33. Capitolo trentatré

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Punto di vista: Clarissa

Cambio dell'ora. Sistemo il mio armadietto visto che ci sono quaderni, libri, fogli e penne ovunque. Dovrei sistemarlo più spesso, almeno eviterò di maledirmi da sola come adesso.

Vivo al dormitorio della mia università da meno di una settimana e devo dire che mi trovo bene; anche con Alex sto imparando a convivere. Alex è fantastico come compagno di stanza, è esuberante ed ha sempre la battuta pronta. Quando sono troppo occupata a studiare mi porta qualcosa da mangiare e ci divertiamo insieme. È bello avere qualcuno con cui parlare per me che ero abituata ad una casa praticamente vuota. Sto iniziando ad essere felice e vendere la casa è stata la cosa migliore che potessi mai fare, anche perché cosa me ne faccio di una casa se sono sola? Niente. Chiudo l'armadietto e per poco non faccio un infarto.

"Alex" dico sorpresa "Che ci fai qui?"

"Mangiamo pizza, stasera? Ordino a domicilio" mi dice mostrandomi il telefono

"Ovvio, non ne mangio una da chissà quanto tempo" dico felice di quella proposta

"Ottimo, che pizza vuoi?" mi chiede e noto alle sue spalle che Mattia si è fermato a guardarci

"Stupiscimi" gli dico e sorridendo se ne va. Si avvicina Mattia e non dice una parola ma mi guarda serio.

"Non iniziare" dico "Mi ha solo chiesto che pizza volessi stasera"

"Devo ancora dire una parola" dice, poi cambia espressione. "Vieni a vedermi oggi?"

"Certo, te l'ho promesso" gli rispondo "17:30 alla palestra" Lui annuisce.

"Rimarrai sorpresa da quanto sono bravo" mi dice ironico ed io rido.

"Arriverò e ci saranno le fan allora" scherzo

"Non essere gelosa, sai di avere un posto speciale" mi dice mettendomi un braccio intorno alle spalle ed io scuoto la testa sorridendo. "Sabato ci sarà un'amichevole con un'altra squadra"

"Ci sarò, vengo con lo striscione" Lui mi scompiglia i capelli ridendo.

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Mi avvio verso la palestra. Mancano pochi minuti alle 17:30 e, nemmeno a farlo apposta, arrivo lì puntualissima. La palestra odora di plastica, sudore e deodorante da uomo. Sugli spalti ci sono solo qualche ragazzo e un paio di ragazze che stanno parlando l'una di fronte all'altra. Mi siedo in una delle ultime file e cerco Mattia. Indossa dei pantaloncini corti con il loro logo della squadra ed una maglia a mezze maniche bianca con delle righe verdi ed arancioni che lascia in vista il suo tatuaggio. Non mi ha ancora visto perché sta facendo riscaldamento. Lo guardo e mi sento serena. I suoi capelli castano scuro vanno su e giù ad ogni salto, controlla i suoi respiri e le sue guance iniziano a colorarsi di rosso. Mi scopro a fissarlo e a guardarlo con occhi diversi rispetto ad altri giorni. Forse aver staccato definitivamente dai miei problemi mi ha fatto aprire gli occhi su tutto ciò che mi circonda.

Mattia è perfetto nelle sue imperfezioni, sa sempre cosa ho dentro e nella testa, ci attiriamo entrambi. È stata la prima persona di cui mi sono fidata dopo quello che mi è successo, oltre a Luca. Mi capisce, vuole il mio bene e aiutarmi a superare quell'unico ostacolo che ancora ho. Oltre la mente, l'estetica è spettacolare: i suoi occhi verde scuro sono profondi ed io cerco ogni volta di non perdimici dentro.

Mi nota e mi sorride salutandomi, ricambio il saluto.

Le sue labbra così morbide sono irresistibili al bacio, da quando mi ha baciato la prima volta non ne posso fare a meno; se poi, prima di baciarmi, mi dice cose dolci con la sua voce leggermente rauca, mi sciolgo. Il mio battito accelera e tutto intorno a noi scompare. Il suo sorriso dovrebbe essere messo come ottava meraviglia del mondo perché basta vederlo una sola volta per rimanere incantati. Luca ha ragione, l'ha sempre avuta ed io ero troppo cieca per accorgermene: Mattia mi piace da morire. Devo diglierlo ma al momento mi manca il coraggio e l'occasione, di certo non glielo posso dire mentre sgronda di sudore. Ora so rispondere a quelle domande che mi facevo sempre e la risposta è molto semplice: Mattia mi ha fatto innamorare di lui, piano piano. Non l'ho conosciuto proprio nel migliore dei modi però abbiamo avuto l'opportunità di farlo meglio. Ero distaccata, antipatica e fredda con lui e non si è mai arreso comunque, ha iniziato ad essere assillante, onnipresente e ce l'ha fatta. Complimenti Mattia, sono innamorata di te. Lui è ancora innamorato di me, ne sono sicura, perché se fosse il contrario non verrebbe da me ad assillarmi, a cercarmi, non sarebbe geloso e non si sarebbe presentato nel dormitorio mezzo nudo la prima sera perché "voleva provare l'acqua"

Mattia si avvicina a me, correndo ed ansimando per poi sedersi accanto a me.

"Sei sorpresa eh, mi hai fissato per tutto il tempo" dice

"Beh, sono venuta per te" mi difendo nascondendo l'imbarazzo "Le tue fan?"

"Mi stanno aspettando negli spogliatoi" scherza e beve un sorso di acqua. Gli do una leggera spinta sorridendo. "Sono felice che tu sia qui" Sorrido.

"Vuoi mangiare pizza con me e Alex, questa sera?" gli chiedo. Ci pensa un po' e poi accetta.

"Il dolce lo offro io" mi dice rubandomi un bacio ed il mio cuore perde un battito. Avverto Alex e mentre lui va negli spogliatoi, io torno nel mio dormitorio. Novità positiva del giorno, per una volta.

Damage - Una rosa dal cementoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora