London Road

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Il mattino dopo lo passai con Joshua e Vee per vedere come procedere per il festival che si sarebbe svolto 3 giorni dopo.
Decidemmo un'ipotetica scaletta sui pezzi che avrebbe eseguito ma conoscevo bene come finiva sempre in queste circostanze....viene tutto da se e non c'è programma che tenga.. Ma era proprio questo il bello.
Nel tardo pomeriggio tornai da Donovan con l'intenzione di fargli vivere quello che Londra può offrire.
Camminavamo  per le strade e più volte sussultavo passando accanto alle persone...e che mi parevano volti conosciuti.. ed iniziavo a sentirmi tremendamente impaurita.
Non dovevo.
Ce l'avevo con me stessa per quello.
Donovan mi cinse la vita.

Mi sentii sollevata.

Cercai di guardare le vetrine scacciando ogni pensiero...fino a quando la mia attenzione venne catturata da una sagoma pubblicitaria in un negozio di cd.

Accidenti.

Me ne ero completamente dimenticata..

Poco più di un anno prima il loro secondo album era finito e solo in attesa di essere messo in commercio, ed ora eccolo li.

Distrattamente scansai Donovan ed entrai nel negozio, camminando senza guardare nient' altro, recamdomi di buon passo verso un raccoglitore dove si trovava un altra loro sagoma cartonata.

Presi un cd e me lo rigirai fra le mani e fra me e me canticchiavo..

"...you always said you just be who you wanna be you can dream and live your wildest dreams.."

Seams.

Di tutte credo sia sempre stato il mio pezzo preferito.

Perchè alla fine mi ci trovavo.

Sorrisi mentre una piccola lacrima scendeva e andai a pagare.

Donovan che in tutto questo mi aveva seguito silenziosamente si limitò a guardarmi dolcemente per poi abbracciarmi e io sprofondai fra le sue braccia rassicuranti ma quella sicurezza  non mi sarebbe mai appartenuta del tutto.

Il problema ero io e  sapevo come risolverlo, ma non volevo accettarlo.

Quello stronzo del mio amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora