44. Capitolo quarantaquattro

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Punto di vista: Mattia

Penso di essere l'uomo più felice del mondo: sono fidanzato con Clarissa, direi che posso ritenermi molto fortunato. Le ho detto ti amo e lei l'ha detto a me, cosa potrei desiderare di più? Ora è mia e il prossimo passo è quello di sposarla.

Stasera io, Clarissa e Luca siamo invitati ad una festa in una discoteca privata, ci sarà tutta l'università. Mi sono fatto dare l'indirizzo da Alex e l'ho inoltrato a Luca visto che arriva da solo mentre io passerò a prendere la mia ragazza. La festa dovrebbe iniziare tra poco meno di un'ora quindi inizio a prepararmi: un paio di jeans neri, una camicia bianca, scarpe eleganti, giacca nera in pelle e qualche goccia di profumo.

"Tu non ti prepari?" chiedo ad Alex che è ancora con la testa sui libri

"Devo aspettare Kristine, quindi arriverò tardi" mi dice senza alzare la testa

"Come vuoi, amico. Io vado, ci vediamo lì" gli dico ed esco dal dormitorio. Noto che altri ragazzi sono già pronti e stanno aspettando per andare. Io, invece, salgo in macchina e vado verso casa di Clarissa. Suono il campanello e mi scopro impaziente di scoprire come si è vestita Clarissa. Mi apre suo fratello con indosso il pigiama. Mi fa entrare sorridendo.

"Ho accompagnato Clarissa in giro per il centro commerciale per tutto il pomeriggio perché voleva trovare un nuovo vestito" dice "Fidati che ne è valsa la pena"

"Non vedo l'ora" dico timidamente "Si sta preparando?"

"Sta finendo di farsi i capelli" mi risponde. Mi dondolo sui piedi, agitato e rendendomi contro che non le ho portato nemmeno un mazzo di fiori. Pochi minuti dopo Clarissa compare sulle scale con indosso un corto vestito nero scollato, parigine nere molto leggere con un fiocco ai lati e un paio di decolté stringato di colore nere, e ha tra le mani un giacchino oro a metà busto. Il suo trucco mette in risalto i suoi occhi verdi ed i boccoli biondo scuro che le scendono morbidi lungo le spalle le accentuano il viso. Rimango sbalordito.

"Ciao Mattia" mi dice. Ero così incantato nel guardarla che non mi sono accorto che è davanti a me. Nonostante abbia ancora i tacchi è ancora più bassa di me. Marco mi dà una leggera spinta per riportarmi alla realtà.

"Vuoi che mi complimento dolcemente o in un modo spinto?" dico respirando. Lei ride.

"Dolcemente" sceglie

"Sei perfetta" le dico, lei sorride arrossendo e mi da un bacio davanti agli occhi di suo fratello. Salutiamo suo fratello e andiamo alla macchina.

"Adoro il tuo profumo" mi dice avvicinando il suo naso al mio collo, ne approfitto per farle un altro bacio. "Qual era il modo spinto?" mi chiede poi

"Ti scoperei subito" le dico. Lei ride.

"Succederà, non temere" sussurra facendomi aumentare la voglia. Accendo la macchina e parto verso la discoteca per placare i miei ormoni. Arriviamo lì, venti minuti dopo e molta gente è già arrivata, compreso Luca che, vedendoci, ci viene incontro.

"Siete la coppia più bella fino ad adesso" dice "Credo di non averti mai vista vestita così" dice poi rivolto a Clarissa

"Grazie" dice lei prendendomi la mano. Entriamo tutti e tre insieme e appena Clarissa vede che ci sono dei ragazzi che stanno giocando ad obbligo o verità trascina sia me che Luca chiedendo se possiamo unirci, loro accettano ed allargano il cerchio. Non mi è mai piaciuto come gioco però se rende felice Clarissa lo farò. Mi siedo sul divanetto mentre lei si siede tra le mie gambe.

"Allora Clarissa, visto che sei l'ultima arrivata scegli: obbligo o verità?" chiede una ragazza. Lei ci pensa.

"Obbligo" sceglie lei. Roteo gli occhi pensando a cosa potrebbero farle fare.

"Limona Mattia" dice il ragazzo accanto a lei. Questo gioco inizia a piacermi. Lei ride.

"Pensate che mi dispiaccia?" dice "Guardate e imparate" Cosa le sta succedendo? Quale parte di Clarissa è questa? Se ha una parte anche così festaiola me la tengo ben stretta. Si alza in piedi e si mette a cavalcioni su di me. Mi bacia con molta passione e la cosa mi eccita da morire.

"Ok, può bastare" dice Luca staccandoci. Clarissa si morde un labbro guardandomi.

"Non lo fare, non provocarmi. Sai cosa farei" le dico e lei mi sorride.

"Ora tocca a te, Mattia" mi dice la stessa ragazza

"Verità" dico, non voglio baciare nessun'altro eccetto Clarissa

"L'ultima volta che l'hai fatto?" mi chiede. Guardo Clarissa che sta aspettando la risposta.

"Tre o quattro mesi fa, non ricordo" dico senza guardare nessuno

"Clarissa, andiamo a prendere da bere?" chiede Luca, probabilmente Clarissa non ha reagito molto bene. Si alzano e vanno verso il bancone, di fronte a noi. Luca e Clarissa parlano ma non riesco a leggere il labiale. Mentre gli altri continuano a giocare, io non sono concentrato e penso a quanto stupido sono stato a dire davanti a Clarissa una cosa del genere.

"Heyyyy" sento dire alle mie spalle. Mi volto e vedo un paio di ragazze mezze nude e ubriache che mi stanno guardano. "Sei qui da solo?" mi chiede quella un po' più sobria.

"No, io..." Non faccio in tempo a finire la frase che loro si siedono vicino a me, una per parte. Odorano di tequila e qualche profumo costoso. "Ho una ragazza, sono venuta con lei"

"Mi sa che ci stai mentendo perché qui non vedo nessuna ragazza" mi dice ridendo una mentre l'altra inizia a toccarmi il petto. Le tolgo le mani con forza. "Come ti chiami?" Vedo Clarissa avvicinarsi di corsa con un drink in mano.

"Sono io la sua ragazza, stronze!" dice "Alzate il culo e andate a rimorchiare il ragazzo di qualcun altro" Beve un sorso.

"Non ti crediamo" dice sempre la stessa, dopo aver guardato la sua amica.

"Potrei dimostrartelo in cento modi diversi ma visto che mi sembrate piuttosto zoccole non lo farò. Alzatevi" dice. È così sexy! Le due ragazze non si alzano così Clarissa fa qualche passo avanti e me le toglie di dosso con la forza. Loro se ne vanno urlando e lamentandosi della maleducazione della mia ragazza. Si siede dov'era prima e segue il gioco. Le bacio il collo, ormai ho scoperto che è il suo punto debole.

"Possiamo parlare?" le chiedo mordendole il collo

"Non ce n'è bisogno. Va tutto bene" mi risponde "Eri libero di scoparti chi volevi"

"Sicura?"

"Certo, tranquillo davvero. Ora smettila di mordermi il collo che mi..." dice e non completa la frase

"Ti? Eccito?" domando provocandola. Lei non risponde, si gira e mi bacia.

"Dio ragazzi, se volete farlo prendetevi una stanza" si lamenta un ragazzo guardandoci. Noi ridiamo. L'effetto che mi ha fatto non serve nemmeno spiegarlo.

"Vado in bagno" dico e mi alzo. Vado verso il bagno per sciacquarmi la faccia. Tutto il mio corpo freme dalla voglia di toccare ogni centimetro di quello di Clarissa. Le mie mani prudono dal desiderio di sentirla gemere sotto i miei tocchi. Lei ha detto che succederà, ma quando? La desidero da così tanti mesi che ormai ho perso il conto. Mi riprendo e ritorno da Clarissa, ha la gamba accavallata che mostra un pezzo di coscia. Mi siedo accanto a lei facendo finta di non aver notato quel dettaglio.

Dopo un po' di tempo la invito a ballare perché dalle casse esce Thinking out loud di Ed Sheeran e mentre siamo avvinghiati ne approfitto per far viaggiare le mie mani lungo la sua schiena fino al sedere. Lei geme al tocco ed io sorrido dentro di me.

La accompagno a casa verso l'una del mattino, prima che scenda le do un bacio.

"So che mi vuoi" dice "Ti voglio anche io ma non sono ancora mentalmente pronta" io le accarezzo il viso.

"Non preoccuparti" la rassicuro "E poi ho sempre le mani" sdrammatizzo. Lei fa una leggera risata.

"Ti amo, Mattia" mi dice appoggiando la testa sul sedile

"Anche io, babe" le rispondo e le do un bacio. Aspetto che entri in casa e poi me ne torno al dormitorio. Alex non c'è ancora così mi cambio e vado a dormire placando pensieri ed ormoni. Tutto sommato, sono molto contento: oltre ad aver visto Clarissa vestita super sexy ho anche scoperto una parte di lei che non sapevo avesse.

Damage - Una rosa dal cementoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora