Seduti a pochi centrimetri, distanti chilometri

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STEFANO
Emma e Alessandra hanno parlato per più di mezz'ora, ma io non sono riuscito a sentire niente. Ho cercato di non tenerle gli occhi addosso, ma era quasi impossibile e mi ha beccato a guardarla varie volte. La cosa bella è che per scoprirmi a guardarla, ha dovuto guardarmi pure lei.
Sono almeno quindici minuti che è seduta su una sdraio, da sola, con in mano il cellulare.

Marci:"vai a parlarle"

Mi volto. Marci è vicino a me che la guarda.

Ste:"no..."
Marci:"e invece sì. Vai lì e parlate, non vi costa nulla"
Ste:"ci ho fatto una figura di merda ieri sera, se mi avvicino mi sputa"

Marci ride e io la guardo.

Marci:"vai da lei, cretino"

Mi tira una lieve spinta su una spalla e si alza tornando vicino a Elisa.
Non ho niente da perdere, la dignità l'ho consumata ieri sera. Potrei semplicemente chiederle scusa o dirle che la amo sul serio, non so nemmeno se lo sa più. Magari pensa che non la amo più o magari sa che la amo ancora. Però ricambia? Non ricambia?
La guardo ancora un attimo e vedendo che non si sposta di un centimetro, mi alzo e mi siedo accanto  a lei.
Sentendo il mio peso sul lettino si volta e mi guarda.

Ste:"ciao"
E:"ciao"

Storgo la bocca per un secondo e mi gratto la testa.

Ste:"posso parlarti?"
E:"sì, dimmi"

È sempre fredda con me, ma almeno ha posato il cellulare.

Ste:"Marci mi ha raccontato di ieri sera"
E:"sì, non importa"
Ste:"ma si che importa, io-"
E:"no, non importa. Hai sparato qualche cazzata perché eri ubriaco marcio, va bene così"

Non erano stronzate, ma forse a te non interessa niente di quello che ho da dirti e vuoi solo troncare il discorso.

Ste:"in realtà non sono cazzate, quello che ho detto lo pen-"
E:"va bene...Stefano...basta. Non voglio fare questo discorso, adesso, con te"

Me lo dice come se fosse allo stremo delle forze, come se fosse stanchissima di parlare col mondo.
La guardo.

E:"perfavore, sto con Andrea, non metterti in mezzo"

Questo mi ha fatto parecchio male. Non capisco se me lo dice per non farmi andare avanti e tirarla in confusione o se davvero vuole che la lasci in pace, perché di quello che ho da dire non le interessa.

E:"ora scusami, ma devo fare una telefonata"

Riprende il cellulare e stacca i suoi occhi dai miei. Io annuisco e mi alzo.

Mi siedo accanto a Marci che la guarda e poi guarda me.

Marci:"allora?"

Faccio spallucce.

Ste:"mi odia"
Marci:"te sei convinto che tutti tu odino"
Ste:"sì, ma lei mi odia davvero"

Lui scuote la testa.

Marci:"dalle tempo"
Ste:"a furia di darle tempo l'ho lasciata andare via. L'ho spinta tra le braccia di un altro"
Marci:"no, quella è stata Alessandra"

Lo guardo voltandomi di scatto.

Ste:"che?"
Marci:"no, niente"
Ste:"Marcello"

Sbuffa.

Marci:"fai finta che non ti abbia detto niente"
Ste:"sei scemo? Adesso me lo dici"
Marci:"Elisa me lo ha detto in confidenza"
Ste:"sono il tuo migliore amico"

Mi guarda e storce la bocca, sa che ho ragione.

Marci:"basta che mi prometti che non fai il coglione"

Prendi fiato e scegli me 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora