48. Capitolo quarantotto

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Punto di vista: Mattia

Sono ancora scombussolato da quello che è successo ieri. Dormirci sopra potrebbe essere stata una buona idea ma in realtà non lo è stata perché non ho dormito, ho pensato a quello che era successo, a come si sente Clarissa e a come poterla aiutare. Vorrei tanto che mi parlasse di quello che prova in quei momenti ma non so perché, non lo fa. Ho chiesto a Denis un consiglio, visto che dovrebbe saperci fare con le ragazze, e lui mi ha detto che ci saremo incontrati a fine lezioni.

Clarissa è strana con me oggi, è distaccata e non accetta volentieri le mie attenzioni. Capisco il motivo del suo comportamento ma deve capire che non ce n'è bisogno e che può parlare con me di tutto quello che vuole, a maggior ragione se ne va di mezzo la nostra vita di coppia.

"Com'è andato l'esame?" chiedo a Clarissa mentre andiamo a passo spedito verso l'uscita a fine giornata

"Bene, credo, anche se era abbastanza difficile"

"Ma tu sei brava, e poi hai avuto un ottimo insegnante" scherzo "Sarà andato benissimo" Lei annuisce sorridendo appena.

"Oggi non posso passare da te, devo parlare con Denis di una cosa importante"

"Tranquillo, tanto devo studiare" mi dice, vedo la macchina di suo fratello in lontananza e la afferro per un braccio e la tiro a me mettendole una mano sulla schiena e avvicinando la mia bocca alla sua per baciarla.

"Ti amo, lo sai" le dico finito il bacio. Lei mi guarda intensamente negli occhi.

"Lo so" mi dice "Anche io" Mi da un bacio sulla guancia e se ne va alla macchina di Marco. Sospiro e aspetto che arrivi Denis, seduto sugli scalini con i gomiti sulle ginocchia e la testa fra le mani.

"Eccomi, scusa il ritardo" mi dice Denis con il fiatone qualche minuto dopo

"Tranquillo, sono appena arrivato anche io" mento

"Cosa è successo con Clarissa?" mi chiede. Mi guardo attorno e anche se c'è poca gente non mi va di parlare di una cosa così privata in un campus universitario.

"Andiamo da un'altra parte" gli rispondo e ci allontaniamo; andiamo verso un parco giochi e ci sediamo su una panchina. Come iniziare?

"Clarissa ha problemi a fare sesso" gli dico, lui appoggia i gomiti sullo schienale

"Solo con te o con tutti?" mi chiede

"Non è una troia, Den. Solo con me perché sta solo con me" La domanda che mi ha fatto mi ha dato parecchio fastidio.

"E tu come lo sai? Che ha problemi intendo, avete provato?" mi domanda. Annuisco. "Grande!" mi dice felice. Lo guardo storto.

"Non ci è riuscita però a farsi penetrare" gli dico "Era terrorizzata"

"E allora che avete fatto?" mi chiede alzando le spalle

"L'ho solo toccata. Non ti ho chiesto aiuto per parlare dei dettagli" mi rabbuio

"Beh, dovresti capire il motivo" mi dice. Io lo so perfettamente il motivo ma non glielo spiego.

"Vorrei che mi spiegasse come si sente" dico. Lui mi guarda attentamente.

"Avevi il preservativo?" mi chiede. Questo è un dettaglio che in quel momento non avevo considerato. Scuoto la testa. "E allora non è riuscita per quello" Lo guardo nuovamente storto.

"Puoi essere serio? È una cosa importante e non so come aiutare" gli dico, leggermente scocciato

"Allora, per prima cosa direi di portarti sempre dietro un preservativo e come seconda cosa lasciale del tempo, ti parlerà quando sarà pronta. Dovresti saperlo che con lei ci vuole pazienza" mi dice. Ha ragione, anche sul preservativo. Ma non è facile aspettare che me ne parli perché, come è successo in passato, ho paura di un allontanamento da parte sua. Ora stiamo insieme e il dialogo è tutto.

"E se non mi parla?"

"Affrontala tu" mi dice, poi ride "Vuoi scopartela dalla prima volta che l'hai vista, lo stavi per fare e lei si tira indietro. Mi dispiace amico ma non hai fortuna con le ragazze" dice. Senza motivo mi passa per la mente un flashback alla serata della festa.

"Almeno io ce l'ho una ragazza" dico alzando le spalle. "Avrà anche questo problema ma almeno ho qualcuno che mi ama. Lei vuole fare sesso con me, è solo bloccata."

"Allora evidentemente sai cose che non so. Io ti ho detto il mio punto di vista" Resto in silenzio perché non mi va di controbattere. Magari, se Clarissa ha parlato con Luca, ha capito cosa fare. Luca è dalla mia parte, ne sono certo, e l'avrà fatta ragionare. Non mi resta che aspettare che sia pronta e nel frattempo farle capire che le sono vicino e che non mi permetterei mai di lasciarla solo per questo piccolo inconveniente, risolvibile se lei lo vuole.

Damage - Una rosa dal cementoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora