Punto di vista: Mattia
Sono pazzo di quella ragazza. Aver passato la serata con lei mi ha fatto venire ancora più voglia di lei. Alex, tutto sommato, non è così male, ha persino una ragazza svedese di nome Kristine. Sono stato steso accanto a Clarissa finché non si è addormentata, dopo di che me ne sono tornato a casa e sono andato a letto.
Oggi ho l'amichevole e dell'altra squadra si sa solo che è forte. La partita inizia alle 10, quindi mi alzo e vado a sciacquarmi il viso con acqua fredda. Poi vado in cucina per farmi dei pancake proteici da mangiare con del latte caldo e finché si cucinano mi gusto una banana. Riesco a bruciare due pancake su quattro da quanto sono negato. Vado a cambiarmi e a preparare il borsone, poi mi dirigo verso la palestra dell'università. Arrivo lì che stanno ancora allestendo il tutto, e c'è pure la Croce Rossa. Entro negli spogliatoi e il coach sta già urlando. Senza dargli retta mi metto in tenuta sportiva. Faccio qualche saltello sul posto per scaldarmi.
"Terzi" mi chiama il coach "Lascia i tuoi problemi amorosi fuori dal campo"
"Nessun problema, coach" gli dico. Non ci sono proprio problemi amorosi. Poi ci chiama tutti per andare a fare il riscaldamento. Usciamo di corsa e a turno riusciamo a fare un riscaldamento completo.
Clarissa verrà a vedermi quindi devo dare il meglio di me. So che è venuta anche agli allenamenti ma non è la stessa cosa. Avevo notato che si era incantata su di me a pensare chissà cosa ma non ci ho dato troppo peso, anche se non mi ha minimamente guardato a me bastava che fossi lì. Mentre io e la mia squadra ci riscaldiamo, gli spalti iniziano a riempirsi ed io noto Clarissa, Luca ed Alex che stanno cercando posto con una bibita da asporto in mano. Vorrei chiamarli ma non mi sentirebbero in mezzo a tutte queste voci e poi il coach mi sgriderebbe, quindi continuo ad allenarmi.
Qualche minuto dopo, i riflettori sul soffitto si illuminano ed un presentatore che non riesco a localizzare inizia a parlare mentre noi ci disponiamo per giocare e l'altra squadra entra in campo. Normalmente, nei film prima delle squadre entrano le cheerleaders ma nella mia realtà no, però sarebbe bello.
Inizia la partita e dopo alcuni secondi riesco a prendere la palla per poi passarla ad un mio compagno. Pochi minuti dopo vedo solo nero.
Mi sveglio, non so quanto tempo dopo, e vedo un paio di uomini della Croce Rossa, i miei compagni di squadra e il coach attorno a me. Che mi è successo?
"Mattia ci sei?" mi chiama un paramedico "Sei solo svenuto, stai bene?" Annuisco mentre mi metto a sedere lentamente. Mi volto verso gli spalti e attraverso le gambe del coach riesco a vedere che le persone sugli spalti sono in piedi e stanno guardando me.
"Hai avuto un calo di pressione" mi dice, ma non ci credo. Non ero mai svenuto in vita mia, nemmeno quando venivo picchiato da mio padre.
"Clarissa?" dico intontito "Dov'è?" Il coach urla il suo nome e pochi minuti e tante domande dei paramedici dopo, Clarissa compare davanti a me, pallida e sconvolta. Si accuccia vicino a me e mi porge il mio telefono.
"Ho parlato con la responsabile della casa di cura" dice "Tua sorella si è suicidata impiccandosi" Fa una pausa mentre cerco di metabolizzare quello che mi ha detto.
"Andate via!" urla in coach "La partita è rinviata" La gente se ne va via, lamentandosi.
"Mi dispiace tanto Mattia" mi dice Clarissa. Sono definitivamente senza famiglia, sono rimasto solo. Una lacrima riga il mio viso dopo tanto tempo e Clarissa mi abbraccia.
"Sono solo" mormoro
"No, ci sono io" mi rassicura e mi dà una mano per alzarmi
"Ho perso tutto, non ho più niente" Le lacrime continuano a scendere e gli occhi di Clarissa si sono velati di lacrime.
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Damage - Una rosa dal cemento
ChickLitClarissa Stevenson, una semplice 20enne, deve affrontare numerosi problemi dopo il tradimento del fratello, finito in carcere. Non ha praticamente nessuno eccetto il suo migliore amico Luca. La madre è costantemente ubriaca e suo padre è fuggito las...