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Si trova in camera sua a giocare con sua nipote mentre Tancredi è in bagno. Giorgia gli ha confessato che le sta davvero simpatico e che le piace ed è anche contenta che stiano insieme.
Gli sta facendo vedere un nuovo gioco adesso che si chiama Among Us, non capisce dove sta il divertimento, ma a lei sembra piacere davvero tanto. E' confuso su quale sia l'obiettivo del gioco, non capisce manco come si gioca ma ci sta provando in tutti i modi.
"Gio, vado a prendermi un bicchiere d'acqua e arrivo"
"Va bene, ma fai in fretta"
Si alza e si dirige in cucina, ma sente sua madre e Tancredi che parlano, quindi decide di non interromperli ma di fare l'impiccione come sempre.
"Allora, Tancredi come va?"
"Bene in realtà, perchè?"
"Oh, beh. Prima eri veramente bianco, pensavo stessi per svenire davanti a noi"
"Ero davvero in ansia"
"Scusami, ma perchè lo eri così tanto?"
"Beh, Lele mi ha detto che ho un carattere che a lei di solito non piace. Certo sono timido all'inizio, ma lo faccio vedere raramente ed oggi è una di quelle volte. Di solito nascondo la mia timidezza facendo lo stronzo, trattando male tutti. E per essere sinceri, all'inizio io non è che mi sia comportato benissimo nei confronti di Lele. Ma lui è riuscito a capire che non era il vero me, che lo usavo come maschera. E non ho mai smesso di ringraziarlo per averlo capito, altrimenti non sarei felice come lo sono oggi. Ho uno dei caratteri peggiori che possano esistere, forse. Ma suo figlio è riuscito a sorpassarlo e ad amarmi per come sono. Le dico che inizialmente, anche durante la nostra amicizia, non sono mancate le frecciatine mie e le risposte sue. Ma ci caratterizzava, era il nostro modo per stringere il legame che abbiamo oggi"
"Lele ha ragione. Difficilmente mi piacciono i ragazzi con questo tipo di carattere, ma posso dire una cosa: non ho mai visto così felice mio figlio, non l'ho mai visto sorridere come quando lo fa con te ed è solo di questo che mi importa. Quindi non mi frega niente del carattere che hai, se poi fai sorridere in quel modo mio figlio. Lo vedo da come me ne parli che lo ami, hai iniziato a sorridere in una maniera che non ho mai visto fare a nessuno quando parlava di mio figlio. Perciò sono io che ringrazio te, Tancredi. Lo rendi felice e lui rende felice te." e lo abbraccia. Tancredi rimane un po' rigido perchè non è abituato agli abbracci, ma poi si lascia andare. Si stringono entrambi e lui vorrebbe entrare ed abbracciarli tutti e due.
Si è fottutamente emozionato e cristo non vede l'ora di tornare a Milano, che magari la smette. Aspetta un paio di minuti e poi entra, ha davvero sete.
"Che succede qui?" dice interrompendo quel momento tra i due
"Nulla che ti possa interessare Lele. Che succede?"
"Nulla, mà. Sto solo crepando di sete, c'ho la gola secca"
"Mh. Le"
"Dimmi mà."
"Stasera ci sono i temporali, lo sai questo?"
E no che non lo sapeva. Si blocca mentre allunga il braccio per prendere il bicchiere e sospira.
"Okay, non lo sapevo. Ma stai tranquilla."
"Le, io..."
"Mamma tranquilla, okay? Andrà tutto bene. Stasera mi chiudo nella mia stanza e passerà"
"Io che devo fare?"
"Nulla, non entrare. Come sempre" finisce di parlare e finalmente riesce a buttare giù quel sorso d'acqua, anche se all'improvviso sembra essere la cosa più difficile da fare.
Si gira verso Tancredi, che li stava guardando confuso e gli sorride, facendogli intuire di lasciare perdere e che glielo avrebbe detto poi.
"A che ora devi andare via, tesoro?"
Ama il fatto che sua madre chiami così il suo ragazzo.
"Per le 15 devo essere a casa, quindi alle 14.30 parto da qui. Mi dispiace andarmene via così presto, ma è necessario"
"Ma va, non preoccuparti. Magari riusciamo a vederci di nuovo prima che partiate di nuovo"
"Forse si, mia madre stava pensando di fare una cosa tutti insieme"
"E' un'idea meravigliosa. Poi magari ci organizziamo"
"Si, ci sta"

E lui li osserva. E' un po' come se fosse lui l'estraneo della situazione, ma gli va bene così. Ha già capito che quando ci sarà il suo ragazzo, sua madre lo ignorerà. Ma ama che stiano costruendo questo tipo di rapporto.
Si risveglia dai suoi pensieri quando sente Giorgia urlargli dietro.
"Zio, ma quanto ci metti a bere? Lo stai costruendo quel bicchiere?"
Si gira verso la porta della cucina e quando sua nipote vede anche Tancredi gli corre incontro.
"Vieni anche tu, Tancredi? Dai giochiamo tutti e tre"
Il suo fidanzato le sorride e si abbassa alla sua altezza dicendole "A patto che tu inizi a chiamarmi Tanc o Tanche"
"Okay, Tanc. Adesso però vieni con me"
Lele si sbatte la mano sulla fronte.

Insieme, nonostante tutto || tankeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora