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E sono ormai le 17 quando finalmente si risveglia. Quell'attacco era stato veramente forte, non ne aveva uno così da una vita.
Ma si risveglia nel letto vuoto. Diego non c'era. Glielo aveva promesso, ma non era lì. Si alza, ormai con l'umore a terra. Non solo se ne doveva andare, ma non mantiene nemmeno l'unica promessa che in quel momento era l'unica cosa che gli aveva tirato su il morale di poco.
Ma solo dopo essersi alzato ed avviato verso la cucina sente la sua voce.
Quindi era rimasto? Era lì con lui? Ma con chi stava parlando?
"Diego, so quanto tu ci tenga a Lele e quanto lui tiene a te, ma non posso permettergli di venire a Milano con te. Deve finire la scuola, devo tenerlo d'occhio. È mio figlio. Nonostante io sappia che tu sei il suo punto di riferimento, io non posso farlo venire a Milano. Diego mi dispiace, ma è un no."
Sua madre.
Stava parlando con lei e come gli aveva detto le stava parlando di Milano, ma perché non poteva andare? Voleva restare con Diego, ma a quanto pare il suo unico destino era quello di restare da solo.
"Zia, so quanto sia fragile Lele, è mio fratello, li conosco da tredici anni. Non volermi male se ti dico questo, ma chi lo aiuta a superare un attacco di panico? Io. Chi riesce a convincerlo a fare qualcosa quando non ne ha voglia? Io. Zia, so che tu lavori molto duramente per loro, per Lele, per Angelica e anche per Giorgia, ma non posso permettermi di allontanarmi da Lele. Oltre me nessuno riesce a tranquillizzarlo e a stargli accanto come lui merita. Sei sua madre ed è giusto che sia tu a prendere le decisioni, ma vorrei che le prendessi in maniera corretta. Non te l'ho detto per non farti preoccupare, ma stamattina Lele ha avuto un attacco belli forte, come quelli che aveva da piccolo e che fa anni non gli veniva più, ecco perché ero sul letto con lui quando sei tornata. Non di è ancora svegliato e da questo puoi capire quanto sia stato potente. Zia io non posso andarmene con lui in queste condizioni, non posso pensare a me che vivo a Milano, che mi rifaccio una vita e lui qui a Roma, da solo, che soffre e che gli vengono attacchi di panico. Non ce la faccio. Solo il pensiero che possa succedere che mi sento distrutto."
E lo sente. Diego si sta mostrando debole a sua madre per la prima volta da tutta la vita. Non era mai successo.
"Diego... gli vuoi davvero così bene? Sapevo che il vostro rapporto è speciale, ma non pensavo così tanto. Sono fiera di te in questo momento e sono felice che Lele abbia un amico come te, davvero. Ti voglio bene come un figlio, il terzo che non ho mai avuto. Quando dovresti partire?"
Il loro rapporto era veramente speciale ed era il più bello del mondo. Diego è il suo punto di riferimento come lui lo è per Diego. Si sono sempre difeso, in qualsiasi occasione. Diego c'è sempre stato per lui, lo ha sempre aiutato quando era in difficoltà, quando aveva attacchi di panico, quando si trovava in una situazione non bellissima. Non sarebbe riuscito ad allontanarsi da lui, mai e poi mai.
"Non lo so ancora di preciso quando ha intenzione di di partire. Credo più o meno tra una settimana, massimo due."
Ancora non riesce a crederci. Diego se ne sarebbe andato senza di lui. Ma per una volta doveva essere forte e non lasciarsi sempre consolare dalla persona che ormai considerava suo fratello, quello che non aveva mai avuto.
"Ho ancora tempo per pensarci allora. non è né in si né un no. È una decisione difficile da prendere Diego. È pur sempre mio figlio, tesoro. Non posso prendere una decisione così importante su due piedi. Dovrò mantenerlo a distanza, lui dovrà continuare la scuola e dovrà mantenersi in qualche modo anche da solo. Diego, non posso addossarvi anche lui come spesa, perché è pure sempre mio figlio. Ci penserò su e ti farò sapere."
"Grazie zia, davvero. Te ne sono grato, anche solo per il pensarci. Adesso torno da lui, altrimenti se si sveglia e non sono con lui, gli viene un infarto. Gli ho fatto una promessa e la voglio mantenere."
Diego si stava alzando e lui doveva sbrigarsi a tornare a letto.



























#ME
Ed ecco il secondo capitolo.
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Insieme, nonostante tutto || tankeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora