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-Perché mi hai detto che non potremo mai essere una famiglia?- domando a Caroline che mi accenna un sorriso pieno di malinconia.

-Perché me lo chiedi?- mi domanda mentre si siede sul letto.

-Voglio saperlo Caroline. Ti prego dimmelo.- la scongiuro.

-Perché non possiamo. Ci siamo solo fatti del male e forse inizio a pensare che nostra figlia starebbe meglio lontano da noi.- probabilmente un paletto di quercia bianca nel cuore mi avrebbe ferito di meno.

-Caroline tu dici così perchè non la conosci. Joanne è la bambina più dolce ed intelligente che abbia mai conosciuto ed è nostra figlia.
Mi dispiace dirtelo ma tu non potrai più avere dei figli e perché dovresti rinunciare alla creatura più straordinaria del mondo?- cerco di farla ragionare.
Lei mi guarda senza dire una parola e inizia a camminare avanti e indietro per la stanza.

-Rinunceresti a tua figlia per paura?-
Le domando afferrando la sua gelida mano.

-Voglio che sia felice.-

-Lo sarà.- le prometto stringendola di nuovo.
Mentre ci abbracciamo sento bussare alla porta con insistenza.
-Avanti.- dico scocciato.
Davanti a noi si palesa una donna, Camille.
-Cosa ci fai quì?- domando sconvolto.

-Nicklaus!- esclama lei con un enorme sorriso.
Caroline la fissa senza dire una parola mentre lei corre verso di me e mi salta letteralmente in braccio.

-Non ti vedo da troppo tempo! Come stai piccolo?- Camille parla senza notare Caroline che sembra pronta a sbranarla.
Deve andare via e subito.
-Sto bene grazie, ora dobbiamo andare...- inizio ma lei si volta verso Caroline.

-Scusami tanto, sono Camille,tu?- si presenta alla donna che amo.

-Sono Caroline.- dice sorridendo per poi continuare -Tu e Klaus...?-

Cazzo, non avrei mai voluto che ciò accadesse, soprattutto in questo momento.

-Oh, no, non più...siamo stati assieme molto tempo fa. Voi invece?- risponde Camille.

-Abbiamo una figlia.- dice sorprendendomi.

Camille rimane senza parole e ci fissa.

-Oh- si limita a dire mentre Caroline continua a guardarla con occhi sgranati.

-Quindi tu non sei un vampiro?- domanda a Caroline riprendendo fiato.

-Si, lo sono. Tu evidentemente non lo sei perché riesco a sentire il tuo cuore che batte da quì. Uh e i battiti stanno accelerando. Hai paura di me?-
Risponde Caroline avvicinandosi all'altra donna che mi guarda terrorizzata.

-Io dovrei andare.- dice a quel punto Camille.

-Si, forse è meglio.- risponde Caroline allontanandosi da lei.

Camille afferra la borsa che aveva lasciato cadere per salutarmi e a passo deciso va via.

-Davvero sei stato con quella?- mi domanda Caroline ridendo.
Si sta davvero prendendo gioco di me in un momento così delicato?

-E quindi?- le rispondo in tono acido.

-Uh niente, credevo solo che ti piacesse un altro tipo di donna- dice e poi si concede una risatina irritante.

-Anche tu eri come lei prima di diventare una stronza assetata di sangue.- le dico per poi pentirmi immediatamente.

Il suo viso cambia e diventa corrugato e carico di rabbia.
-Ti sei mai chiesto perché sono diventata questa bestia? Sono sicura che già conosci la risposta, credo di averti rinfacciato ciò che mi hai fatto passare mille volte ma dimmi se ti servirà una rinfrescata subito dopo aver ritrovato la mia cazzo di bambina.- dice per poi avviarsi verso l'uscita.

-Sei davvero crudele con me.- dico seguendola come un cagnolino.

-Voglio silenzio Nicklaus. Sta zitto.-

-Ti lascio fare solo perché sto cercando di pensare alla bambina.- dico ed esco sbattendo la porta.

Poco dopo il mio cellulare squilla. Ho una voglia sfrenatadi lanciarlo contro il muro per vedere lo schermo in mille pezzi sul pavimento ma fortunatamente non lo faccio.
-Elijah cosa c'è?-rispondo scocciato

-Joanne. So dove potrebbe essere.-
Dice velocemente.

-Elijah, dov'è?-

-Le streghe, la hanno loro, vogliono sacrificarla.-dice con la voce tremante.

-Dove sei?- domando continuando a camminare senza fermarmi.
Credo che da un momento all'altro impazzirò.
-Davanti al cimitero.- appena mi risponde termino la chiamata, afferro il braccio di Caroline e scappo lì.

-Klaus dimmi che ho sentito male ti prego.- continua a ripetermi Caroline per tutto il tragitto.
Io non le rispondo e continuo a camminare.

-Nicklaus devi fermarti.- mi ordina Elijah cercando di bloccarmi.

-Tutti gli anni passati nella bara non ti hanno insegnato niente fratellino. Levati dalle palle!- urlo spingendolo.

-Fermati o la uccideranno.- dice una voce femminile alle mie spalle.

Mi volto per guardala ma nonostante i miei anni non ho mai incontrato quella ragazza.
Non accetto consigli dagli sconosciuti.
-Non ho tempo per le presentazioni. Devo andare a prendere mia figlia prima...- inizio ma lei mi blocca.

-Non le faranno niente fino a domani al tramonto.- ammette.
Caroline si scaglia contro di lei afferrandola per la giacca.
-Chi cazzo sei e cosa sai della mia bambina?- urla per poi gettarla a terra.
In quel momento ariiva Kol che getta Caroline a terra come una furia.
Sto per avventarmi su di lui ma vengo interrotta da Elijah che ci ordina di stare calmi.
Caroline e l'altra si alzano e si avvicinano a noi.
-Dovete parlare. Ora!- urlo in preda alla rabbia che sta per sfociare in furia omicida.
-Dobbiamo andare a casa ora. Quì non è sicuro e già abbiamo fatto abbastanza show.- dice Elijah e decidendo di fidarmi lo seguo a casa assieme agli altri.

La Vera Storia Di Caroline Forbes 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora