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Caroline Pov's

×Mi risveglio in un salotto, sopra una divano di pelle rosso, avvolta da una coperta.
Sono sola in quella stanza riscaldata da un camino.
Mi alzo lentamente e pesto qualcosa con i piedi scalzi:
Si tratta di una bambola di pezza con i capelli biondi di lana, bottoni neri al posto degli occhi e un candido vestito bianco. La raccolgo e noto la scritta sul retro "Lyra".
-Ecco la mia bambola!- esclama una voce infantile.
Alzando lo sguardo capisco che si tratta proprio della bambina dai capelli rossi che avevo visto precedentemente sul cellulare di Efexo.
Corre verso di me e afferra la bambola.
-Tu sei la mia mamma?- mi domanda spiazzandomi del tutto.
Rimango in silenzio. Sono bloccata. Vorrei abbracciarla, coccolarla ma non posso fare nulla. Sono terrorizzata.
Mi afferra la mano con la sua manina destra e con l'altra continua a giocare senza guardarmi nemmeno per sbaglio.
-Perchè piangi?- mi domanda.

-Sono felice.- mi limito a rispondere sedendomi sul divano in modo da poterla guardare negli occhi.

-Perchè mi hai abbandonato? Mi sei mancata.-

-No, non ti ho abbandonata tesoro mio. Tu sei tutta la mia vita.- rispondo stringendole forte entrambe le mani.

-Mi sei mancata tanto, mamma- ripete accennando un piccolo sorriso.
Senti come un forte vuoto dentro, non riesco quasi a respirare.

-Perchè non mi abbracci?- mi domanda quasi in lacrime.
Il suo viso angelico e innocente sembra sciogliermi da ogni ansia e a quel punto non riesco a resistere alla tentazione di abbracciarla.
-Lyra. Ti voglio tanto bene. Non ti lascerò mai da sola.-
Lei mi sorride e poi passa subito ad altro -Papà dov'è?-
La sua domanda mi spiazza dato che non so a chi si riferisca tra Efexo oppure Klaus.

-Non so tesoro, mi sono appena svegliata.- devio la sua domanda per evitare di dire qualcosa di sbagliato.

-Quando torna puoi dirgli che mi è mancata tanto?- mi domanda sussurrando all'orecchio.

-Certo cucciola.- rispondo dandole un bacio sulla guancia. Lei felice mi salta in braccio per giocare e allora io le inizio a fare il solletico.
È stupenda, è intelligente, assomiglia molto al padre, insomma è perfetta.

-Sono tornato!- esclama Efexo spalancando la porta.
Lyra si alza e gli corre contro urlando
-Papà!-
Anche io gli vado incontro ma con un'espressione riconducibile allo "schifo ".
Ancora non riesco a credere che abbia rapito la mia bambina e che l'abbia tenuta nascosta per tutto questo tempo, sostituendosi a suoi genitori naturali.
-Lyra, va a giocare di sopra, ho bisogno di parlare con la mamma. Vengo subito da te.- chiede Efexo alla bambina.
-Non va via di nuovo? Vero?- domanda Lyra tirando la mia maglia.
-No- risponde lui secco, sollevando poi lo sguardo su di me con malizia.
La bambina sorride e poi va imnediatamente di sopra mentre Efexo si avvicina a me molto lentamente.
-Dove siamo?- gli domando restando immobile.
-Cosa ti importa? Ti basta sapere che non siamo lontani dalla tua casetta...- risponde senza darmi ulteriori dettagli.
-È davvero mua figlia?- domando poi guardandolo con le lacrime agli occhi.
-Sì, è proprio lei, Caroline. Hai trovato tua figlia. È meravigliosa, non trovi?-

-Si, lo è.- dico scoppiando completamente in lacrime. -Ma come è possibile che sia viva?-

-Dolce Caroline sei così ingenua, ti servirebbe un maestro come me...
Si tratta di un semolice incantesimo di trasferimento. Appena ho scoperto che dentro di te c'era una creatura dolce e indifesa mi sono subito preoccupato per lei. Non volevo che avesse una vita fatta di sofferenze.
Da quel giorno ho avuto un illuminazione e dal mio amico stregone l'ho fatta trasferire nel ventre di una mia cara amica umana. (Giusto per la cronaca, dovresti ringraziarmi perchè se fossi stata tu a partorirla saresti morta, proprio come Jenny.) Non le ho torto nemmeno un capello.- mi confessa tutto Efexo.

-Perchè lo hai fatto?- domando guardandolo con astio.

-Ero seriamente preoccupato per il futuro di quella creatura, insomma nel mio piano originale Klaus sarebbe dovuto morire. E se Klaus fosse morto tu ti saresti sicuramente lasciata andare, trascinandoti con te Lyra.-

-Ci hai fatto credere che Lyra fosse morta. Per 4 anni. Perchè?-

-Klaus doveva soffrire.-mi risponde senza guardarmi negli occhi come aveva fatto precedentemente.

-Hai fatto soffrire me, non solo Klaus. Perchè usare me e la bambina come oggetto per far soffrire Klaus?-

-Perchè siete le uniche persone davvero care a quel mostro. Ora taci.
Ora sei con tua figlia, non c'è bisogno di rivangare il passato.-

-Klaus deve vedere sua figlia. È il padre.-

-Scordatelo, è mia figlia.-

-No, lei è mia figlia e figlia di Klaus. Basta dire stronzate Efexo!-

-Apri di nuovo la bocca e ti giuro che non la vedrai mai più, nemmeno tu.-

-Non puoi farlo perchè Lyra ha bisogno di me..- dico avanzando verso il nemico.

-Allora uccido Klaus.-

-Non ucciderai nessuno perchè non puoi. Ti serviamo vivi. Se ami davvero Lyra dovresti dirle la verità, omettendo magari che sei un lurido verme!- gli urlo contro scatenando la dua rabbia più sepolta.
Fa un respiro profondo e poi in un secondo mi afferra per la gola e mi sbatte con forza contro la parete composta di pietre del camino.
-Non dire più niente, Caroline. Sei molto più bella con la bocca chiusa oppure impegnata a fare altro.- mi sussurra passandomi il pollice sulle labbra.

-Allontanati da me, porco!- gli urlo spingendolo.
Lui però resiste al mio urto e mi preme ancora di più contro il muro, impedendomi quasi di respirare.
-Non vuoi proprio stare zitta?!- mi sussurra di nuovo infilando la mano dentro il pantalone. Vorrei mandarlo via ma non ho le forze e non posso fare rumore, dato che la bambina potrebbe sentire.

La Vera Storia Di Caroline Forbes 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora