18. Capitolo diciotto

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Punto di vista: Clarissa

Ho baciato Mattia, cioè lui ha baciato me e la cosa strana è che non mi sono tirata indietro anzi, l'ho assecondato. Ammetto che mi è piaciuto molto e ho scoperto anche di fargli un certo effetto. Mattia sa baciare veramente bene. Non so esattamente cosa lo spinga a volermi baciare ma so che ci aveva già provato al laghetto. Io e lui non ne abbiamo ancora parlato e forse è meglio così perché riusciamo a stare in compagnia anche senza stare in imbarazzo.

Io e Mattia siamo seduti si una panchina all'interno del campus. Sono passati pochi giorni dall'inizio di dicembre e fa freddo. Il cielo ha i tipici colori del tempo nevoso ed io amo la neve. Io e Mattia ci stiamo godendo la pausa pranzo e nel frattempo parliamo.

"Che lezioni hai dopo?" gli chiedo

"In realtà non lo so, di solito controllo due minuti prima" mi risponde sorridendo

"Ma come?" Rido. "E se non avessi lezioni?"

"Impossibile" afferma "Tu che hai dopo?"

"Tre ore di chimica, poi sono libera" dico. Lui annuisce e sospira.

"Per il bacio della settimana scorsa..." inizia ma lo blocco subito

"E' ok, non ti preoccupare" gli dico ed è davvero così.

"Vedo che non hai perso l'abitudine" dice una voce che conosco fin troppo bene. Non ho idea di cosa intendesse con quella frase ma gli rispondo comunque.

"Il lupo perde il pelo ma non il vizio, dicono" dico girandomi "Ciao Giacomo" Giacomo è il mio ex ed avevamo una relazione quando ero in terza liceo.

"Giri sempre con dei coglioni" dice venendo avanti a noi "Piacere, sono Giacomo" Sbuffo "Il suo ex"

"Infatti giravo con te, qualche tempo fa" dico con un'alzata di spalle

Mattia lo guarda storto: "Forse il coglione sei tu che hai perso una ragazza così" Si alza e non ha paura di lui, anche perché non ne ha motivo.

"Non parlare di cose che non sai" gli risponde Giacomo. So già cosa sta per accadere e tocco il braccio di Mattia per fermarlo e per dirgli che è stupido farlo.

"Parlo perché ci stai dando fastidio. Vattene" gli dice Mattia. Solo ora mi accorgo che la gente ci sta fissando e vedo Luca arrivare.

"Oppure cosa fai?" lo sfida dandogli una spinta. Mattia non risponde ed io vedo i suoi pugni chiudersi.

"Mattia, fermo" dico alzandomi ma lui non mi ascolta e fa partire il primo pungo facendo sanguinare leggermente il labbro di Giacomo che, dopo essersi pulito, ricambia il pugno e nel giro di pochi attimi Giacomo è steso a terra con Mattia sopra di lui; si picchiano a vicenda ed io non so cosa fare. Luca cerca di togliere Mattia ma inutilmente. Giacomo e Mattia continuano finché non interviene un docente chiamato da altri ragazzi.

"Terzi! In presidenza" urla per sovrastare il baccano "Subito!" Mattia si ferma e si alza, gli sanguina il sopracciglio e il labbro inferiore. Giacomo, invece, viene alzato da alcuni ragazzi e Mattia, prima di andare dal preside, mi sussurra un "Mi dispiace" ma io capisco il motivo del perché ha reagito così.

"Carino il tuo nuovo ragazzo" mi dice Giacomo mentre Mattia si allontana insieme a professore

"Fottiti" dico e me ne vado, seguita da Luca.

"Vuoi che ti dica il mio parere?" mi dice Luca

"Dimmi"

"Mattia è innamorato di te" mi dice. Scoppio a ridere.

"Ma che dici? Non è vero" dico. Lui mi guarda come se la sapesse lunga.

"Staremo a vedere" mi dice mentre entriamo

"Ci siamo baciati" gli dico e lui rimane sorpreso. Non glielo avevo ancora detto, non so perché, pensavo solo non fosse importante. Gli racconto quello che è successo e anche della giornata al laghetto, nonostante sia passato quasi un mese. Non è stata una buona idea perché si è convinto ancora di più che Mattia sia innamorato di me. E per di più ora pensa che io ricambi alla follia. Se io fossi innamorata di Mattia me ne sarei accorta, come se lui lo fosse di me. Siamo solo amici a cui è scappato un bacio una sola volta. Può capitare a tutti.

Entro a chimica ed inizio a seguire la lezione.

Damage - Una rosa dal cementoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora