COLE
Le cose sembravano non andare molto bene, i ragazzi mi sembravano troppo cullati per avere una missione fra le mani ed Ella si comportava in modo strano con me. Ed era questo il punto, solo nei miei confronti si comportava misteriosamente, come se ci fosse un muro fra noi due che ci impedisse di parlare come prima, di stare vicini come prima.
Mi guardava a malapena, non si avvicinava mai se non per pochi istanti e solo se eravamo insieme agli altri.
Il tutto è progredito così in fretta da non essermi accorto di nulla. Un momento prima ballavamo un lento nella mia camera, e un momento dopo non mi rivolgeva più la parola.
Qualcosa era dovuto pur accadere, ma non riuscii a capacitarmi di cosa. Ripercorsi la serata in questione, Ella era scesa di sotto per un po' e quando raggiunsi anche io gli altri aveva già un comportamento al quanto strano. Qualcuno le aveva parlato? Di cosa? E perché?
Dovevo scoprirlo, non potevo permettere che Ella si allontanasse da me ancora una volta, avevo sopportato la sua assenza per troppi mesi. Non avrei permesso a niente e nessuno di mettersi in mezzo.
"Mi stai ascoltando?"
Distolsi lo sguardo da Ella a distanza di metri e mi concentrai su Nicole al mio fianco.
"Cosa?"
Spostò lo sguardo su Ella in fondo al corridoio, intenta a prendere dei libri dall'armadietto. Al suo fianco ovviamente c'era Charlie. La mora al mio fianco sbuffò per poi guardarmi male.
"Non capisco cosa ci vedi in lei."
"Proprio niente." la guardai staccandomi dal muro, eravamo accanto al bagno femminile dove Nicole era solita aspettare le sue amiche, accanto a noi un via vai di ragazze che puntualmente puntavano lo sguardo su di me prima di scomparire.
"Pensi che non mi accorga di tutte le volte in cui ti metti a fissarla come un rapitore seriale?"
"Non fisso proprio nessuno. Guardavo Charlie."
"Allora qualcuno lo fissi." alzò gli occhi al cielo.
La guardai spazientito e mi finsi il più innocuo possibile. Chi mi stava intorno doveva ancora credere che fossi il solito ragazzo di città e Nicole era la mia copertura. Stare con lei comportava fingermi indifferente verso Ella. Forse era lo stesso piano che stava attuando la bionda, ma non mi convinceva granché.
"Ho occhi solo per te, come sempre." le sorrisi ammiccando come al mio solito.
"Chi non li ha?" sorrise guardandomi con superficialità per poi salutare le amiche appena arrivate. Per la prima volta mi resi conto di quanto vuota fosse quella ragazza e di quanta tristezza provassi verso me stesso nell'esserle stato accanto per così tanto tempo. Guardai le ragazze finché non mi resi conto di quanto fossero tutte uguali fra loro e mi voltai cercando con lo sguardo uno dei miei amici in mio aiuto. Charlie era ancora accanto ad Ella, parlava con lo sguardo fisso su di lei e una serietà che lo distingueva da tutti. Lei guardava me, ma incrociato il mio sguardo si voltò di scatto verso il moro e andò via con lui verso l'aula.
Josh mi passò accanto con una ciambella in bocca, non si accorse di me così lo agganciai per lo zaino e lo avvicinai facendolo quasi cadere.
"Ehi!" sbuffò guardandomi male.
"Mi spiace aver tardato, amico." dissi con voce più alta del normale, la sua innocua confusione mi intenerì. "Andiamo prima di fare tardi."
"Ma tu non segui chimica.."
Gli diedi una pacca forte sulla schiena facendogli cadere la ciambella a terra. Guardai Nicole, aveva uno sguardo stralunato nei nostri confronti.
"Meglio che vada, siamo in ritardo." le sorrisi.
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Wings [Cole Sprouse]
FantasiaLa punizione di un angelo per aver trasgredito le regole. Sorvegliare un umano per il resto della sua vita. ***** "Devi intervenire." le era stata detto. Ella non poté fare altro che annuire e obbedire. Dettati tali ordini non rimase altro che mette...