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Arrivati nel palazzo afferro Elijah per la cravatta e lo scaravento contro la parete più lontana.
-Aprite quelle cazzo di bocche e parlate o vi assicuro che vi ridurrò in brandelli.

-Lascia parlare Davina.-  Mi informa Elijah ripulendosi la giacca.
Mi volto verso la ragazza sconosciuta presupponendo che si tratti di lei.

-Le streghe del quartiere francese  hanno tua figlia e vogliono ucciderla per spezzare il legame con la Prima strega.- dice la ragazza mentre Kol la guarda preoccupato.

-Tu che ne sai? Io non ti conosco, e poi spiegati meglio...- dico.

-Sono una strega anche io. Hanno tentato di uccidermi e non posso permettere che uccidano una babina.- ammette lei mentre Kol le stringe la mano sempre più forte.
Caroline si fionda di fronte a lei con aria minacciosa.
-Non abbiamo tempo. Devi spiegarti meglio.- le dice mentre Kol la guarda male.
-Joanne è la nipote della Strega Originale, la madre di Nicklaus, Esther.
Lei ha creato i vampiri e le streghe che sono prigioniere di questi mostri da tempo vogliono spezzare il legame tra le due streghe, Esther e Joanne, per poi usare il sangue della bambina come cura per il vampirismo.- inorridisco al pensiero.

-Non toccheranno mia figlia.- urlo avvicinandomi a Davina.

-Ora basta Nicklaus!- urla Kol spingendomi via dalla strega.
Caroline si avvicina a me.
-Nostra figlia è una strega? Ma come è possibile?- domanda ed è Davina a rispondere. -Joanne non è solo una strega, è anche un lupo e un vampiro, può essere definita un triibrido.-

-Questo vuol dire che è anche più potente di me..- ammetto con un sorriso.

-Dobbiamo proteggerla.- Elijah mi mette una mano sulla spalla e poi si volta ad abbracciare Caroline.

-Io propongo di staccare la testa ad ogni strega di New Orleans.- dice Rebekah entrando in casa.

-Credo che la soluzione giusta sia scendere a compromessi.- ammette Davina.

-Non mi interessa un cazzo del metodo. Riportatemi mia figlia, vi scongiuro. Non ce la faccio più.- Caroline si dispera appoggiata al petto di Elijah che la stringe.
Nonostante il fastidio che mi provpca questa scena, decido di sorvolare e pensare all'unica cpsa che conta: Mia figlia.
-Dove sono le streghe?- domando a Davina.

-Di solito sono al cimitero quando devono preparare qualche rito scareificale ma non lo so con certezza.- dice senza esitare.

-Verrai con me.- La informo per non farmi giocare brutti scherzi.

-Lei non viene a rischiare la vita.- si intromette Kol.

-Hai idea di ciò che stiamo facendo? Dobbiamo salavare mia figlia. Tua nipote. E tu davvero vuoi perdere tempo cpn questi tira e molla?- rispondo cercando di rimanere calmo, anche se in questo momento il mio unico desiderio è quello di trafiggergli il cuore non con il pugnale ma con un paletto di quercia bianca.
Come può essere così egoista da essere più preoccupato per quella streghetta piuttosto che di sua nipote?

-Vengo con voi.- dice Caroline avvicinandosi.

-No, tu non c'entri niente. La colpa di questo è di mia madre, è della mia famiglia. Devi restare qua.- appena parlo Caroline mi tira un pugno in faccia e mi fa anche molto male.
-Non permetterti mai più a dire che io non c'entro niente, bastardo! Quella è mia figlia, capito? Non mi interessa se non c'entro con la storia di tua madre.
Io sono la madre di Joanne e in tutti questi anni non l'ho mai vista.
Non mi interessa se vuoi farmi rimanere quì per proteggermi o per torturarmi. Io verrò con te e proteggerò mia figlia a costo della mia stessa vita. Ti è chiaro?!- appena termina di urlare non si sente più nemmeno fiatare. Nessuno osa commentare o muoversi.

-Andiamo.- dico a quel punto come per dire "chi vuole si unisca" non vorrei ricevere un altro pugno o un altro rimprovero in questo momento.
Sto perdendo completamente la testa.

La Vera Storia Di Caroline Forbes 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora