La cosa bella che non mi merito

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Parcheggio nel pezzo di strada che fa da piazzale e scendo dalla macchina.
Emma mi guarda dal finestrino e mi segue con lo sguardo fino alla bauliera, mentre io la apro e tiro fuori due teli da mare e una borsa con il cambio da mare dentro.

E:"che fai?"
Ste:"scendi"

Non so perché, ma senza dire una parola in più mi segue e scendiamo nella spiaggetta dove l'ho portata quest'inverno, dove le ho raccontato una parte di vita.
Stendo i due teli da mare e mi siedo, mentre lei si siede sull'altro, a giusta distanza da me.
Non fa più freddo, è passato mezzogiorno.

Ste"ho portato questa"

Le porgo la borsa.

Ste:"ci sono due magliette e i pantaloncini, un paio di Eli e uno di Marci. Ho pensato avresti avuto caldo una volta usciti"

Apre la borsa e tira fuori i vestiti per poi annuire leggermente.

E:"grazie"

Si alza dall'asciugamano e la guardo.

E:"vado in macchina a cambiarmi"
Ste:"puoi pure cambiarti qui, ci siamo solo noi"
E:"appunto"

La lascio andare e sospiro voltandomi verso il mare. Davanti a me si palesano le scene che abbiamo vissuto questo autunno, quando l'ho portata qua per la prima volta.

Flashback

Ste:"dai! Prendi la mia maglietta"
Rido e lei mi sorride dolcemente.
E:"voltati"
Alzo le mani e mi giro. Dopo poco mi giro di nuovo verso di lei ed ha la testa nascosta nella maglia ed il seno scoperto. Sorrido e guardo la macchia che le ho fatto io. Non appena si mette giù la mia maglia mi giro di scatto. La sento entrare in acqua e mi abbraccia da dietro
E:"guarda che ti ho visto"
Sorrido e mi volto prendendola in braccio. Allaccia le gambe attorno al mio bacino e la guardo fissa negli occhi
E:"che c'è?"
Ste:"eh...hai due occhi..."
E:"due occhi cosa?"
Ridacchia
Ste:"niente..hai due occhi. Hai due occhi punto"
E:"ho due occhi...eh grazie al cazzo"
Ridiamo. La stringo a me e faccio scontrare le  nostre labbra. Dopo poco ho accesso ed esploro la sua bocca con la lingua in tutti gli angoli nel modo più dolce possibile. Non appena le sue mani finiscono nei miei capelli ed il bacio prende forma, il mio amico si risveglia subito. Punta dritto nel punto perfetto in cui potrebbe essere penetrata e geme. Sorrido e la stringo di più a me. Non voglio fare niente,solo farla penare un po'. Si muove su di me e la spingo sul mio amico. Sorrido, appiccicato al suo viso, guardandolo cambiare colore.

Fine flashback

Eppure non eravamo ancora niente. Stavamo solo cominciando da capo, ma almeno sapevo che potevo baciarla, che potevo stringerla, che avevo il diritto di proteggerla, che c'era solo per me.
Tiro fuori i miei vestiti e nel deserto della spiaggia mi cambio per poi vederla tornare verso di me e rimettersi seduta sul telo.

Ste:"hai fame? Ho portato-"
E:"no"
Ste:"guarda che se ti scoccia tanto stare con me posso riportarti a casa"

Non mi risponde. Mi sto incazzando, non so cosa fare per strapparle almeno un sorriso.

Ste:"dai alzati, ce ne andiamo"

Mi alzo e non mi rivolge nemmeno uno sguardo. Sbuffo sonoramente e mi tiro leggermente i capelli.

Ste:"ti alzi?"
E:"vuoi stare zitto?"

Sgrano gli occhi, ma lei non può vederlo, perché rimane girata verso il mare.

Ste:"si, certo. Stiamo qua, zitti, senza che mi guardi, che mi parli, che mi sfiori. Cosa ci sei a fare qui? Te l'ho detto appena siamo saliti in macchina, se vuoi ti porto a casa. Che senso ha stare qua se devi solo rispondermi male anche quando ti faccio vedere che ho semplicemente fatto una cosa carina.. ti ho portato il cambio e stamattina ho preparato anche due panini non sapendo nemmeno se fossi rimasta con me o meno. Ma l'ho fatto, perché mi faceva piacere e perché mi preoccupo per te"
E:"sì.. ti preoccupi per me anche mentre ti scopi le altre"

Prendi fiato e scegli me 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora