«Matt dovrebbe già essere arrivato.»
Non so come mi convinsi ad entrare a scuola il lunedì mattina. Se fosse stato per me, sarei sicuramente rimasta a letto, protetta e riscaldata sotto alle coperte.
Fra Will, Abigail e Weston non sapevo chi fosse peggio incontrare. Era per quel motivo che, in quel momento, mi stavo nascondendo dietro l'armadietto aperto.
«Dimmi di nuovo cos'è successo ieri sera» ripetè Rose per quella che mi parve la milionesima volta, mentre allungava il collo per vedere se Matt stesse arrivando.
«Stavo facendo la doccia» cominciai. «E a un certo punto tutto attorno a me è cambiato e mi sono ritrovata in un posto diverso.»
Mentre raccontavo di nuovo a Rose quello che avevo visto, le immagini mi inondarono la mente.
Dopo essermi allenata per altre infinite e stancanti ore, Rose mi aveva riaccompagnata a casa. Fortunatamente munita di chiavi, ero entrata e mi ero fiondata subito sotto la doccia.
Mentre ero impegnata a riflettere sul comportamento che aveva avuto Matt, e mentre cercavo di non pensare a tutti i ragazzi che mi stavano facendo impazzire in quel periodo, avevo sentito arrivare un'altra crisi.
Fra un battito di ciglia e l'altro mi ero ritrovata a fissare muri di pietra scura. Il getto d'acqua della mia doccia si era trasformato in una piccola cascata gelida che sbucava dall'angolo sul soffitto di una piccola caverna.
Se guardavo in basso, non vedevo altro l'acqua che si accumulava nella vasca. La piccola caverna era illuminata da fiaccole ardenti.
Con il cuore in gola, mi ero subito chiesta dove fossi finita.
La porta di legno dall'altra parte della stanza si era aperta qualche secondo dopo, rivelando due persone. Riconobbi subito l'uomo dagli occhi grigi, quasi neri, e la donna dai capelli così chiari da sembrare argentei.
Il Re di Elyria aveva richiuso la porta alle sue spalle e aveva cominciato a slacciarsi la cintura delle armi che portava alla vita.
«Taward è caduta» aveva detto lei, avvicinandosi con passo felpato all'uomo e appoggiandogli le mani sul petto. «Direi che è stato facile.»
«La distruzione di Taward ci apre la strada verso Vyser» aveva replicato, senza alcuna emozione nella voce.
Tutto era passato in fretta com'era cominciato.
Sapendo quello che sarebbe successo di lì a qualche secondo, avevo avuto la prontezza di creare uno scudo d'aria attorno a me, nonostante fossi ancora dentro la doccia.
La rabbia era arrivata proprio come avevo temuto, ma il muro d'aria aveva retto e, mentre impazzivo, ero riuscita a non fare danni.
«... dopo i miei occhi sono tornati normali e, bla bla bla, la solita roba» conclusi.
Rose mi guardò senza parlare: mi aveva già detto e ridetto quello che pensava riguardo le ultime tre volte che le avevo raccontato della crisi.
«Avete due ore di spagnolo, vero?» le chiesi, cercando di cambiare argomento.
Sperai che Rose confermasse. Avevo bisogno di rimanere da sola per riflettere durante l'ora buca che avrei avuto dopo il potenziamento di biologia.
«Sì» disse seccata, esprimendo con il tono della sua voce l'odio che provava per quella materia. «Oh, eccoli.»
Rose si sporse di lato e io, cercando sempre di rimanere un po' nascosta, girai leggermente la testa. Matt stava arrivando in compagnia di una ragazza della nostra età.
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ELYRIA • L'ultimo sole
Fantasy[ELYRIA - PRIMO VOLUME] - Seconda stesura revisionata Evelyn Lewis ha un'unica regola: non disfare gli scatoloni prima di quattro mesi. Il continuo spostarsi di famiglia affidataria in altra non le ha dato molta fiducia nel trovare una sistemazione...