero qualsiasi cosa.- rispondo stando sulla difensiva.

Lei mi guarda e mi afferra la mano sul tavolo.
-Non pensare che ti abbia invitato per ferirti. Voglio dirti solo ciò che penso e soprattutto per dirti che mi dispiace per ciò che io e Klaus abbiamo fatto.-
Tiro subito via la mano e mi sistemo i capelli dietro l'orecchio.

-Non mi interessa ciò che è successo. Niklaus ha tradito la mia fiducia e ho bisogno di tempo per perdonarlo.- dico stringendo i pugni per evitare di aggredirla.

-Ho conosciuto Niklaus due anni fa, lui era distrutto dalla perdita del suo grande amore che non aveva mai smesso di cercare.
L'ho conosciuto ad una mostra d'arte in strada ci siamo scambiati due parole in merito al sifnificato di un quadro e il mistero che lo avvolgeva mi ha attratto.
Ci siamo rivisti qualche settimana dopo al locale in cui lavoro e da lì non ci siamo più persi di vista.- inizia a raccontare la sua storia d'amore con l'uomo che amo e non posso accettarlo.
Mi alzo e le dico- Perdonami ma io vado a casa. Non riesco ad accettarlo.-

-Devi ascoltarmi Caroline. Resisti un altro po' e ti assicuro che poi ti sentirai meglio.- mi dice e io la ascolto di nuovo.

-Ogni volta che parlavo con Klaus vedevo il mistero che lo avvolgeva tramutarsi in disperazione e bisogno di aiuto ma ciò non mi ha allontanato.
Studiavo psicologia e ho avuto Klaus in analisi.
Ogni giorno mi parlava di quanto fossero profondi gli occhi blu della donna cha amava, di quanto fosse bello il suo sorriso e di quanto lei gli mancasse.
Tutto l'amore che esprimeva ogni giorno nei tuoi confronti non poteva essere paragonato a nulla e ora che ti vedo capisco il motivo.- mi dice e io arrossisco, subito dopo continua. -Ogni giorno che passavo con lui capivo che stava nascendo un legame davvero profondo tra la sua anima e la mia.
Sentivo il bisogno di essere amata come lui amava te e in un certo senso ero anche gelosa ma sapevo che era inutile.
Abbiamo passato un anno a parlare di te e finalmento ho capito che la sua mente si era alleggerita, anche se il suo cuore era ancora pieno di te.
Non volevo farlo perché sapevo che non era giusto per lui ma soprattutto per me ma ci siamo baciati.
Mi ha baciato lui e per un attimo mi sono sentita te, mi sono sentita la donna che amava.- vedo i suoi occhi farsi lucidi.

-Non devi continuare per forza.- le dico porgendole un fazzoletto di carta.
Lei però non sembra volersi fermare.
-Abbiamo avuto una storia. Una bellissima storia d'amore, probabilmente la più impirtante della mia vita.
Io l'amavo davvero tanto e sono convinta che lui ricambiava il mio sentimente anche se non era paragonabile all'amore che provava e continuava a provare nei tuo confronti.
Ho accettato di essere un rimpiazzo per diversi mesi ma non ce l'ho più fatta quando ho trovato delle vostre foto insieme.
Quella sera ho anche scoperto il vampirismo e alla fine abbiamo deciso di lasciarci.
Sono stata male, ero a pezzi e probabilmente anche ora lo sono ma, diversamente dal passato, possiedo la consapevolezza che mi merito un amore vero, un'amore che mi metta al primo posto.- nonostante il rancore che provo nei suoi confronti non riesco a non soffrire per la sua storia.
Le prendo la mano e la stringo.

-Mi dispiace per ciò che hai passato a causa mia.- le dico.
Lei sorride e beve un sorso di vino.
-Non ho sofferto a causa tua. Ho sofferto a causa mia ma almeno ciò che ho passato mi ha aiutato a capire cosa voglio in realtà.-
Le sorrido e bevo anch'io un sorso di vino.

-Ora arriva la parte brutta.- mi annuncia asciugando una lacrima sul suo volto.
So che non voglio sentirlo ma annuisco, so che mi farà male ma so anche che mi aiuterà.

-L'altra sera Klaus è venuto al Rousseau e ha ordinato tre giri di uno degli alcolici più forti che serviamo.
È stato strano perché di solito ordina Bourbon e ho deciso di servirgli dell'acqua tonica.
Lui ha continuato a bere senza accorgersene e a quel punto ho cominciato a chiederli cosa fosse successo, anche in modo molesto.
Senza dirmi niente è andato via e io ho deciso di seguirlo.
Ho continuato a chiedergli cosa avesse e ho capito dal suo sguardo che aveva paura. Aveva paura di non essere amato e di rimanere solo ed è per questo che l'ho baciato.
So che non è una scusa, ma in quel momento ero arrabbiata perché dopo tutto il tempo passato a soffrire non meritava di stare in quello stato e devo ammettere che con quel gesto avrei voluto fargli capire che io lo amavo e che con me non avrebbe sofferto.
La cosa si è spinta oltre solo perché era molto ferito e in quel momento non ragionava ma sono sicura che se fosse stato lucido mi avrebbe strappato il cuore e mi avrebbe gettato nel fiume senza rimorso.-

Le sue parole sono dure ma so anche che ha ragione.
Anche se il tradimento non può essere giustificato sento svanire molta rabbia.
Mi alzo e inaspettatamente per entrambe la abbraccio.
-Ti ringrazio.- le dico e lei mi sorride e mi dice:-Ora usciamo da questo ristorante.-

La Vera Storia Di Caroline Forbes 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora