Epilogo

754 42 15
                                    

Ogni giorno che passa sta sempre meglio. Si è sistemato, vive a Milano e non potrebbe che essere felice. Dopo il liceo ha deciso di smettere e fare un corso per seguire il suo sogno: cucinare.
Sono passati 4 anni da quei giorni e la sua vita è stata un crescendo: ha ricostruito il rapporto con suo padre, che due anni prima è uscito dal carcere, che ha deciso di trasferirsi anche lui a Milano e ricominciare a lavorare come cuoco (anche se ha fatto fatica a trovare lavoro a causa degli anni in prigione); Diego vive per conto suo con Elisa, la ragazza che ha conosciuto al liceo, in una casa non lontana dalla sua, infatti ogni giorno si vedono. Il loro rapporto non è cambiato per niente, nonostante siano passati anni. Si vogliono un bene dell'anima e si considerano tutt'ora come fratelli, Diego è la sua famiglia.
Anche Gian vive con la sua ragazza, Marta. Vivono un po' più lontano rispetto a loro, ma comunque riescono a vedersi, non tutti i giorni, ma tutti i weekend è sicuro.

Lui e Tancredi?

Sono quelli che si sono sistemati prima di tutti. Sono stati i primi a decidere, dopo il liceo, di andare a vivere insieme. E un po' gli è dispiaciuto perché ha lasciato Diego da solo a casa con suo padre, ma Diego lo ha tranquillizzato dicendogli che ovviamente non c'erano problemi e che tanto non si sarebbe liberato di lui tanto facilmente. Ed in effetti è stato così: se lo è ritrovato a casa sua tutti i giorni, alcune volte a pranzo, altre a cena, altre ancora solo per giocare alla play con Tancredi ignorandolo e basta. Ha smesso di fare così quando anche lui si è sistemato, ma comunque escono ancora tutti i giorni.
La sua relazione non potrebbe andare meglio: sono passati quattro anni e sono sposati da tre. Hanno deciso di sposarsi così presto perchè per loro non c'erano motivi per aspettare. Ed in realtà nemmeno lui se lo aspettava, ma non ha avuto dubbi sulla risposta.

Stanno insieme da un anno e non gli sembra vero. Proprio oggi fanno un anno insieme e Tancredi non è nemmeno in casa. Gli ha detto che doveva fare una cosa veloce per lavoro e che sarebbe arrivato subito. E' via da due ore e non gli ha inviato nemmeno un messaggio. Si sta innervosendo e nonnvorrebbe farlo, non oggi almeno. Gli mandasse almeno un messaggio, ma non si azzarda a fare nemmeno quello. Sono le due del pomeriggio e si sta stancando di stare da solo, oggi poi che dovrebbe passarlo insieme a quel coglione del suo fidanzato.
Scatta immediatamente quando sente il campanello della porta suonare e corre ad aprire, rimanendoci un po' male vedendo che si tratta di Diego.
"No, non essere così felice di vedermi Le. Non sono mica la regina Elisabetta" dice con ironia, dato che appena lo ha visto ha sbuffato.
"Scusa Die. Pensavo fossi quel coglione del mio fidanzato"
"Ancora non si è fatto vivo?" gli chiede, sapendo che non c'era in casa perchè lui ha passato le due ore a lamentare al telefono.
"Tu lo vedi?"
"Calmo, non ti incazzare con me stronzo"
"Scusa. Perchè sei qui?"
"Du ore che ti lamenti che sei da solo, appena arrivo te da fastidio? Ma levo subito il disturbo se nun me voi"
"Ma che stai a dì? Ma fermate coglione."
"Che famo?"
"Ma che ne so, ce guardiamo un film? O facciamo una partita come ai vecchi tempi?"
"Vai con la partita"
E giocano per ore e sobbalza quando Diego urla.
"Ma che te urli"
"Sono le otto"
"E?"
"Usciamo che c'ho fame"
"Ma cucino. Ma poi so le otto e quello ancora non è tornato? Madonna lo faccio fuori. Dovrei cenare co lui, non co te"
"Hai ragione, ma ho fame e voglio uscì. Perciò vie co me"
"Sisi, fammi vestire per lo meno."
"Vai e sbrigati"
"Madonna, a volte sei peggio di me quando si tratta del cibo"
E di sicuro non si aspetta di non andare al ristorante, ma al parco dove tutto è cominciato. Ha continuato a chiedere a Diego cosa ci facessero lì, ma ovviamente non ha avuto risposta. Non capisce perchè si trovino lì e non in un posto in cui si possa mangiare, ha una fame tremenda e aumenta nel momento in cui pensa che doveva essere con Tancredi. Quando è incazzato gli viene fame e adesso lo è e anche parecchio.
Ma gli si chiude lo stomaco quando vede Tancredi, seduto sulla loro panchina, che si tartassa le mani, come se fosse nervoso.
"Tanche?"
E lo vede alzare gli occhi, quegli occhi che nonostante sia passato un anno gli fanno lo stesso effetto.
"Lele"
Vede Diego andarsene e solo ora capisce. Era tutto organizzato, anche che lui andasse da lui. Non ci ha pensato fino ad adesso perchè era troppo incazzato.
"Che facciamo qui, Tanche?"
"Beh, cominciamo una nuova vita dove la nostra insieme è cominciata"
"Che vuol dire?"
"Vuol dire che voglio passare la mia vita con te, Emanuele. Solo e per sempre con te. E forse sto correndo troppo perchè oggi è esattamente un anno che stiamo insieme. Lele è solo un anno e a me sembra passata una vita. Ti ho sempre detto che sono sicuro che noi siamo fatti per stare insieme, niente può separarci. Ci immaginiamo persino una famiglia insieme, Le. Non lo farei mai se non fossi sicuro di volere te al mio fianco per il resto della mia vita. Sei assolutamente l'uomo della mia vita, il ragazzo che sono sicuro che mi permetterà di vivere una vita felice nonostante le miliardi di volte in cui litighiamo. Sei la mia vita, sei essenziale, vitale, necessario per me. Oggi voglio semplicemente confermare quello che ci diciamo sempre. Quindi non andrò avanti, mi fermo qui col mio discorso perchè la decisione finale, amore, spetta a te." e lo guarda piangendo, perchè si: ha iniziato a piangere appena ha cominciato a parlare.
Lo osserva mentre mette una mano in tasca e si inginocchia davanti a lui. Inutile dire che sta piangendo ancora più forte.
"Vuoi sposarmi, Le? Vuoi farmi diventare l'uomo più felice del mondo e promettermi di starmi accanto per sempre? Anche perchè una cosa così col cazzo che la faccio n'altra volta" e nonostante stia piangendo, scoppia a ridere.
Possibile che questo qui non sia capace a fare un discorso serio senza fare il cretino?
Ma senza nemmeno pensarci annuisce, riesce a fare solo quello, e si butta addosso al suo fidanzato, futuro marito, abbracciandolo. Si stacca dall'abbraccio e lo bacia, guardando poi come Tancredi trema mentre gli infila l'anello al dito.
"Non ci credo, sei uno stronzo. Avrei dovuto dirti di no solo per avermi fatto rimanere da solo oggi"
"Amore se non l'avessi fatto, non avresti ricevuto la più bella proposta di tutti"
"Tu sei pazzo, sei pazzo. Sarai mio marito"
"E tu il mio. E sarai mio per il resto della nostra vita Le."
"Tuo, amore. Solo tuo." e si baciano di nuovo. Sobbalza quando sente applaudire dietro di loro, si gira e ci sono le loro famiglie e le loro madri ovviamente piangono. Ci sono anche Diego con Elisa e Gian con Marta che li guardano e sorridono, le due anche loro in lacrime.
Si rigira verso Tancredi e "grazie per rendermi la vita così meravigliosa e per rendermi il ragazzo più felice del mondo, Tanche. Ti amo" gli sussurra vedendo come sorride.
"Sei tu che mi rendi l'uomo più felice del mondo, Le. Ti amo"

Hanno deciso di non fare le cose in grandi in realtà, a nessuno dei due piaceva l'idea di sposarsi dopo mesi e mettersi ad organizzare il matrimonio, nonostante la madre di Tancredi sia una Wedding Planner. E' stata lei, però, ad organizzare la cerimonia in comune ed il ricevimento. E' stato un matrimonio bellissimo, glielo dicevano tutti. Persino Diego e Gian hanno pianto.
Adesso si ritrova davanti alla finestra della loro camera ad aspettare che Tancredi torni a casa. Non ha mai smesso di fare questa cosa: ha continuato a mettersi davanti alla finestra a pensare e pensare, per ore, senza che si accorga del passare del tempo.
Sente la porta di casa aprirsi e dei passi correre verso la loro camere.

"Papà!" Jayden.

Hanno iniziato con le carte per l'adozione subito dopo il matrimonio, entrambi sapevano di volere una famiglia fin da subito quindi hanno evitato di aspettare. Anche perchè per adottare un bambino di tempo ce ne vuole, perciò prima iniziavano meglio era. Dopo sei mesi sono riusciti ad avere Jayden, che adesso è un bellissimo bambino di tre anni iperattivo. Non si ferma un minuto: era arrivato all'orfanotrofio una settimana prima del loro arrivo per andare a trovare i bambini e subito entrambi si sono innamorati di quel bellissimo neonato, perciò hanno deciso di adottare lui. Certo, all'inizio non è stato per niente facile: tra il lavoro di Lele e quello di Tancredi, tra i pianti notturni e loro impacciati. Non sono mancate le litigate, ma niente di preoccupante.
Diego e Gian si sono innamorati da subito di quel bellissimo bambino e gli hanno dato una mano, per quanto possibile: a volte andavano a prenderlo loro e lo tenevano quando nessuno dei due ci riusciva e devono dire che il loro aiuto è stato essenziale e probabilmente sarebbero entrati in crisi senza di loro. Ma alla fine ci sono riusciti e hanno trovato un equilibrio.
Jayden è un bellissimo bambino: occhi verdi e capelli castani, sulle guance ha anche delle fossette. Sembra quasi loro figlio. Da quando ha imparato a parlare, non finisce più ed in questo assomiglia a Lele; nonostante sia piccolino ha un caratterino da fare quasi invidia a suo marito.
"Tesoro! Com'è andata all'asilo oggi?"
"Bene! Abbiamo imparato un po' di inglese, lo sai?"
"Ma davvero?"
"Si, anche se non ho capito una parola"
"Beh, tesoro, è normale. Senti..."
"Si?"
"Che vuoi per merenda?"
"Papà Tanche ha detto che uscivamo a prendere un gelato dato che non lavori. Non è così? Mi ha mentito? Odio le bugie"
"Ma no che non ti ha mentito, volevo solo vedere se lo sapevi tu"
"Quindi ci andiamo?"
"Assolutamente si, vai a posare il tuo zainetto e poi andiamo"
"Vado!"
Sorride guardando suo figlio correre fuori per poi vedere suo marito entrare nella stanza
"Forse avrei dovuto avvisarti"
"Mh, forse si coglione. Quindi usciamo?"
"Adesso per forza, odia quando cambiamo idea"
"L'ha presa da te sta cosa"
"Si. Come fai a sopportarmi?"
"Stai dicendo che nostro figlio è insopportabile, stronzo?"
"Assolutamente no, coglione. Sto dicendo, però, che è incredibile che tu mi stia sopportarmi da quattro anni. Sembrano pochi ma non lo sono, contando che adesso mi sopporterai a vita, amore. Non ti libererai mai più di me"
"Madonna, Tanche. Se me lo dici così sembri veramente insopportabile. Ma non lo sei, è il tuo carattere ed io ti amo per come sei. Ti amo da quattro anni Tanche e di sicuro non smetterò mai di farlo"
"Mai?"
"Mai e poi mai"
"Ti amo anche io"
"Ah, devi firmare i documenti. Sono arrivati stamattina mentre eri al lavoro. Io ho già fatto"
"Quindi manco io? Manca la mia firma e lei è nostra?"
"La tua firma e lei poi sarà nostra, amore"
Sta per arrivare anche Briseide e la sua vita sarà al completo. Certo, non toglie la possibilità che magari quando saranno più sistemati arriverà anche il terzo figlio, ma per adesso si concentra sulla sua futura figlia che sta per arrivare.
"Die e Gian non la lasceranno mai più appena la vedranno."
"Si, vero."
"Papà, andiamo? Voglio il gelato" si intromette Jayden
"Sisi, ora andiamo. Quando si tratta di cibo sei proprio uguale a tuo padre."
"Ma come ti permetti"
"Amore è la verità. Su campione, andiamo" e li guarda sorridente uscire dalla stanza.
E' felice che lui e Tancredi si siano construiti una famiglia tutta loro. Una famiglia meravigliosa.
Insieme, nonostante tutto.













Fine.

Insieme, nonostante tutto || tankeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora