Che cos'è il tempo?

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STEFANO
Tiro la sigaretta seduto su un muretto davanti a un palazzo grigio scuro e rovinato. Simone sta in piedi di fronte a me e si gratta continuamente le braccia.

Simo:"aho Ste, qua ce dovemo da na mossa. Me sto a cacà sotto"
Ste:"non ti preoccupare, te basta che ti stai zitto e mi stai vicino"

Annuisce e mi alzo aspirando l'ultimo tiro di nicotina.

Ste:"dai andiamo"

Entriamo nel portone già aperto. È tutto ridotto peggio di come mi ricordavo. Le scale puzzano di umido, mentre l'ascensore non è più in uso.
Saliamo le scale in mattonelle fin quando non arriviamo al terzo piano, portone 11b. Dopo aver preso un bel sospiro e aver guardato Simone negli occhi prendo coraggio e busso alla porta.
Aspettiamo circa un minuto prima di vedere la porta aprirsi e Caronte palesarsi di fronte a noi.

C:"che sorpresa"

Stringo leggermente la mascella. Lui è sempre uguale. È un uomo sui quaranta, ambiguo e pericoloso. Non è proprio la persona che vorrei avere davanti, ma ormai ci sono, non posso tirarmi indietro.

C:"entra"

Aggrotto la fronte, non si è accorto di Simone?

Ste:"non sono solo"

Entro in casa seguito da Simone, mentre Caronte ci da le spalle e annuisce lievemente.

C:"va bene. Io aiuto tutti lo sai"

Guardo Simone che ancora non ha proferito parola, mentre il padrone di casa mi fa cenno di seguirlo. Si versa qualcosa da bere e mi piazzo dietro di lui a debita distanza.

C:"ne vuoi?"
Ste:"no. In realtà voglio andarmene più presto possibile"

Alza la testa continuando andarmi le spalle e fa un cenno.

C:"e chi sono io per rubarti tempo? Dimmi pure"

Finalmente si volta e non appena vede Simone la sua espressione cambia. È sempre stato un apatico, ma in questo momento riesco a intravedere della rabbia repressa in lui.

Ste:"voglio solo chiederti un favore"
C:"per te?"

Mi guarda dritto negli occhi e stringe leggermente il bicchiere nella mano.
Scuoto la testa e stringe un po' gli occhi.

Ste:"no. Per lui"

Annuisce a sé stesso più che a noi e beve un sorso.

Ste:"serve solo del tempo"
C:"come io non rubo tempo a te, tu non puoi toglierlo a me. E il suo tempo è scaduto da un pezzo"
Ste:"lo so, mi ha raccontato cos'è successo, però possiamo chiuderci un occhio"

Alza lo sguardo e lo pianta diretto nel mio.

C:"con un occhio chiuso si vede metà delle cose. E con lui gli occhi li ho già chiusi entrambi, ora è tempo di riaprirli"
Ste:"sì, ma-"
C:"senza soldi non si sopravvive Stefano. E questo vale per tutti"

Guarda Simone per qualche secondo e scuote la testa.

C:"non ho tempo da perdere. Avete i miei soldi o no?"
Ste:"no..."
C:"allora non abbiamo niente da dirci. Andatevene"
Ste:"Caronte, ascolta-"
C:"Stefano, se non vuoi finirci di mezzo tu, ti consiglio di levarti di torno"
Simo:"aspetta ascolta. Lo so, ho perso una borsa dal valore di quindicimila euro, ma me l'hanno rubata, non l'ho fatto apposta"

Caronte sogghigna e scuote la testa.

C:"ma certo che non l'hai fatto apposta. Non sei scemo a quel livello. Tu sei tanto scemo da fartela rubare. E chi perde paga. Non hai i soldi? Lo sai qual è l'altro prezzo"

Prendi fiato e scegli me 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora