Ritorno con amore

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La vigilia di natale eravamo di nuovo a Londra.

Dopo più di venti giorni di convivenza sul bus un po mi dispiaceva separarmi dai ragazzi, da Max, da Bri...ormai erano famiglia.. Ma separarmi da Tony era quello che più mi affliggeva.

Uscimmo dall'aereoporto e andammo alla zona taxi.

Ognuno tornava alla propria vita.

Tony mi bació e salì su un taxi.

"Dai... vieni con me." Disse sfoderando il suo meraviglioso sorriso.

Accidenti io in quell'auto mi ci sarei voluta fiondare.

"Eh...devo organizzarmi... e poi Alice mi aspetta.."dissi io sentendo il magone dentro..

Lo amavo e non volevo più separarmene.

"Ti chiamo dopo.."disse e chiuse lo sportello.

Il taxi partì.

Alice..

Le raccontai tutto passo per passo quando eravamo in America.

Si incazzó quando le dissi del primo bacio e per poco non svenne quando le parlai di quella notte.

"Te hai completamente perso la ragione"sentenzió, anche se poi, per messaggio, mi scrisse che ne era felice e ci augurava il meglio.

Tutto chiaro insomma.

Io e Josh prendemmo lo stesso taxi per andare da lei.

Arrivati in appartamento Josh le si avvicinó a braccia aperte, sorridendo..

"Amo..." cominció, lei lo bació velocemente e lo superó lasciandolo li, perplesso, per fiondarsi di fronte a me.

"Tu.Io.Divano. Colloquio. Ora." Scandì lei.

Mi venne da ridere.

"Okok tranquilla" dissi io sorridendole.

Sorrise anche lei.

Josh ci guardava.

"No, scusate eh, a sapere non venivo" disse lui .

"Oh a te ci penso dopo"disse lei.

"Sicura?annotami in agenda!' Lo sentimmo dire dalla stanza accanto.

Io e Alice scoppiammo a ridere.

"Ti amo!" Gli urlò lei.

"Si...dopo Elena" rispose lui tornando in salotto per poi sorriderci e sedersi accanto.

"Dai forza!parla!"esclamó Alice prendendomi il viso fra le mani.

E le raccontai tutto.

Quella sera Josh e Alice uscirono.. mi invitarono piu volte ma io avevo altri pensieri.

"Consumate nella tua stanza peró eh" disse lei facendomi l'occhiolino.

"Con....no aspetta. Ti prego poi andiamo da me. O comunque io poi qui non ci entro!"disse lui fra il panico e il divertito.

A me e Alice venne da ridere.

Uscirono e rimasi sola.

Tony era stanco, non me la sentivo di farlo guidare cosi lo chiamai.

Tre ore dopo, quando inizió a rispondermi a monosillabe, lo salutai.

"Ei piccoletta.."disse.

"Si?"

"Ti amo."

"Ti amo anchio." Dissi sorridendo.

Chiusi la chiamata.

Il cuore mi batteva a mille e non riuscivo a smettere di sorridere.

Il cellulare vibró.

Un messaggio da Tony.

"Domani pranzo di natale dai miei. Perdonami. Ti amo."

....

Svengo adesso, subito o ora?

Quello stronzo del mio amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora