"Le bendo nous a bercé"
"il quartiere ci ha cullato" (*)
Beta- Oboy
Arrivammo davanti al palazzo dove abitavamo fino a qualche giorno fa io e Fabio, davanti ad esso ci stava aspettando Emiliano, dal volto sembrava davvero preoccupato e impaziente, c'era qualcosa che nessuno voleva dirmi e a me faceva innervosire. Il loro continuo silenzio non stava facendo altro che peggiorare la situazione, e difendermi non è una scusa adatta. Almeno non ora.
-Emi!- dissi uscendo dall'auto una volta che quest'ultima si fermò, il moro alzò lo sguardo e sorrise quasi rasserenato dal vedermi, fortunatamente, in salute. Mi venne incontro e ci abbracciamo nel frattempo scese anche Cosimo dall'auto e si avvicinò a noi. -tutto bene?- domandai una volta sciolto l'abbraccio -è okay.- rispose alzando le spalle con il solito fare indifferente, ma i suoi occhi rivelavano tutt'altro, era preoccupato per qualcosa e automaticamente sapevo che presto o tardi saremmo stati costretti a scappare da qualche altra parte.
-deve arrivare anche Martina con Diego.- disse mio fratello dopo aver salutato Cosimo con una stretta di mano -perché?- domandai confusa, come mai non mi era stato detto niente? -è stata una decisione presa all'ultimo, meglio no? Almeno avrai tua figlia in un momento così particolare.- sorrise cercando di dissuadermi dalla domanda che continuava a rimanermi in testa -c'è qualcosa che non so. E se né tu né Cosimo intendete dirmelo lo scopro da sola.- dissi seria -Margherita fa la seria.- intervenne Cosimo con tono serio -siete voi i primi a non farlo!- risposi -non è una situazione adatta a te.- rispose Emiliano -sono incinta non malata.- risposi -dio quanto ti odio quando fai così!- urlò Emiliano portando le mani sul volto e sbuffando -Marghe, lo sappiamo, ma è appunto per il bambino. Se non ci fosse ti avremmo messo al corrente di tutto, non vogliamo tu stia male, comprendi?- disse Cosimo utilizzando un tono dolce -ditemi quello che succede.- li supplicai -dobbiamo andare a Vimercate, tutti quanti, lo spazio c'è e non c'è alcun problema. Già il fatto che siamo qua per aspettare il tuo fidanzato che sembra se lo siano portato via, mi gira il cazzo.- disse Emiliano -chi è andato?- domandò -zio Emi.- rispose -tra poco arriva.- disse sicuro Cosimo -speriamo.- sbuffò Emiliano riappoggiandosi al Porsche.
Attendemmo ancora, Emiliano era in allerta, attento a qualsiasi rumore ci circondasse e come lui anche Cosimo, appoggiato alla Range attendeva l'arrivo di zio Emi.
Arrivò un'Audi completamente nera dai vetri oscurati, mi mancò per qualche istante il respiro mentre mio fratello e Cosimo si misero in allerta pronti a scattare. Il finestrino nella parte posteriore dell'auto si abbasso e Fabio salutò tutto con un cenno della mano, sorridendo, con i suoi soliti occhiali da sole. Tirammo tutti un sospiro di sollievo e mi sollevai dal sedile aspettando che Emiliano fermasse l'audi. Si mise in mezzo alle due auto e appena lo zio tirò il freno a mano Fabio aprì la portiera avvicinandosi immediatamente a me, mi strinse fra le sue braccia e lì, finalmente capì che stava tutto per finire, era davvero arrivare la fine.
-come stai?- domandò -sto benissimo, tu?- chiesi -diciamo.- rise indicando la parte lesa che si stava lentamente sanando -ora evita di fare cazzate.- lo rimproverai -farò l'ultima promesso.- disse portando una mano sul petto, gli sorrisi -pronti?- disse Emiliano rientrando in macchina -andiamo oh.- disse Cosimo facendo cenno ad entrambi di entrare nella range, ogni secondo che restavamo lì eravamo in pericolo. Ma il quartiere era anche questo, Fabio lo ha sempre detto. La vita di strada è molto peggio di quanto si pensi, non hai vie di scampo, se sei nato e cresciuto con i valori della strada è difficile toglierteli da dosso, è difficile vivere lontano dai guai, è difficile stare lontano da tutto ciò che la riguardi. O quasi tutto. Fabio aveva capito che non faceva per lui, e pur di salvarsi aveva deciso di chiudere con queste cazzate e fare musica, la cosa che davvero gli interessava. Come Cosimo ad esempio. Hanno quasi lo stesso passato, ma i valori sono quelli.