Ricordarsi i particolari

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STE
Sono seduto per terra mentre lei è sempre sul divano con le ginocchia tirate al petto mentre le lacrime le rigano il viso.
Siamo distanti con corpo e cuore, la sento lontana da me e io so per certo di essere lontano da lei.

E:"e comunque per quello che ti può interessare, stai rovinando la nostra ultima settimana dei cinque mesi"

Sgrano gli occhi e la guardo.

Ste:"che cazzo di importanza ha questo adesso?! Quanti anni hai? Dieci? Pensavo ne avessi fatti diciassette qualche giorno fa!"
E:"te non ti ricordi mai di me! Non te lo ricordavi nemmeno che tra sei giorni facciamo sei mesi e se ci do importanza è perché so che a te di queste cose non è mai fregato niente!"

Mi alzo dal pavimento per andare al piano di sopra, incazzato come un bufalo. Spalanco l'armadio e dopo aver trovato quello che cercavo torno giù come una saetta.

EMMA
Ha preso le scale alla velocità della luce e tempo pochi secondi che è di nuovo di fronte a me con un gigantesco orso di peluche bianco sotto braccio, una scatola di cioccolatini a forma di cuore in una mano e un mazzo di tulipani bianchi nell'altra. Ha lo sguardo incattivito e con tutta la forza che ha in corpo mi scaglia queste contro, prendendo la mira sul pavimento.

Ste:"e poi io sono quello che non si ricorda di te?! Quello che non da importanza alle cose?! Certo devo stare tranquillo quando ti baci con un altro, semplicemente perché te queste cose le ricordi sempre.  Me lo sono dimenticato una volta sola, sono cose che per me non hanno valore ok?! Non ci sono abituato, ma cerco di ricordarmelo per te, perché so che ci tieni al maledetto diciassette del mese. Ma non è così che ti dimostro che ti amo! Lo capisci?! E mi fa male sentirti dire che pensi che io non mi ricordo di te! Perché è come dirmi che me ne frego di quello che siamo, di quello che abbiamo costruito in quasi sei mesi. E detto questo vattene via!"

Non so perché ma stamattina sento che ogni minimo tono un po' più alto del solito mi fa scoppiare a piangere. E il fatto che lui nemmeno si avvicina a me mi fa pensare che stiamo chiudendo la nostra storia qui, questa mattina a casa sua.

Ste:"non ho più bisogno di te"

Questa è una coltellata in pieno petto, quando è arrabbiato gioca a ferirmi. Lo ha sempre fatto. Dice le cose solo per farmi male,per farmi piangere. Ed è un lato di lui che non sopporto.

Ste:"vattene ti ho detto! Fatti venire a prendere da chi cazzo ti pare, ma sparisci! Maledetto io e quando ho deciso di mettermi con te! Chi cazzo me lo ha fatto fare?! Chi?! Stavo bene da solo io, con quelle che vengono a letto con me pure col mal di testa,pure col ciclo. Te manco quello! Che ti inventi mille emicranie pur di non toccarmi! Ora capisco perché! Perché sicuramente ti farai toccare da qualcun altro!"

STE
La guancia mi sta andando a fuoco. Lei è in piedi di fronte a me con gli occhi lucidi e le guance bagnate. Non mi ha mai guardato così, vedo che sono riuscito a ferirla più del dovuto. Ho esagerato forse con le parole, ma lei lo ha fatto coi fatti.
Piange ancora e prende il cellulare dalla tasca componendo un numero.
Mentre le lacrime le serrano la gola dice ad Ale di farsi venire a prendere a casa mia e la cosa non mi tocca minimamente. Fa bene ad andarsene. Non voglio vederla più. Riattacca il telefono e va verso le scale, per andarsi a cambiare così la aspetto giù mentre mi fumo una sigaretta appoggiato al tavolo della sala da pranzo. Quando torna giù sono appena a metà sigaretta e lei si è tolta la mia maglietta, vestendosi per andarsene.

E:"adesso arriva Ale e te non mi vedi più"
Ste:"meglio così"

Si siede sul divano rimettendosi nella stessa identica posizione di prima e io mi accendo la terza sigaretta della mattinata. Sono in pace con me stesso,ho fatto quello che dovevo fare. Non può mancarmi di rispetto così, io non lo faccio mai. Non ho mai baciato un'altra mentre stavo con lei, mi bastava avere lei qui. Ma è ora di aprire gli occhi, non siamo fatti per stare insieme. Siamo diversi, io ho bisogno di più contatto fisico e lei invece di più minchiate sentimentali.

Ste:"la chiudiamo qua. Sappiamo benissimo che siamo interessati a cose diverse, a me piace scopare e a te tutte le segate che riguardano i sentimenti"
E:"sì è così. Solo che te non ti impegni mai ad accontentarmi! Io sì invece, sei bugiardo a dire che faccio di tutto pur di non avvicinarmi a te, perché scopiamo ogni volta che vuoi!"

Stringo i denti e mi volto. "Scopiamo". Lo sa che fino ad adesso non abbiamo mai scopato, ma è sempre stato qualcosa di diverso. Sempre. E ora riduce tutto a una scopata, una goduta, solo sesso. Se sta bene a lei, a me sta ancora meglio.

Ste:"sì, certo. Non dire queste cazzate! Che te una scopata vera nemmeno sai cos'è, che metti sempre in mezzo i sentimenti! Non mi dire queste cazzate! Sempre con i cazzo di sentimenti hai a che fare, mai una volta che lo avessimo fatto in modo più divertente, sempre le cazzate banali che piacciono solo a te. Le posizioni sono infinite e con te ne ho sperimentate due in sette mesi. Che cazzo se mi prende la voglia di sbatterti a novanta devi lasciarmi fare!"

Ha gli occhi di nuovo lucidi, ma non mi interessa. Si volta dalla parte opposta alla mia e il campanello suona. Si alza di scatto prendendo velocemente tutte le sue cose, lasciando per terra i miei regali e va verso la porta. Dall'altra parte c'è Alessandra che la lascia passare e che guarda male me.

Ale:"ma perché devi sempre farla piangere?"

Sospiro esasperato e lei scuote la testa.

Ale:"ma non ti interessa minimamente di come una persona può sentirsi dopo che spari minchiate? Sappiamo bene tutti come sei fatto, che quando ti incazzi inizi a dire cattiverie senza fermarti, ma Cristo almeno con lei non farlo. Non se lo merita. Non puoi trattarla così, ogni volta che avete una discussione hai sempre da ridire su tutto; e su com'è, su quello che fa, su come ti bacia, su come fate l'amore, su tutto Stefano"

Ridacchio nervoso quando menziona il "fare l'amore" e continua a parlare, ma senza essere ascoltata. Viene interrotta da Emma che la chiama dicendole che vuole andarsene. Alessandra mi guarda un'ultima volta e scende i gradini di fronte al portone, ma prima di varcare il cancello mi guarda nuovamente.

Ale:"pensaci Stefano, rischi di perderla per sempre facendo così"

Scuoto la testa e rientro dentro senza aspettare di vederle partire con la Vespa. Rivolgo lo sguardo dentro casa, è un casino, la scatola dei cioccolatini è rovesciata e il contenuto è tutto sparso in soggiorno, l'orso è accartocciato accanto al divano e i fiori sono quelli più vicini a me, qualche petalo staccato e il bigliettino che le avevo scritto si è un po' strappato. Il divano ora è vuoto ed è qui che mi rendo conto che è davvero andata via, che non abbiamo trovato un punto d'incontro, che non abbiamo litigato per finire col fare la pace sul letto, facendo l'amore. Perché mi tocca ammetterlo, può vergognarsi quanto vuole, ma farlo con lei non è paragonabile al farlo con nessuna. Prendo i fiori da terra e con tutta la violenza possibile li sbatto una decina di volta sul tavolo di fronte a me riducendoli a brandelli. Cazzo Stefano, ha baciato un altro. È una come tante, ha fatto la finta santa. È identica a tutte le altre. Sarà sicuramente con lui tra qualche ora, stanotte la passeranno insieme e lui sarà il prossimo da prendere per il culo come ha fatto con te. È una per cui non ne vale la pena. Ne vale la pena solo con quelle che vengono a letto con te senza preamboli, senza pensarci mezza volta.

EIII COME STATE?
VI GIURO CHE MI FARÒ PERDONARE
PERÒ NEL FRATTEMPO DITEMI SE VI PIACE LA STORIA, CHE PENSATE DI EMMA, DI STEFANO.
DI ALE? DI MIKE? DI GABRI ED ELENA? DI ELI, MARCI E STASH (ANTONIO)?
ASPETTO I VOSTRI PARERI.
UN BACIO ❤

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