Titoli di coda

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EMMA

Ale:"mi puoi spiegare cos'è successo? Con calma perfavore, che sennò non ti capisco"

Sono incazzata nera.

E:"Ale, cosa vuoi che sia successo? È successo che non lo sopporto più! Che mi rovina la vita ogni volta che si muove! Che lui e le sue attenzioni del cazzo arrivano sempre troppo tardi, ma allo stesso modo mi fanno tornare indietro! A quando stavamo bene! E io non voglio stare bene con lui!"

Ale mi guarda senza dire una parola, mentre io mi siedo sul mio letto all'estremo della pazienza.

Ale:"non vuoi stare bene?"
E:"non voglio star bene con lui. Non voglio che questo dipenda da lui. Poi non sai mai cosa potrebbe combinare! Dipende da come gli gira il cazzo la mattina e lui agisce di conseguenza per tutta la giornata!"
Ale:"ascolta, così continuo a non capirti. Affrontiamo un discorso alla volta. Che cavolo significa che non vuoi stare bene con lui? Ti manca o no?"
E:"no"
Ale:"che bugiarda"
E:"cosa me lo chiedi a fare se non ti va bene la risposta!?"
Ale:"vorrei la verità quando ti faccio una domanda"
E:"Ale, lo detesto. L'ho amato da morire, sono arrivata al capolinea, mi ha portato all'esaurimento della pazienza"
Ale:"quindi se tornasse lo manderesti via?"
E:"l'ho già fatto"
Ale:"lo manderesti via senza pensarci due volte?"

La guardo. Lo sa cos'è successo la sera che si è presentato ubriaco a casa mia alle due di notte. Non l'ho mandato via, ho fatto il contrario. L'ho lasciato fare, mi si è sdraiato addosso e ha continuato a dire scemenze, mentre cercava di approfondire i baci a stampo che mi lasciava e che ho fatto fatica a non ricambiare.

E:"no..."
Ale:"quindi ti manca?"
E:"mi manca quello che era. Quello che avevamo ripreso a dicembre. Non mi manca lo stronzo della sera in discoteca. Lo stronzo che si fa prendere dall'isteria, che non ti fa parlare e che salta alle sue conclusioni. Quello lo odio"
Ale:"non puoi pretendere di riaverlo uguale a com'era a dicembre... io me lo ricordo tutto quello che mi hai raccontato. Quanto sei stata male e quanto stava male lui. Quante volte lo hai ripreso per i capelli, perché si andava a buttare in cose più grandi di lui. Quante volte è tornato da te, perché sapeva di aver fatto qualcosa che lo avrebbe finito"

Scuoto la testa. Io non vorrei ammetterlo, ma ha ragione.

E:"mi manca da morire..."

Mi sorride.

E:"mi manca, ma non voglio tornare con lui. Non ci riesco. Mi manca una persona che non può tornare, adesso è lo stronzo, geloso e possessivo che era prima e io non posso distruggermi le giornate per star dietro ai suoi scatti nervosi"
Ale:"quindi che vuoi fare?"
E:"io non voglio più vederlo. Più lo vedo e più mi manca"

Annuisce.

Ale:"lascialo"

Aggrotto la fronte e la guardo.

E:"ma chi?"

Alza un sopracciglio e io sgranò gli occhi.

Ale:"non te lo ricordi nemmeno"
E:"cristo..."
Ale:"Andrea è un povero disgraziato rammollito"

Ridacchio.

E:"ma se mi hai costretta tu a uscirci"
Ale:"eh no! Non dare la colpa a me! Io volevo farti fare una scopata con qualcuno di diverso, non di certo farti fidanzare con un insetto"
E:"smettila.. non è un insetto"
Ale:"è un morto che parla"

Ridacchio.

E:"ma te da che parte stai? Dalla sua o da quella di Stefano?"
Ale:"dalla tua"

Le sorrido e poi distolgo lo sguardo.
Io con Andrea sto bene, non mi va di lasciarlo. Serve del tempo in più.

Prendi fiato e scegli me 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora