Due figure stavano camminando per dei vicoli stretti e maleodoranti, il territorio dei Kal, Taehyung non aveva problemi a farsi vedere, ogni volta che passava tutti abbassavano la testa, avevano paura di lui forse perché era accompagnato da una figura sinistra un ragazzo con il cappellino con la visiera, camicia a quadri, jeans chiari strappati sulle ginocchia e anfibi, nessuno di loro vedeva il suo volto ma metteva gli un certo timore.
«Tutti hanno paura di te.» notò Jungkook tenendo sempre il suo volto coperto, non doveva farsi vedere, se qualcuno dei clienti del maggiore l'avesse riconosciuto era la fine.
«Beh, sono il grande V» si vantò Taehyung facendo sorridere appena il giovane drago.
Dopo quella risposta tra i due piombò un silenzio tombale, continuavano ad addestrarsi tra quelle vie strette e buie, il sole doveva ancora tramontana ma nonostante tutto l'oscurità viveva sovrana in quei luoghi; i grandi palazzi impedivano alla grande palla di fuoco di illuminare le strada dei peccatori che si lasciavano andare ad ogni genere di vizio capitale.
«Ciao V» qualcuno salutò il leader dei Kal, un ragazzo di almeno vent'anni, bello come un Dio, occhi a mandorla neri come il catrame e capelli tinti di un rosso accesso.
Il giovane arricciò il naso, avvicinandosi pericolosamente al leader dei Kal, il quale non sapeva cosa fare in quel esatto momento, visto che quello era uno che fotteva senza pietà e dava un sacco di soldi.
Vide il rosso sempre più vicino, i loro visi erano a pochi centimetri, era nei guai, con la coda dell'occhio guardò dietro di lui: c'era il suo futuro marito con la testa bassa, braccia incrociate che si conficcava le poche unghie che aveva sul bicipite. Gelosia.
Un sorriso comparve nel volto del castano, il suo Jungkook era geloso, e la cosa lo stava eccitando tanto, più di quanto credesse, un'idea malsana si manifestò nella sua mente, quella di farlo ingelosire ancora di più.
«Ciao» in quel momento Taehyung si rese conto che non ricordava affatto il nome del giovane che aveva davanti a lui. «Come stai?»
Il leader si avvicinò ancora di più a quel giovane, gli appoggiò le due mani sul petto, e senza rendersene conto si mise a paragonarlo con quello del suo fidanzato che era dietro di lui a fissarlo con lo guardo omicida.
Alzò lo sguardo, cominciando chiedendosi come avesse fatto ad andarci a letto, non gli piaceva per niente, perse immediatamente un battito non credendo che un giorno gli altri ragazzi non gli avrebbero fatto nessun effetto, lui amava solo Jungkook.
Stava per aprire bocca ma il suo tentativo di liquidare quel ragazzo fu fermato da un drago che lo aveva afferrato con forza per il braccio, portandolo via da quella situazione.
La sua schiena andò a sbattere contro il freddo muro, chiuse gli occhi per l'impatto, subito dopo li riaprì e dallo spavento li richiuse ancora, la mano del minore si era violentemente appoggiata di fianco al suo volto.
«Cosa pensavi di fare?» chiese serio il leader degli Yong pieno di gelosia, Taehyung a quella domanda sorrise leggermente, il suo futuro marito era veramente geloso.
Allacciò le braccia attorno al collo del corvino, il quale non si aspettava un gesto del genere, una leggera pressione sentì da dietro alla nuca, le loro labbra si scontrarono, Jungkook strabuzzò gli occhi, incredulo per quel gesto così avventato. Loro erano rivali per quella città, non potevano farlo ma non gli importava, non riusciva a resistere al maggiore e senza pensarci infilò la lingua.
Il corvino spinse Taehyung addosso al muro, schiacciandolo appena con il suo possente corpo, nessuno dei due voleva fermarsi, non ci riuscivano, la guerra all'interno delle loro bocche si stava facendo sempre più violenta. Il minore stava vincendo, un drago famelico era, la sua vittima? Colui che amava.
STAI LEGGENDO
Sarang & Kal ~ Sequel
أدب الهواةYong e Kal si sono ufficialmente divisi. Dopo quasi un anno di lotta contro Songcheol, le due gang hanno deciso di separarsi e spargersi per il mondo. I nostri protagonisti sono pronti a vivere nuove avventure sotto copertura. Il destino, però, non...