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Dopo aver fatto colazione, tra risate e le richieste di perdono da parte di Berenice, entrambi si trovano in camera di Tancredi. Alla fine ha rubato qualcosa dal suo armadio, tra l'altro una delle sue magliette preferite di Tancredi, che è anche una delle sue perciò all'inizio ha fatto un po' di storie.
Sta ancora aspettando che il suo fidanzato finisca di prepararsi: quando ci sono in ballo eventi del genere ci mette più tempo del solito.
Ovviamente gli ha detto che a sua madre piacerà così com'è, ma ha ricevuto solo urla di farsi i cazzi suoi come risposta. Tutto questo perché Tancredi sa di non essere una persona che caratterialmente possa piacere a sua madre, ma Lele è sicuro che invece lo amerà.
Certo, non nasconde di essere in ansia anche lui: è la prima volta che porta qualcuno a casa e se lo fa vuol dire che è davvero importante.
Con i due ragazzi che ha avuto prima di Tancredi non era una cosa seria, non è mai andato oltre i baci, perciò non aveva ritenuto necessario l'incontro con sua madre. Ma questa volta è totalmente diverso: è innamorato perso del suo ragazzo, lo ama da impazzire; sa che con lui è una relazione molto seria e vuole presentarlo a sua madre. Ne sente proprio il bisogno e non perchè deve avere l'approvazione di sua madre, ma perchè vuole fare questo passo con Tancredi. Sente di volerlo fare.
E' affacciato alla finestra della camera, lo fa per tranquillizzarsi un pochino, e deve dire che la vista dalla camera non è niente male.

Ma quelli sono pony?
Hanno anche dei pony nel loro giardino?

E' stranito per non essersene accorto prima, dopottutto ci sono anche passati di lì il giorno prima. E' sempre più scioccato su quanto è grande quella casa e quel giardino e su quanto è ricco Tancredi. Non ne aveva la minima idea.
Si gira nel momento in cui sente la porta della camera aprirsi, rivelando un Tancredi meraviglioso dalla testa ai piedi.
"Non c'era bisogno di vestirsi così bene, Tanche. E' solo mia madre"
"Si, certo. Dillo al te stesso di ieri"
Giusto. Si era dimenticato delle sensazioni di ieri perchè l'hanno messo subito a suo agio.
"Touchè... sei pronto?"
"Si possiamo andare. Prendiamo la macchina di mamma, ovviamente guidi tu, così quando devo tornare ho la macchina"
"Okay, allora andiamo che voglio rivedere mamma"
Si avviano di sotto e trova tutti in salotto che parlano.
"Mà, allora noi andiamo. Torno più tardi qui o vi raggiungo in ospedale?"
"Ma Tanche, ma se vuoi rimanere con lui, fallo senza nessun problema"
Tancredi ci sta anche pensando, ma è proprio lui ad intromettersi.
"No, glielo vieterei io. E' venuto qui, in primis, per la sua famiglia. E' giusto che passi più tempo con voi. Sono venuto qui perchè mi mancava e perchè me lo ha chiesto lui, altrimenti avrei aspettato a Milano. Deve passare questo tempo con voi, poi quando è libero lo passiamo insieme"
Lo vede che gli sorride e gli afferra la mano, stringendola forte. Ricambia il sorriso e poi si gira verso il padre quando inizia a parlare.
"Sei un ragazzo d'oro, Lele. Davvero. Te lo ripeto: non potevo chiedere un ragazzo migliore per mio figlio. Sono così felice che lui abbia una persona come te al suo fianco"
"Pà, devi smetterla di fare sti discorsi, me lo fai piangere" ed infatti era lì con gli occhi lucidi. Deve finirla veramente.
"Meglio, così si vede ancora di più che ragazzo pure che è. Dai adesso andate e non fate aspettare tua madre, Lele. Poi appena riusciamo organizziamo una cosa tutti insieme e se non sarà questa volta, sarà per la prossima volta che scendete"
"Va benissimo, nessun problema. Ci organizzeremo. Ora vi porto via questo qui"
"Ho un nome"
"Sisi, andiamo" e lo trascina mentre saluta e ringrazia per l'ospitalità.
E mentre stanno in macchina ridono, scherzano, parlano dei tre giorni passati separati. Lele non gli parla minimamente della sua famiglia, perchè sa benissimo che Tancredi, nonostante lo nasconda, è agitato e anche parecchio.
Arrivano a casa sua dopo cira mezzora e vede Tancredi entrare un po' in panico.
"Tanche andrà bene, okay? Fidati di me, ti amerà."
"Le, sai benissimo anche tu che sono uno di quelli che caratterialmente non le piacciono. Come pretendi che a me amerà invece?"
"Ti amerà perchè sei il mio fidanzato, perchè sei il ragazzo che io amo e perchè sei il ragazzo che mi rende felice. E a lei importa solo questo."
Lo vede sorridere ed appoggiare una mano sulla sua guancia per accarezzargliela.
"Ti amo tantissimo Le, non ne hai idea"
"Invece si, Tanche. Ti amo troppo anche io"
Si baciano e poi è proprio Tancredi a dirgli "Dai andiamo" e a scendere dalla macchina. Sorride e lo raggiunge.

Insieme, nonostante tutto || tankeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora