EMMA
La seconda giornata in piscina è partita malissimo e dato questo non me la sto godendo per niente. Non avrei mai pensato una cosa del genere, va bene uscire, fare il cretino, ma andare a letto con un'altra il giorno che ci lasciamo no. Non lo accetto, soprattutto vedendo con chi l'ha fatto. L'ha fatto apposta, magari è con lei che ha letto il mio messaggio, hanno riso insieme e si sono dati alla pazza gioia. Per me è morto, può fare quello che vuole che tanto con me non ci torna più. È solo un bambino.
Ale:"come fai a non spaccargli la faccia e a rimanere così calma?"
Ale mi si affianca a bordo vasca e scuoto la testa.
E:"non c'è motivo per agitarsi. Noi non stiamo insieme, lui può fare ciò che vuole"
Se mi sto mostrando tranquilla è per non darla vinta né a lui né alla cara ragazza con cui è andato. Dentro sto morendo. Se penso a loro insieme mi ribolle il sangue nelle vene, se penso che l'ha toccata, che l'ha baciata, che ci ha scopato, mi fa salire la rabbia al cervello e allo stesso tempo le lacrime agli occhi. Cerco di pensare solo alle cose che mi fanno uscire il fumo dalle orecchie così per evitare quelle che mi fanno piangere, così da non far vedere quanto dietro a questo menefreghismo sto lentamente sprofondando dentro.
Ale:"perché non ce ne andiamo? Andiamo via di qui, tanto cose ci stiamo a fare. Lei gli sta appiccicata e te a vederli ti incazzi e basta. Andiamo a prenderci una crêpe, ti va?"
Scuoto la testa e lei sbuffa. So che non vuole farmi star qui per il mio bene e per la mia salute mentale, ma devo rimanere. Prima mi abitui all'idea di lui con un'altra, meglio sarà per me.
Ale ha ragione, stanno appiccicati come cozze. Lei gli sta in braccio e lui non la scosta nemmeno di un millimetro.Ale:"stare qua a guardarli ti fa solo stare peggio"
E:"Alessandra, non voglio dargliela vinta. Alzarmi di qui vorrebbe dire fargli capire che mi ha fatto del male"
Ale:"ma che te ne frega?! Emma è più normale che tu ci stia male, che vederti così indifferente. Posso capire all'inizio di una storia, fai l'indifferente, la figa, te la tiri e va bene. Ma siete stati insieme sei mesi e fino a ieri eravate più intimi che mai. Non è indifferenza questa, è rischiare di apparire anaffettivi e senza sentimenti e tu non sei così"STEFANO
Guardo Emma seduto dalla sdraia sotto uno dei due nostri ombrelloni. Lei non mi considera per niente, non riesco a capire come faccia. Gilda invece ce l'ho sempre incollata addosso e vorrei solo che sparisse dalla faccia della terra. Ha distrutto tutto di nuovo. O forse ho distrutto tutto io. Io sono un coglione, ma lei è una stronza. Deve togliersi di mezzo, io non la voglio. Sono innamorato solo della ragazza seduta sotto l'altro ombrellone insieme alla sua migliore amica che mi guarda male da mezz'ora.
Ste:"Gilda, scansati"
Sbuffa e dopo un secondo ridacchia scuotendo la testa, ma non spostando un solo muscolo da sopra le mie gambe.
Ste:"devo andare in bagno"
Mi guarda maliziosamente e storgo gli occhi. L'ho tenuta seduta sul cazzo fin'ora, ma non è sicuramente perché mi sono eccitato che voglio alzarmi. Voglio solo prendermi una bottiglietta d'acqua fresca dato che sto morendo di caldo. La scosto io e mi avvio verso il bar. Appoggio un euro sul bancone e il ragazzo dietro mi da la mia bottiglietta d'acqua. Mi appoggio coi gomiti e mi volto tenendo gli occhiali da sole sugli occhi, così da poter guardare tutti senza essere notato. All'entrata del bar vedo due ragazzi che io già conosco. Uno è quello stronzo di Samuele e l'altro è uno di quelli con cui ci siamo attaccati la scorsa sera. Mi alzo gli occhiali sulla testa e non appena mi vedono ridono.
Sam:"chi non muore si rivede"
Ste:"che cazzo vuoi"
Sam:"la tua ragazza dov'è? Vediamo un po' la tua reazione se provo solo a dirle ciao"
Ste:"non le hai mai solo detto ciao. L'hai baciata"
Sam:"e chi non lo farebbe?"
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Prendi fiato e scegli me 2
Fanfiction"Ed ero ubriaco è vero, ho gridato di odiarti per le strade della città, sono arrivato fin sotto casa tua e ho suonato il campanello ripetutamente. Volevo dirtelo in faccia che ti odiavo. Poi hai aperto e cazzo. Io ero ubriaco, ma tu eri ugualmen...