Ma quando arriva la notte

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EMMA
Alessandra è andata via dopo cena, verso mezzanotte e poco più. I miei genitori vanno sempre a letto presto e mio fratello è rimasto a dormire dalla sua ragazza. Così mi ritrovo sola seduta sulla sdraio in giardino con una sigaretta tra le dita. Ho pianto tutta la sera da quando i miei genitori si sono andati a coricare. Ale sarebbe pure rimasta qua tutta la notte, ma ho bisogno di starmene sola, ho bisogno di pensare a lui e di tirare le somme. Anche se c'è poco a cui pensare, ci siamo lasciati. È finita e devo fare pace con questo pensiero orrendo. Sarò costretta a vederlo tutti i giorni, ma senza poterlo sfiorare, senza baciarlo ogni volta che qualcuno mi guarda un po' troppo, senza abbracciarlo. Dovrò fare l'abitudine al fatto che d'ora in poi siamo... non siamo niente. Siamo due ex, amici no per carità, conoscenti direi nemmeno dato che conosciamo tutto di noi,non abbiamo altro da sapere. Non potrò più fermarmi da lui la sera, non potrò più sentire le sue labbra sulle mie, non potrò più stringergli le mani quando è arrabbiato o quando stiamo facendo l'amore. Non mi toccherà più, non mi farà più sua, non mi guarderà più ogni parte del viso, non starà più sopra di me a dirmi quanto mia ama. Non mi dirà più ti amo. Non mi stringerà più i fianchi da dietro, non li stringerà più quando rimango seduta sul suo bacino, semplicemente perché non ci saranno più occasioni in cui potrà stringermi. Non mi dirà più che sono bella, non mi dirà che con un certo vestito lo faccio impazzire, ma anche morire al pensiero di occhi che non sono i suoi puntati su di me. Non verrà più a prendermi per portarmi in qualche posto strano che conosce solo lui o anche solo per spostarci da casa mia a casa sua per stare in pace. Non mi guarderà più. Non ci parleremo più. Sembrava una storia senza fine, iniziata malissimo, ma che era riuscita a trovare la luce in fondo al tunnel. Forse ha ragione lui, siamo diversi, solo che se lo fossimo stati tanto non saremmo stati insieme sei mesi. Ci saremmo lasciati prima. Gli ho insegnato cos'è l'amore e lui mi ha insegnato a farlo. Mi ha insegnato alla perfezione la gelosia e io ho provato a spiegargli che non serve, perché amo solo lui. L'alunno è intelligente, ma non si applica.
Tiro fuori il telefono dalla tasca ed entro nelle note dell'iPhone.

Un messaggio che non ti manderò mai
Ciao Ste. O Stefano, forse Ste è troppo confidenziale e noi abbiamo perso tutta la confidenza e l'intimità. Spero tu stia bene, spero tu non sia ancora così arrabbiato per una cosa per cui non c'era da arrabbiarsi. O almeno non con me, l'unica mia colpa è di non avere sufficiente forza fisica per essermelo tolto di dosso subito. Ma ti giuro che per me lui non significa niente, anche se non ci credi. Anche se pensi magari che adesso sono con lui a fare non si sa bene cosa. Anche se pensi che l'ho baciato per chissà quale motivo. Mi dispiace Stefano. Mi dispiace non averti detto che mi aveva dato il suo numero, ma non volevo farti star male e aveva talmente poca importanza da essermelo dimenticato nella borsa. Non so cosa stai facendo adesso, non so con chi sei, spero tu non voglia dimenticarti di me troppo in fretta, perché ti assicuro che io non ne sarò capace. Magari è davvero la volta che ci mettiamo un punto, la volta che finiremo col non salutarci nemmeno. Però ti prego, adesso non farmi del male. Non chiamarmi troia. Non riduciamo tutto a più di sei mesi fa. Non torniamo così, non odiamoci. Io non ti odio. Ti amo, ma forse per te nemmeno ha più valore. Forse ho sbagliato tante altre cose, forse non ti ho mai soddisfatto abbastanza in nessun campo, nei sentimenti magari sì, anzi anche troppo. Ma ti amo talmente tanto che non riesco a non dimostrarlo. Mi mancherai da morire Stefano. Ti penserò giuro,ma ogni giorno sempre un po' di meno, perché non posso farmi del male. Non più. Non voglio soffrire. Continueremo a vederci ogni giorno e non mi mancherà vederti. Saremo insieme, ma mai insieme io e te. Saremo due persone distinte in un gruppo di amici, non saremo più Emma e Stefano, quelli che arrivano tardi perché si sono persi l'uno nel corpo dell'altra, quelli che arrivano nei posti insieme perché non riescono a stare separati per più di qualche ora. Mi mancherai Stefano, mi mancherai come l'aria. Mi mancherà il quotidiano che ci stavamo costruendo. Mi mancheranno i tuoi baci, le tue mani e il tuo sorriso rivolto a me. Non rivolto a chiunque, solo a me. Ma forse è meglio così. Forse è meglio mancarsi. Forse non è il nostro tempo, non è il momento. Un giorno riusciremo ad amarci come pazzi, ma quel giorno non è oggi.
Io però ti amo.
Em.

Prendi fiato e scegli me 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora