Capitolo 52

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ELLA

"Quindi ti lasciano sempre qui quando vanno in missione?" mi chiese Nicole guardandomi, seduta davanti a me dall'altra parte del tavolino in soggiorno. Eravamo sedute a terra e giocavamo a dama. Chissà perché Cole aveva dama in casa, non l'avevo neanche mai visto giocarci.

"Per lo più si. Hanno paura che possa succedermi qualcosa, credo sia lo stesso motivo per cui non hanno portato neanche te." la guardai prima di riportare lo sguardo sul gioco e muovere una pedina in avanti. I ragazzi erano sul serio andati all'ippodromo dopo scuola. Gli unici a rimanere a casa fummo io, Nicole e Cole che ancora non poteva essere visto in giro.

"Io credo invece che avremmo potuto dare una grande mano. Siamo due belle ragazze e gli uomini sono stupidi, sbavano un po' su un décolleté e non capiscono più nulla." anche lei mosse una pedina.

"Non sono proprio brava ad ammaliare un uomo."

"Con Cole ci riesci però." alzò lo sguardo su di me e io feci lo stesso con la mano sospesa sulle ordine di gioco.

"In che senso?"

Lei si strinse nelle spalle sospirando. "Lo conosco, non è più il solito Cole. Qualcosa in lui è cambiato da quando tu sei qui."

Capii subito dove voleva andare a parare. "Oh, beh avrà cambiato qualche brutta abitudine, non è come credi...siamo amici." annuii. "Da fuori il nostro può apparire come un legame intimo ma in realtà sono solo il suo angelo, tutto ciò che abbiamo è un legame tra uomo e custode."

Nicole non distolse neanche un secondo lo sguardo dal mio. "Eppure c'è di più..." mormorò, i suoi occhi mi sembrarono tristi.
Distolse lo sguardo dal mio abbracciandosi le ginocchia contro al petto.

"Quando ho conosciuto Cole e lui si è accorto di me mi sono sentita la ragazza più importante della scuola, mi ha fatta sentire speciale. Tra tante ragazze a scuola lui aveva puntato me." raccontò con lo sguardo basso. "Credevo sul serio che potesse nascere qualcosa di serio, sai? Ma poi scoprii che lui non frequentava solo me e ci rimasi male. Pian piano iniziai a conoscere chi era  veramente Cole Sprouse e tutte le sue conquiste. Ma nonostante avessi capito che con lui non sarebbe mai nato nulla di speciale continuai a stargli accanto. Eravamo una bella coppia vista da fuori, gli altri ci guardavano con ammirazione, diventammo popolari e a me non dispiaceva. Essere popolare mi ha aiutato in molte cose e in un certo senso mi piace goderne i vantaggi. Così siamo diventati quella coppia che hai conosciuto di recente, due ragazzi popolari che se la fanno di tanto in tanto senza fregarsene veramente l'uno dell'altra." sospirò tornando a guardarmi. "Perciò credimi, non so cosa tu abbia fatto ma non è più quella persona. A lui importa di te, della tua sicurezza e sei l'unica ormai che frequenta."

La guardai attentamente rimanendo in silenzio, vidi qualcosa di cupo  nei suoi occhi, come se raccontare quelle cose le procurasse del dolore. Forse anche a lei piaceva Cole, le piaceva veramente, e tutti quei comportamenti superficiali nei suoi confronti o nei confronti di tutti erano solo una maschera. La maschera di chi non riusciva ad ottenere ciò che voleva realmente.

"E...tu invece non stai con nessuno al momento?" le chiesi. Preferii non aggiungere altro e cambiare discorso.

"No, aspetto di incontrare un ragazzo che riesca a guardare solo me invece che tutta la scuola." sorrise eliminando pian piano la tristezza dai suoi occhi. "Ho vinto." aggiunse poi spostando l'ultima pedina in avanti. Guardai il gioco e sbuffai.

"Sono negata."

Sentimmo entrambe dei rumori dalle scale e ci girammo per vedere Cole scendere di sotto. Era a petto nudo e indossava solo una tuta nera e dei calzini. Ci guardò sedute al tavolino con la dama in mezzo e corrugò la fronte.

"Che state facendo voi due?"

Io e Nicole ci guardammo e sorridemmo divertite. Lei lo guardò con superficialità e alzò le spalle come se niente fosse. Ed era strano, perché solitamente lo guardava maliziosa o come se fosse una sua proprietà. Qualcosa era cambiato anche in lei.

"Non sono affari tuoi."

Lui ci guardò sospettoso e io trattenni una risata perché in realtà aveva più che ragione nell'essere confuso. Io e Nicole che giocavamo a dama e chiacchieravamo? Era strano anche per me, ma ad essere sincera iniziava a piacermi quella ragazza.
Lo guardai divertita e poi notai la cicatrice sul petto senza il cerotto.

"Ehi, sta guarendo!" sorrisi indicandogli quel punto.

Lui si guardò il petto e annuí. "Per fortuna si. Secondo Charlie posso tenerla scoperta e non ho bisogno neanche più della flebo." mi mostrò il braccio privo di ago e tubo sorridendo. Nicole ci osservò stando in silenzio.

Ridacchiai. "Molto meglio in effetti."

****

Quando i ragazzi tornarono a casa portarono una vincita di quattromila e cinquecento dollari. Quando quei tipi vennero a trovarci l'ultima volta riuscirono a prenderci molti dei soldi che avevamo nascosto. Soldi che ci servivano per scommettere e guadagnarne degli altri. Quindi ora ci toccava scommetterne meno e a nostra volta ne guadagnavamo meno.
Ma non ci abbattevamo. Erano pur sempre soldi e ci servivano tutti, fino all'ultimo centesimo. Josh propose persino di fare qualche giocata alle slot machine, ma secondo Charlie era una perdita di tempo. Sarebbero stati più i soldi persi che quelli guadagnati. Io come sempre non conoscevo nulla di tutto ciò.
In un momento di relax, seduti nel salotto di Cole, ci guardammo e lui stesso propose qualcosa di nuovo.

"Domani è domenica." affermò.

Rayan lo guardò stranito. Un po' tutti lo guardammo straniti. "Già."

"Che ne dite di andare al mare?"

Charlie che stava scarabocchiando qualcosa sulla sua bandana si bloccò e alzò lo sguardo su di lui. "Al mare?"

"Si, mare."

"E come fai? Non puoi farti vedere in giro."

"Non possiamo trovare uno spazio più riservato? Magari qualche pezzo di spiaggia isolato e nascosto. O potremmo fittare un motoscafo e starcene a largo, lontano da tutti."

"Domani è il primo maggio. L'acqua sarà ancora fredda." disse Josh.

Cole alzò gli occhi al cielo. "È sempre fredda, anche d'estate."

"Per me va bene, sarà divertente immagino." sorrise Nicole.

Rayan inarcò un sopracciglio. "Se posso chiedere, com'è che all'improvviso vuoi fare una gita di gruppo al mare?"

Lui sorrise e spostò lo sguardo su di me. "Ella non è mai stata su una spiaggia."

"Cosa?!" Josh sgranò gli occhi e si girò a guardarmi. "Sul serio?"

"Già." annuii ridacchiando.

"Allora dobbiamo assolutamente andare al mare! Scommetto che non hai nulla, crema solare, telo, oddio un costume da bagno! Non hai un costume da bagno!"

Rayan rise guardando il suo amico dare di matto per me e per questa mia prima esperienza. In effetti non avevo nulla per poter andare al mare e anzi, non sapevo neanche che servissero così tante cose. Per fortuna Josh disse che avrebbe portato tutto lui.
Cole lo guardò scuotendo la testa divertito, beccai Charlie a sorridere godendosi la scena mentre Nicole mi sorrise mimandomi con le labbra un 'te lo avevo detto'.
Sapevo che si riferisse a Cole e al gesto
carino di portarmi lì dove non ero mai stata. Eppure non sapeva che era solo per via della mia lista, Cole mi avrebbe portata al mare ma sarebbero venuti tutti con noi, sarebbe stata una bella giornata e già non vedevo l'ora. Lo guardai e lui stava già guardando me.
Mi sorrise e gli sorrisi, poi guardai gli altri intenti a parlare e a prendere in giro Josh.
Pensai che non c'era cosa più bella nell'avere degli amici al proprio fianco.

Wings [Cole Sprouse]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora