Non sono credibile

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STEFANO

Mi sveglio la mattina a causa della sveglia, con un mal di testa allucinante. La prima cosa che vedo quando apro gli occhi è il soffitto e la prima cosa che sento è quanto sto scomodo. Mi sono addormentato con le gambe giù dal letto, ho ancora la camicia addosso e dalla vita in giù sono completamente nudo. Ricordo poco di ieri sera, sono sicuro che ci fosse un bar e tanto alcol. Posso capire di aver scopato con qualcuno, ma non mi ricordo assolutamente con chi. Scuoto la testa e mi tiro seduto sul letto, prendo un paio di boxer puliti dal cassettone e mi tolgo la camicia. Mi serve una doccia. Mi avvio verso il bagno e la porta si apre senza che io la toccassi, alzo lo sguardo e la persona che ho davanti a me mi fa sgranare gli occhi e aprire leggermente la bocca.

Gilda:" ciao Stefano"

Mi sorride e si appiccica alle mie labbra portando una mano in mezzo alle mie gambe.

Gilda:"percepisco che ti sei svegliato bene"

La sua voce che entra nel mio orecchio mi infastidisce come la sabbia nel costume. La stacco ed entro in bagno senza dirle nemmeno ciao. Nemmeno buongiorno. Mi infilo di fretta sotto la doccia e l'acqua congelata mi scivola addosso, cerco di ricordare tutta la giornata di ieri. So solo che sono uscito la sera e che mi sono ubriacato dopo essermi lasciato con Emma. E fino a qua ci siamo, ma non posso veramente essere andato a letto con lei. Nemmeno mi piace più. Bellissima ragazza, ma ai miei occhi non tanto quanto la mia ex. E poi sarebbe meschino.
Dopo mezz'ora di doccia esco dal bagno con solo l'accappatoio, ma la prima cosa che mi salta agli occhi e Gilda sdraiata sul mio letto con un paio di slip e una mia maglietta che io non mi ricordo assolutamente di averle dato e in ogni caso non le darei niente di mio.

Gilda:"ti aspettavo"

Mi sorride e mi fa un cenno con la testa di andare accanto a lei. La guardo un attimo e mi avvicino alla sedia per recuperare un pacchetto di sigarette dallo zaino che c'è sopra. Ne tiro fuori una e spalanco la finestra della mia camera per poi accenderla.

Gilda:"allora? Non ho tutto il tempo del mondo"

Ridacchia in un modo che mi da sui nervi e aspiro la nicotina.

Ste:"dove hai preso quella maglietta?"
Gilda:"ti invito a venire qua con me e mi chiedi della maglietta?"

Ride.

Ste:"dove l'hai presa?"
Gilda:"l'ho trovata sul pavimento ieri notte"

Stringo i denti.

Ste:"ci hai dormito?"
Gilda:"si, casa tua è fredda pure se siamo in estate"

Sono sempre stato bene in casa mia, sono stati sei mesi in cui il freddo nemmeno mi sfiorava. L'aria era sempre calda e in altri momenti bollente. Stavo bene.

Ste:"toglitela"
Gilda:"e un gioco nuovo? Mi dai gli ordini e io devo ubbidire?"

La sento sogghignare, ma spero solo mi dia ascolto e si tolga quella cazzo di maglia di dosso. Sento movimenti e rumori simili a quelli che fa una persona quando si spoglia e quando mi volto la trovo quasi completamente nuda, ha solo gli slip. La mia maglietta è sul pavimento, l'ha tirata ai miei piedi.

Gilda:"queste le tolgo?"

Sfiora il bordo dell'unico indumento che indossa e mi volto verso la finestra. Non ho mai provato tanta nausea a vedere una ragazza nel letto, quasi completamente nuda. E questa agitazione di stomaco non è colpa dei postumi.

Ste:"rivestiti e vattene"

La sento ridere e scuoto la testa.

Gilda:"giochi al-'
Ste:"non sto giocando a niente. Ti ho detto di prendere i tuoi vestiti e andartene"

Prendi fiato e scegli me 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora