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Tiro un sospiro di sollievo non appena suona la campanella. 

<< devi dirmi tutto!>> strilla Gin, provando inutilmente  a contenersi. Mi guardo introno e poi guardo lei. <<mi raccomando, gridalo a tutti>> le dico sarcastica. Lei si poggia una mano sulla bocca, anche se orami è troppo tardi. <<è solo che voglio sapere. Ti ha accompagnata a casa e poi?>> sussurra. Camminiamo veloci lungo i corridoi scolastici. <<ti ha preso la mano? vi siete baciati? lo hai fatto entrare in casa?>>

La fisso scioccata e incredula, batto più volte le palpebre. <<ma cosa ti stai immaginando?>> le chiedo. <<lasciamo da parte che sarei già morta se lo avessi anche solo toccato, perchè ti ricordo che mio fratello lo odia...>> <<e questo rende tutto ancora più eccitante, no?>> ignoro la sua uscita per niente divertente e continuo a parlare. <<ma poi, non lo conosco nemmeno Gin. Mi ha aiutata con un signore, ma questo non vuol dire che ora per sdebitarmi debba baciarlo!! per chi mi hai presa?>> 

Lei alza le spalle. <<e tutti quei biscotti nello zaino, allora?>> 

Ieri sera ho pensato a come avrei potuto ringraziarlo, e l'unica cosa che mi è venuta in mente sono stati i biscotti al cioccolato, una delle poche  cose che modestamente mi esce bene.

<<dei biscotti sono diversi dai film sconci che ti stai facendo in testa in questo momento.>> le dico. <<non hai voluto darcene nemmeno uno!>> esclama riferendosi anche a James, e fa la finta offesa. <<dite sempre uno e poi li divorate tutti!>> 

Quando entriamo nella sala mensa James scuote il braccio per farsi vedere.

<<mi raccomando, ci manca solo che lui vada a dirlo a Jackson>> sussurro alla mia amica che con la mano mi fa segno di non preoccuparmi assolutamente. <<come se andassi a dirlo a James...>> poi si interrompe. <<aspetta, quale signore?>> mi domanda confusa. <<come?>> le chiedo passando tra i tavoli. <<con quale signore ti ha aiutato Rhys?>> 

Ovviamente, quando stamattina le ho fatto un quadro generale di come è andata ieri, ho omesso volontariamente la parte del vecchio zio Vernon. Gin sarebbe uscita fuori di testa e non avrebbe fatto altro che chiedermi di raccontarle tutto, per il resto della giornata. Effettivamente, ha fatto proprio questo, anche senza sapere tutta la storia. 

<<te lo spiego dopo, adesso fai finta di nulla.>> taglio corto e mi siedo accanto a James.

<<perchè siete scappate senza aspettarmi?>> ci chiede lui. << dovevamo parlare di cose nostre>> rispondo, ma lui non si arrende così, Gin si sporge verso di lui, e dice: << non so quanto possa interessarti, ma questo mese il mio ciclo è stato veramente irregolare, hai dei consiglio da darmi?>> 

James sgrana gli occhi e torna a concentrarsi sul suo piatto. 

<<veramente?>> esclamo guardandolo. <<vai al cinema a guardare film pieni di sangue e morte, ma appena si parla di ciclo mestruale ti spaventi così?>> 

Lui scuote energicamente la testa. <<non sono spaventato, è solo che non si parla...>> Lo interrompo subito. <<non mi dire che nel ventunesimo secolo sei ancora convinto che questo sia un tabù??>>

Gin si gira verso Mason e poi torna a guardare James. <<bravo, hai risvegliato la femminista rivoluzionaria che è in lei>> Lui alza le spalle come per dirle che non voleva e io lascio comunque cadere il discorso. 

Guardo Mason che in silenzio mangia divertito il suo panino. 

<<James, potresti andare a prendere un panino anche a noi?>> chiedo al mio amico. Sbruffa, si lamenta, alza gli occhi al cielo e poi finalmente si allontana. 

inevitabilmenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora