58. Golden Slaves

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Angelo di giustizia.

Questo è il nome scelto da Songcheol per il suo amato casinò. Assai contorto, visto che lui non di giustizia non ne sapeva nemmeno cosa fosse. E lì, proprio in quel casinò, di proprietà di quel mostro si sarebbe svolta la battaglia finale.

Tutto era pronto. I nostri amati protagonisti erano già ai loro posti, pronti ad aspettare il segnale per entrare in scena e mettere la parola fine a tutto questo.

Quel posto era enorme, non era solamente un casinò. Nei piani superiori c'erano delle stanze, che fungevano da hotel, poi al secondo piano c'era il casinò, un posto dove il peccato viveva sovrano. Accadeva di tutto, anche cose a dir poco macabre. Non c'erano regole. Non c'era legge; solo peccato e anarchia.

Il mafioso sedeva su una comoda sedia antica, imbottita da un comodo cuscino color bordeaux. Quello era uno dei momenti più belli della sua vita: una volta al mese avveniva la vendita di essere umani attraverso aste, e lì, sperava di incontrare dei bei giovani che avrebbe alleviato il suo tremendo dolore causato dai suoi due pupilli.

La sala principale era immersa nel lusso assoluto, un po' come tutto il resto, d'altronde. Una grande cupola si innalzava sopra alle teste degli ospiti, attorno una balconata da cui potevi accedere tramite una grande scala di legno sul lato destro, oppure dalle camere d'hotel. In fondo alla sala un palcoscenico, uno molto semplice con tende, sempre bordeaux e al centro le sedie per godersi lo "spettacolo".

Persone facoltose ed estremamente ricche, sedevano su quelle antiche sedie. Erano estremamente ricche e non vedevano l'ora di comprarsi qualche schiavo.

Tutti i più importanti e soprattutto le persone provenienti da ogni parte del mondo, avevano già preso posto a sedere, tutto era pronto per quella agghiacciante asta.

Poco lontano, precisamente due righe indietro, rispetto al leader mafioso, sedeva un giovane uomo di una bellezza indescrivibile. Lo smoking gli cascava a pennello, sembrava fatto su misura solo per lui, portava capelli biondi all'indietro, occhi verdi e una leggera barbetta, le braccia andavano lungo gli schienali. Quegli occhi penetranti e scuri ammaliavano chiunque li incrociasse, avevano paura ma allo stesso tempo lo volevano, anzi volevano conoscerlo meglio.

In fondo alla sala c'era l'angolo bar, le persone non guardava solo quel giovane, fissavano, anzi sbavano dietro ad una bellissima donna. Pochi strati di tessuto coprivano il suo prosperoso corpo, per la precisione solo la parte superiore mentre le sue lunghe gambe erano scoperte per via degli spacchi dell'abito. Tutti volevano passare anche da lei, da quella bella ragazza rossa di capelli.

Tutto stava per cominciava, mancava solo un'ora all'inizio dell'asta, i nostri eroi erano già in posizione, insieme alla Yakuza, che copriva il perimetro, alcuni erano dentro al casinò travestiti per non essere riconosciuti. L'ora x stava per scroccare.

Sotto, nelle cantine di quel posto, esattamente dove c'erano le caldaie c'era la coppia più esplosiva di tutti. Quando i loro amici sarebbero usciti loro avrebbero fatto saltare quel posto insieme alla mafia cinese.

Namjoon, invece, se ne stava in un furgone, doveva pensare alle telecamere. Si era già infiltrato nel sistema era il "grande fratello" di quel casinò, lui vedeva e sapeva tutto e comunicava tramite auricolare con i suoi amici. Jin e Taki, insieme agli altri medici se ne stavano fuori, aspettando di intervenire nel caso qualcuno dovesse rimanere ferito. Ma il ruolo più difficile di tutti era il ruolo dei due preferiti di Songcheol e Dimitri, per loro non sarebbe stato per niente facile.





«Credi che andrà bene?» mormorò il piccolo coniglietto, e nonostante il suo tono basso fece sussultare Seung.

Entrambi, si trovavano nei sotterranei bui di quel posto, precisamente nelle prigioni del casinò, pronti ad essere venduti come schiavi. Il loro ruolo era abbastanza semplice, doveva sconvolgere Songcheol, in modo che lui si concentrasse solo su loro due e gli altri potevano entrare in scena per sconfiggerlo una volta per tutte.

Sarang & Kal ~ SequelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora