STEFANO
Ho impacchettato quasi tutto.
Sto per tornare a casa e non so quanto io possa considerarla così. Se il punto a cui sono arrivato è voler tornare a Napoli è solo perché la situazione qua non la posso più sostenere. Per quanto la merda che mi aspetta giù sia tanta, quella che c'è adesso qua, per me, vale di più. Io sono scappato da giù e dopo un po' qua ho trovato un rifugio, una casa. Adesso sono crollate le pareti, se non può più proteggermi tanto vale affrontare tutto.
Non so nemmeno se sono in grado di costruirmi una vita tutta da capo. Riprendere le mie vecchie abitudini? Crearne di nuove? Portarmi a letto una diversa ogni sera? Cercare quella giusta lontano da qui? Come ci si innamora da capo dopo essersi già innamorati? Come fa a svanire tutto? Come posso dimenticarmi tutto?
Ho fatto una fatica immensa a capire di essere preso per una ragazza, come faccio a fare l'opposto? Come posso disinnamorarmi? Come faccio a buttare tutto via? Roma, la spiaggetta, il mio appartamentino marcio. Tutti i miei ricordi?
Questo appartamento mi ha tenuto stretto a Roma e per la prima volta ho capito cosa vuol dire condividere casa. Io ed Emma non abbiamo convissuto, ma abbiamo condiviso. Io ho condiviso casa mia, lei spesso la sua. Erano casa nostra. Qua ci lascio tutti i nostri ricordi, quelli astratti, quelli che ormai non mi appartengono più; i baci, gli abbracci, la prima volta, la sua, le altre a venire, i pianti, i sorrisi, le volte che siamo rimasti in silenzio, tutti i guai che ho passato e le ho fatto passare. Ci lascio l'amore qua dentro.
A distogliermi da quello che ho vissuto è Marci che entra e si pulisce le mani sui pantaloni.Marci:"manca qualcosa?"
Nego. Mi volto per l'ultima volta dentro casa e sposto lo sguardo su un punto preciso del pavimento.
Marci mi appoggia una mano su una spalle e gli sorrido. Sono in ritardo. Non ho un treno da prendere, vado in macchina, ma mi ero promesso di partire subito dopo pranzo, ma sono già le tre del pomeriggio.
I nostri amici sono tutti fuori che aspettano.
Usciamo anche noi e metto l'ultima valigia nel portabagagli.Eli:"manca qualcosa?"
Nego una seconda volta.
Manca qualcuno.
Guardo Marci che non accenna nemmeno un minimo sorriso e dentro di me sento rompersi qualcosa un'altra volta.Ste:"non viene quindi"
Nessuno risponde.
Lo sanno da una settimana che me ne sarei andato.
Nemmeno so se tornerò.
Nemmeno ciao mi vuole dire.
Io capisco che sono stato uno stronzo, ma cosa le ho fatto di tanto importante e grave da non meritarmi nemmeno un saluto?EMMA
1 ora prima
E:"a me non frega niente se decide di andarsene. Fa bene. Tornasse da dove è venuto e sparisse per sempre"
Ale:"ma la vuoi smettere?! Stai stancando anche me. Sono la prima a dire che ha sempre avuto torto, ma ultimamente non sei da meno"Scuoto la testa e riprendo il cellulare tra le mani.
Mi devono lasciare in pace.Eli:"almeno a salutarlo vieni Emma..."
E:"ma perché dovrei?!"
Eli:"per tutto quello che c'è stato"
E:"non c'è stato niente"Ridono.
Non è vero che non c'è stato niente...
Lo so benissimo, lo sanno tutti.Ale:"bel modo idiota di difendersi"
E:"non mi interessa, non mi muovo da qui"
Eli:"sbagli... lascia che te lo dica"Perché dovrei essere io quella che si sbaglia?
Ho scoperto che se ne sarebbe andato da un messaggio che nemmeno ha mandato lui. Non mi ha detto niente, perché mai dovrei scomodarmi per dirgli ciao.
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Prendi fiato e scegli me 2
Fanfiction"Ed ero ubriaco è vero, ho gridato di odiarti per le strade della città, sono arrivato fin sotto casa tua e ho suonato il campanello ripetutamente. Volevo dirtelo in faccia che ti odiavo. Poi hai aperto e cazzo. Io ero ubriaco, ma tu eri ugualmen...