30

119 2 0
                                    

Caroline Pov's

Non avrei mai immaginato di dire questo genere di cose a Nicklaus senza che mi rispondesse sbraitando.
Credo di averlo colpito profondamente finalmente.
Non può pensare che io sia un contorno o un soprammobile.
Sono sicura che farà di tutto per proteggere Joanne, anche senza di me ma non posso non essere con la mia bambina.
Camminiamo tutti in silenzio, con passo svelto per raggiungere il luogo dell'orrore.
-Nicklaus che ci fai quì?-una voce attira la nostra atrenzione.
Non avevo mai visto quell'uomo dal sorriso affascinante.

-Marcel, da quanto tempo!- esclama Klaus mentre i suoi occhi si illuminano.

-Che ci fai quì?- domanda l'uomo.

-È casa mia ricordi?- ridponde Klaus con un ghigno.
Se non la smettono immediatamente di perdere tempo li prenderò a calci nel culo.
Afferro il braccio di Nicklaus e cerco di trascinarlo.
-Perdonami Marcel o come ti chiami, abbiamo una cosa molto importante da fare.- taglio corto ma lui non sembra voler andare via.

-Tu saresti?- mi domanda incuriosito e probabilmente infastidito.
Cazzo, perché succede sempre tutto insieme.

-Non ti importa chi sono, in questo momento dovrebbe importarti solo che dobbiamo andare via a salavare la figlia di Klaus.- dico riuscendo finalmente a trascinare "il mio uomo" lontano da Marcel.

-La figlia di Klaus? Cazzo fratello, cosa mi sono perso?- continua lui.
Vorrei davvero strappargli il cuore dal petto ma cerco di darmi un contegno.

-Storia lunga che senz'altro ti verrà raccontata successivamente. Dobbiamo andare.- dico.

-Vengo con voi, è da un pò che non si vedono queste cose a New Orleans, almeno da quando sono io a regnare.- ammette ridendo.

-Non c'è da scherzare, ti è chiaro? Le streghe della "tua città" vogliono uccidere mia figlia e da quanto ne so tu potresti essere una delle cause.- dico minacciosa.

-Cosa intendi?- domanda facendosi improvvisamente serio.

-Le streghe uccideranno nostra figlia per rompere il legame con la strega originale, mia madre, che ha creato il vampirismo.
Vogliono farlo perché non hanno nessun controllo in questa città.- Klaus vuota il sacco e l'espressione di Marcel diventa da seria ad arrabbiata.

-Muoviamoci!- esclama unendosi al nostro gruppo manco stessimo facendo un tour della città.

Arriviamo davanti al cimitero pieni di paura e preoccupazione.
-Ora entro.- annuncia Klaus e si avvicina all'ingresso.
Appena cerca di aprire il cancello una forza sembra trattenerlo.
-Non posso varcare la soglia di questo posto.- dice mentre cerca inutilmente di distruggere il cancello già mal ridotto.
Elijah si avvicina e come suo fratello viene respinto.

-Ci sarà una barriera, non possiamo entrare.- dice Davina mentre però è distante dall'ingresso.

-Cosa non ti è chiaro in quella testolina?- domando avvicinandomi.
-C'è mia figlia.- ribadisco e come una furia mi avvicino all'ingresso.
Provo ad oltrepassare la soglia con una mano e inspiegabilmente riesco a passare.
Klaus a quel punto ritenta ma in quel momento i cancello si chiudono per non riaprirsi.
-Caroline non puoi andare da sola.- cerca di spiegarmi Nicklaus quasi con le lacrime agli occhi.

-Devo farlo.- dico sospirando.
Sono terrorizzata ma sono così vicina a trovare mia figlia che me ne fotto del resto.
Avanzo velocemente senza sapere dove andare.
Ci sono solo lapidi e tombe, non riesco a trovare nient'altro.
Corro tra il labirinto di defunti e finalmente noto qualcosa, o meglio qualcuno.
C'è una sagoma poco distante da me che sembra indossare un lungo mantello viola.
Mi avvicino con cautela fino a quando  capisco che si trova su un rialzo predisposto per un sacrificio.

La Vera Storia Di Caroline Forbes 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora