Sono in ansia.
Emma comportati normalmente mi rimprovera la mia coscienza mentre aspetto fuori al mio giardino che Jaden mi passi a prendere.
E' lunedì pomeriggio presto e il sole estivo di Los Angeles è più caldo che mai. Perfetto, già sono agitata, poi se mi metto a sudare sarà ancora peggio.
Il rombo della BMW nero opaco di Jaden mi riporta sulla terra.
"La sua carrozza è arrivata, principessa" mi chiama Jaden passandosi una mano nel suo ciuffo scuro.
Ridacchio mentre mi avvicino alla macchina e apro lo sportello: all'inizio non mi piaceva che mi chiamasse così, ma ora come ora suona particolarmente gradevole.
"Perchè ridi?" Mi chiede il ragazzo fissando i suoi occhi ghiacciati nei miei.
"Perchè mi chiami principessa?" Gli rispondo con un'altra domanda.
Jaden distoglie subito lo sguardo da me e mette in moto l'auto.
Iniziamo bene.
"Non lo so" risponde solo fissando gli occhi sulla strada davanti a sè.
Per un po' rimaniamo entrambi in silenzio, uno di quei silenzi carichi di imbarazzo, almeno da parte mia.
Fortunatamente il rumore della suoneria del mio cellulare riempie l'abitacolo della macchina attirando l'attenzione di Jaden. E' un numero sconosciuto per cui decido di rispondere; magari è importante.
"Pronto?" Rispondo titubante.
"Ciao Emma sono Jackson" riconosco subito la voce del mio amico appena lo sento.
"Ciao Jackson" mi sorprendo a sorridere involontariamente pronunciando il suo nome "Come hai avuto il mio numero?"
Con la coda dell'occhio noto Jaden arricciare il naso, forse infastidito.
"Me lo ha dato John, come stai?" Continua Jackson.
"Tutto bene, tu?"
"Ora anche io" arrossisco a quelle parole, ma spero che Jaden non lo abbia notato.
"Mi devi dire qualcosa?" Chiedo cercando di sviare l'argomento.
"in realtà si. Potresti venire anche domani al Saddle Ranch? I ragazzi del turno del martedì hanno la febbre e non possono venire" Risponde Jackson ridacchiando.
Probabilmente neanche lui si capacitava di come quei due si fossero presi la febbre con 40 gradi all'ombra.
"Va benissimo" qualche soldo in più mi avrebbe fatto comodo "Ci vediamo stasera a lavoro"
"A dopo" risponde Jackson chiudendo la chiamata.
Rimetto il cellulare in tasca e sento gli occhi di Jaden puntati su di me, li sento bruciare sul mio profilo. Ma perchè diavolo non guarda la strada?
"Cosa voleva quell'idiota?" Sbotta girandosi finalmente verso la strada.
"Non è un idiota" ribatto acida prendendo le difese di Jackson. E' un ragazzo tanto dolce e non si merita di essere insultato così a caso.
Jaden non risponde, rimane in silenzio finchè non parcheggiamo davanti a un grosso edificio bianco su cui capeggiava il logo della casa discografica, la DTA Records.
"Jaden?" Lo chiamo per attirare la sua attenzione. Odio le sue scenate di gelosia, anche se lui dice di non essere geloso. Non abbiamo mai definito niente tra noi, soprattutto per colpa sua, quindi non può comportarsi così.
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Non è come sembra - Jaden Hossler
Fiksi PenggemarE' arrivata l'estate, Emma Clarke ha finito il liceo e non ha idea di cosa fare della sua vita in futuro. Per ora vuole solo divertirsi, ma non è esattamente questo ciò che il destino ha in serbo per lei. Conoscerà persone che le cambieranno la vita...