Tony si presentó giusto in tempo al locale dove si esibirono i ragazzi quella sera.
Non guardó in faccia nessuno.
Andó alla console e inizió.
A fine serata vidi i ragazzi al bar, io andai verso il bus per rinfrescarmi un attimo..ma a quanto pare c'era l'ennesima discussione in atto.
Visto?Non é sempre colpa mia!Ah!
Feci per pigiare il pulsante per aprire la porta, ma il finestrino della cabina del conducente si aprii e l'autista si sporse fuori.
"Bambina, torna a divertiti con i tuoi amici. Qui ora non é posto per te" disse con fare paterno.
Troppo tardi.
La porta si aprii.
Le voci si zittirino.
Passi.
Max scese e mi prese le braccia allontanandomi
"Elena non ora ti prego. Torna dagli altri."disse girandomi nella direzione opposta.
Lo sentì staccarsi da me violentemente.
Poi feci caso che, in realtà, era stato strattonato via.
E mi ritovai Tony di fronte.
Indietreggiai arrabbiata e spaventata fimo a trovarmi con le spalle al muro.
Mi venne vicino... pericolosamente vicino.
Lo guardai.
Era incazzato da far paura ma accidenti quant'era bello..
Sto stronzo.
Mi fissó ma io faticavo a sostenere il suo sguardo..
"Te non mi devi parlare, non mi devi guardare, non mi devi rompere le palle. É tutto un errore. Quella sera non é successo niente. Intesi?" Disse glaciale per poi andarsene.
Quella sera?quale?cosa? Mi rivenne in mente il bacio... No. Scacciai subito il pensiero spaventata
"STAI PURE TRANQUILLO!TESTA DI CAZZO"gli urlai dietro.
"Voi due dovete parlare. Soli. Subito" disse Max che mi era arrivato accanto.
Lo sapevo che aveva ragione..
Ma era un suicidio.
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Quello stronzo del mio amore
FanfictionA lei serviva un lavoro. A loro serviva lei. Tutti adesso avevano quello che cercavano.. Ma qualcuno stava per ricevere molto altro.. Una volta prese le dovute decisioni andrà davvero tutto bene?