La stella più fragile dell'universo - 2

Nun fa la stupida

Erano passati più di cinque anni.
Cinque lunghissimi anni.
Erano cambiate alcune cose, ma che dico...era cambiato tutto.
Quasi sei anni fa abbandonai Roma per non tornarci più. Ritornai a Napoli con l'obiettivo di iniziare a costruire qualcosa. Trovai da subito lavoro all'interno della Feltrinelli e poi il 22 settembre 2021 ebbi la gioia più grande della mia vita.
Il 22 Settembre 2021 alle ore 17:50 nacque mia figlia, Stella Grimaldi.

Da allora nella mia vita siamo io e Stella, i miei genitori con mio fratello e Clarissa che è diventata la mia coinquilina, ed è anche la zia preferita di Stella.

...

S: "Sarò una damigiana perfetta per zia Marta" disse mia figlia seduta sul sediolino scomodo di Italo.

Stella aveva compiuto 5 anni una settimana fa, parlava e camminava benissimo. Era una bambina super autonoma.

R: "Amore si dice damigella"
S: "Perché zia Marta e zio Adriano si sposano?"
R: "Perché si amano, si vogliono bene"
S: "E voi due non volete bene a nessuno che non siete sposate?"
C: "Peste zitta un po'... guarda, vedi dal finestrino"
S: "BINARIIII" urlò mia figlia
C: "Si, binari. L'inferno è qui"

Dopo lunghi anni ero tornata di nuovo a Roma per il matrimonio di Marta ed Adriano. Stella doveva fare la damigella ed io e Clarissa le testimoni di Marta. Sia Marta che Adriano adoravano Stella. Ovviamente solo Clarissa e Marta sapevano la vera identità del padre, loro due e nessun altro, nemmeno la mia famiglia. Per quanto riguarda Cocco, il flirt con Clarissa si interruppe 5 anni fa. Nemmeno lei come me, era mai più tornata a Roma.

S: "Mi mancheranno i nonni"
R: "Ci verranno a trovare presto"

Ebbene sì. Non eravamo a Roma solo per il matrimonio. Io avevo ottenuto una promozione dalla Feltrinelli, ero diventata capo dei reparti.. promozione significava aumento dello stipendio, cose che mi faceva molto comodo. Promozione però significava anche trasferimento, trasferimento a Roma. Fui molto restia nell'accettare, ma a me e Stella servivano soldi, quindi alla fine decisi di ritornare nel mio inferno personale.
Clarissa era diventata una brava estetista, e con qualche conoscenza e un pizzico di fortuna era riuscita a trovare lavoro in un centro estetico qui a Roma, così da non dovermi abbandonare.

C: "Sei pronta?"
R: "Per prendere un taxi, cert..ma stia attento"

Mentre parlavo con Clarissa andai a sbattere vicino a qualcuno che mi fece cadere tutte le valige da mano.

S: "Mammina stai bene?"
R: "Si amore"
X: "Mortacci le valige mie"

Avevo ancora lo sguardo basso. Non riuscivo ad alzarlo. Non volevo alzarlo.
Iniziai a metabolizzare quella voce solo quando sentii la mia mano che venne avvolta da quella di Clarissa.
Alzai lo sguardo e lo vidi, intento a recuperare le mille valige, forse tornava da un viaggio...chi lo sa.

X: "Scusami" disse ancora con il volto chino
C: "Sempre un deficiente rimani"

Finalmente anche lui alzò il viso e ci vide.....

X: "Ciao"
C: "Ciao Moriconi"
R: "Ciao"
S: "Ciao"

A quel piccolo e dolce ciao, Niccolò, che non vedevo da sei anni, abbassò il suo viso e appena vide Stella sorrise.

N: "Ciao, io sono Niccolò. Tu?"
Che faccia tosta che aveva

S: "Io sono Stella, e mi hai fatto cadere tutte le valige"
N: "Scusa Stella" sorrise pronunciando quel nome
S: "Mammina andiamo? Ho fame"
R: "Si amore"
N: "Mammina?"

Niccolò iniziò a fissarmi negli occhi. Io non volevo ricambiare il suo sguardo, lui era l'unico che sapeva leggermi dentro.

C: "Forza andiamo, Marta ci aspetta sotto il nostro nuovo appartamento"
S: "Anche zio Adri?"
N: "Cosa mi sono perso?"
C: "Ti sei perso che ti devi togliere, abbiamo da fare. Forza andiamo voi due"

È così facemmo. Ringraziai Dio del sangue freddo di Clarissa.
Avevo rivisto Niccolò, avevo rivisto l'amore della mia vita, avevo rivisto il padre di mia famiglia.

Roma, Roma, non mi hai mai fatto bene. Mi hai dato tanto e tolto tantissimo, ma questa volta ti prego, nun fa la stupida.

Eccoci di nuovo. Vi avevo promesso il sequel della stella più fragile dell'universo, e sequel sia. Spero vi piaccia.
Un bacio❤️