Trasfigurazione, una delle materie più ridicole che la scuola gli propinava da anni, a parere di Draco Malfoy. Sbuffava fin dalle prime ore del mattino al sol pensiero di dover trascorrere le prime ore del pomeriggio in classe con la professoressa McGranitt, accompagnata dal solito gruppetto di Grifondoro. La lezione sarebbe cominciata verso le tre, e lo avrebbe tenuto impegnato fino alle cinque. Tutto tempo maledettamente sprecato che avrebbe potuto trascorrere all'interno della stanza delle Necessità, cercando di stabilizzare quel maledetto armadio. Non ci dormiva la notte, per non parlare della questione della collana di Opali di Borgin & Burke, gli dava assolutamente la nausea. Se non fosse stata accuratamente sigillata all'interno della propria scatola blu notte in velluto, non avrebbe avuto nemmeno il coraggio di tenerla nascosta dentro il proprio baule. La storia di quella meravigliosa collana di Opali color smeraldo, era talmente da brivido da fargli accapponare la pelle tutte le volte che l'aveva vista in esposizione al negozio. All'inizio l'aveva trovata una mossa astuta, perché sarebbe potuta risultare efficace, ma adesso non la pensava proprio alla stessa maniera. Aveva deciso di acquistarla durante la stessa occasione in cui aveva ricevuto il Marchio Nero nel retrobottega, la stessa volta in cui i suoi occhi avevano notato l'armadio Svanitore. Sembrava passato un secolo, invece era successo soltanto pochi mesi addietro. La professoressa McGranitt era già in aula quando lui arrivò, e metà dei posti erano stati già tutti occupati. Sbuffò forte, con riluttanza dovette prendere posto fra i primi banchi, quasi a ridosso della cattedra. I più furbi, sia di Grifondoro che di Serpeverde, avevano già preso i posti migliori (almeno a parer suo) in fondo all'aula, non aveva scelta. Si lasciò cadere svogliatamente sulla sedia, tirò fuori il libro che gli occorreva e appoggiò distrattamente il gomito destro sul banco, appoggiando il mento sopra il palmo della mano.
Avrebbe preferito sedere accanto a Blaise, ma l'amico era stato decisamente più veloce ed era riuscito a sedersi in fondo, in compagnia di Crabbe. Pansy era nel banco davanti a quello dei due compagni, affiancata da Daphne che distrattamente sfogliava le pagine del libro di Trasfigurazione, in attesa che la professoressa proferisse parola.
Draco ricordava appena che l'ultima volta l'insegnante avesse blaterato qualcosa sull'evocare un Demone, o roba simile.
"Buon pomeriggio, ragazzi!" Li salutò d'un tratto la donna, con tono solenne e sguardo leggermente severo. Il resto della classe, compreso Malfoy, ricambiarono il saluto, e a quel punto lei alzò appena gli angoli della bocca in un qualcosa che cercava disperatamente di somigliare ad un sorriso. Minerva McGranitt non era mai particolarmente espansiva, bensì quasi sempre accigliata, quel suo cipiglio così costantemente evidente stampato sul viso segnato dal tempo.
"Come spiegato l'ultima volta, un demone Stalker, è un essere di basso livello..." quando la donna riprese a parlare, la mente di Draco smise immediatamente di recepire tutto ciò che lei avesse da dire a riguardo della lezione del giorno. Era come se la sua mente si rifiutasse categoricamente di registrare tutte le informazioni riguardanti quella materia. In realtà, quell'anno stava succedendo più o meno con tutte le lezioni, ma nonostante questo gli piaceva ancora difesa contro le Arti Oscure.
"Scusi professoressa?" la voce di Hermione ferì violentemente le sue orecchie, costringendolo a voltarsi in sua direzione. Era seduta una fila più in la, sulla sua destra, teneva la mano tesa verso l'alto. "Potrei farle una domanda?" chiese cortesemente, facendo scendere lentamente il braccio teso verso il basso. La professoressa le fece un cenno con la testa, incitandola a parlare. "Quanto dura l'evocazione di un Demone Stalker?"
L'espressione della donna si rilassò appena, sollevando nuovamente gli angoli della bocca "Ottima domanda, signorina Granger! Passo a spiegare: la durata dell'evocazione di un Demone Stalker dipende..."
Draco alzò gli occhi al cielo, maledicendo segretamente Hermione per aver posto quella domanda alla professoressa. E pensare che avrebbe dovuto passare ancora due ore, chiuso lì dentro con lei e il resto della classe. La sua testa non riusciva a pensare ad altro se non all'armadio, e a quella maledetta collana di Opali che continuava a ronzargli in testa come fosse una sorta di fissazione momentanea. Cominciò a domandarsi come diamine avrebbe fatto a recapitarla a Silente, senza doverla consegnare di persona. Era un po' come per la bottiglia di Idromele, ma non avrebbe mai potuto affidare anche questo misfatto al professor Lumacorno. Per quanto lo ritenesse stolto e completamente imbecille, era impossibile che, avido e innamorato degli oggetti e delle persone preziose com'era, non cercasse di sbirciare prima di consegnarla a Silente. Sarebbe stato troppo pericoloso, se l'avesse toccata lui al posto del Preside, il Signore Oscuro sarebbe venuto perfino fino ad Hogwarts per ucciderlo seduta stante.
STAI LEGGENDO
"Verumtamen ad infernum detractus es, in profundum laci." || Dramione.
Fanfiction« Draco Malfoy era bello come un angelo, un angelo caduto, un angelo sbagliato e pieno di difetti. Così colmo d'angoscia e oscurità dentro. Ostile con la maggior parte delle persone che tutti i giorni gli ruotano attorno, eppure non si poteva certo...