Sarang & Kal ~ Sequel

55. Il drago che tiene tra le fauci un pugnale e un fiore blu

«Sorellina, ti devo parlare!» disse con una certa agitazione Taehyung.

La minore si voltò verso il suo amato fratello, era davvero strano, anzi si comportava in modo davvero strano, continuava a guardarsi attorno come se avesse paura che qualcuno potesse udire quello che stava per dire, ma non c'era nessuno attorno a loro, i due fratelli si trovavano fuori in giardino, ed erano completamente da soli.

Erano tornati in quel casale da circa tre giorni, Hasegawa aveva insistito molto, dovevano pensare ad un piano per sconfiggere quel bastardo e purtroppo aveva ragione. C'erano anche i Sokolov, avevano trovato un modo per tenere buono il boss della Yakuza, l'alleanza c'era, ma solo finchè Songcheol non avrebbe esalato l'ultimo respiro, dopo chi lo sa.

«Che succede fratellino?» domandò Anja, appoggiandosi alla colonna di legno.

I punti tenevano ancora chiusa la ferita al fianco, zoppicava ma stava bene. Per fortuna si stava rimettendo in fretta e quei giorni di assoluto riposo stavano servendo per tornare quella di una volta ma non riusciva a camminare bene: il dolore scendeva fino al piede, quindi gli toccava prendere gli antidolorifici ogni sera, sennò non sarebbe riuscita a dormire, per fortuna tre meno di tre giorni, Jin gli avrebbe tolto i punti e poteva ritornare ad allenarsi.

«Jungkook, mi ha detto una cosa circa sette giorni fa...» rivelò il fratello maggiore mentre diventava sempre più ansioso e non smetteva di guardarsi in giro.

La minore alzò il sopracciglio, non capendo il comportamento del suo amato fratello, forse stava impazzendo, ma dentro di lei sapeva che se gli stava chiedendo aiuto in ambito amoroso, lo conosceva fin troppo bene.

Anja non si riteneva un'esperta in amore, anzi non lo era per niente, era una totale frana: quando si era appena fidanzata con Seung aveva comprato un libro su come comportarsi da perfetta fidanzata, quel finì in modo nel fiume Han, il soldato l'aveva lanciato via, dopo quella strana scoperta.

Ma aveva notato una cosa, lei non era per niente brava nelle sue questione, invece con quelle degli altri diventava un'esperta, manco avesse studiato psicologia, era una qualità che acquisiva ogni essere vivente.

«Quindi?» chiese, incitando al maggiore a continuare.

Anja non riusciva a capire cosa gli volesse dire il suo amato fratellino, insomma sapeva benissimo che tra lui e il suo amato cognato le cose stessero andando bene, ergo non comprendeva la sua ansia, l'unica opzione e che Jungkook volesse già fare cose sporche, sesso frenato ma non aveva assolutamente senso, Taehyung era un tale porco, le orge che faceva a scuola se le sognava ancora di notte tra poco, ovviamente lei non partecipava, gli trovava solo gli uomini. Quindi il problema non era affatto per un punto di vista sessuale, c'era dell'altro, forse qualcosa di estremamente romantico.

«Ecco... - Taehyung si mise a giocare con le mani, in quel momento sembrava il suo fidanzato, come se Jungkook si fosse impossessato di lui - Io e lui eravamo a letto, anzi lui era in dormiveglia sopra di me. Io lo accarezzavo, era così dolce, dovessi vederl--»

«Arriva al punto fratellino, so che Jungkook è da mangiare di baci.» lo interruppe immediatamente la corvina.

Non aveva tempo da perdere, doveva fare una cosa importante e suo fratello gli stava facendo perdente tempo, ovviamente l'avrebbe aiutato, non riusciva a non farlo e poi era troppo curiosa.

«Non mettermi fretta! Sto cercando le parole giuste!» mise il broncio il leader dei Kal come un bambino, Anja alzò gli occhi al cielo, sicuramente ci avrebbe impiegato una giornata se il maggiore avrebbe continuato così.

«Insomma, lui si stava addormentando tra le mie braccia e nel dormiveglia ha detto che mi vorrebbe sposare.» finito di dire quello che si teneva dentro da sette giorni, nel volto di Taehyung c'era solo un grande rossore, non era imbarazzo, era felicità ma allo stesso tempo non sapeva come comportarsi.