Capitolo 2

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COLE

"Quindi cosa sei?"

La guardai fermarsi davanti a me con uno sguardo concentrato. Ci eravamo allontanati dai ragazzi per poter parlare meglio, e le avevo chiesto di non farmi sembrare uno stupido che parla da solo.

"Sono un angelo."

Sgranai gli occhi. "Eh?"

"Il tuo angelo custode per l'esattezza." incrociò le braccia al petto.

Doveva essere una presa in giro, uno scherzo, qualunque sciocchezza inventata per farmi fesso. Eppure era realmente scomparsa davanti ai miei occhi, davanti agli occhi di tutti in realtà. E le persone non scompaiono nell'aria.

"Cos'è uno scherzo?"

"Lo so che è difficile da credere ma è così. Sono stata mandata sulla Terra per te." si avvicinò a me di qualche passo. Io non ero ancora del tutto convinto.

"E cosa vuoi da me?" la guardai confuso.

"Non è che voglio qualcosa da te, è qualcosa che devo fare per te."

Corrugai la fronte. "E cosa sarebbe?"

"Salvarti." disse.

Alzai gli occhi al cielo e mi guardai intorno mettendomi le mani sui fianchi. "Non sono in pericolo, sono al sicuro."

"No, che non lo sei." scosse la testa guardandomi seriamente. "Sei costantemente in pericolo e io posso salvarti, da tutto e da te stesso."

"Me stesso.." mormorai chiudendo gli occhi, scossi la testa e con una risata amara la guardai come se fosse la cosa più assurda di questo mondo. E doveva esserlo perché niente aveva realmente senso.

"Senti ora basta. Questa storia è arrivata al limite." la guardai inumidendomi le labbra con tutta calma. "Io non sono affatto in pericolo, tu non sei un angelo e tutta questa storia è una pagliacciata. Non so quale trucchetto tu abbia usato per svanire nel nulla ma non credo a una singola.."

Basta. Smettila.

Mi bloccai a bocca aperta senza neanche finire la frase. Sentii chiaramente quelle parole eppure le sue labbra non si mossero di un millimetro. Era assurdo.

Vedi di smetterla con queste stupidaggini. Ti ho detto che è tutto vero.

Sgranai gli occhi e feci un passo indietro. Era come sentire la sua voce nella mia testa ma le sue labbra continuarono a rimanere ferme.

"Ma come.."

Lei mi guardò e lentamente spuntò un sorrisetto sul suo volto.

Cosa c'è? Sei confuso adesso?

Si avvicinò e iniziò a girarmi intorno.

Ti stai chiedendo quale altro trucchetto io stia usando, vero?

Si fermò nuovamente davanti a me e fece una piccola risata. Poi vidi le sue labbra tornare a muoversi.

"E' un'altra delle mie capacità, oltre a quella di scomparire. Posso parlarti con la mente." disse.

La guardai ancora incredulo e poi spostai lo sguardo altrove in un punto impreciso realizzando finalmente che era tutto vero. Lei era un angelo, aveva capacità sovrannaturali ed era li per me.

"Ma io....non ho bisogno d'aiuto, davvero.." mormorai. All'improvviso mi sentii così vulnerabile in sua presenza.

"Non sarei qui se tu non avessi bisogno di aiuto." sospirò. "Sei a rischio inferi, nel senso che di questo passo non ti aspetta una bella sorpresa dopo la morte."

Wings [Cole Sprouse]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora