Capitolo 8

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Entrai dentro il mio appartamento e posai le chiavi sul mobile in legno, sospirai per la stanchezza.
Presi un pacco di patatine dalla dispensa e mi buttai sul divano, accendendo la TV.

Il telefono vibrò e lo schermo si illuminò con un messaggio da un numero sconosciuto.

«Signorina Roberts . . .»

Appena capii che non poteva essere nessun altro se non "so-tutto-io detective Jones" la patatina che avevo in bocca mi cadde e deglutii.

«Dovrebbe venire in centrale e firmare le carte della sua deposizione!»

«Adesso?»

Non era un modo per contestare, però era sera inoltrata e non mi sembrava un orario adeguato per chiedere simili cose.

«No, preferibilmente domani nel pomeriggio se può.»

Risposi con un sì e mi salutò per poi chiudere la chiamata di fretta - Che strana persona. - pensai mentre ripresi a mangiucchiare le mie amate patatine con devozione.

Stranamente mi risvegliai dopo un sonno abbastanza lungo, sbloccai il telefono vedendo che era notte fonda e spensi la TV sbadigliando.
Estrassi dal frigorifero il cartone di succo d'arancia e ne bevvi un po' direttamente da lì per la pigrizia di versarlo nel bicchiere, dopodiché andai nella mia camera da letto e mi spogliai per poi mettermi il pigiama.

Che giornata pesante.

Sbadigliai e mi infilai sotto le coperte, aspettando che si riscaldassero col calore del mio corpo e trovando lentamente il sonno.

«Eve, ecco a te il regalo che ti ha portato babbo natale!» Esclama mia mamma con un sorriso.

Afferro il pacchetto incartato con una bellissima carta rossa lucida e un fiocco gigante dorato.

Scarto frettolosa, intrepida nel vedere cosa ci sia all'interno e spalanco gli occhi appena vedo la bambola che tanto desideravo.

Mia mamma ridacchia nel vedere la mia espressione e l'abbraccio felice.

«Dove sono le mie signorine?»

Mio papà fa il suo ingresso dal lavoro con un sorriso splendente e bacia mia mamma per poi venire da me e prendermi in braccio.

«Cosa hai ricevuto da babbo natale?»

«Non ci crederai, papà! Mi ha portato la bambola che volevo da tanto tempo!» Esclamo ancora incredula e felice.

Lui ridacchia un po' insieme a mia mamma e mi dà un bacio sulla guancia.

«Sono contento piccina!» Mi risponde.

Mi svegliai di scatto, madida di sudore.

«Mamma!» Esclamai con il cuore a mille e il respiro affannato.

IL RICHIAMO DELLA ROSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora