Wings [Cole Sprouse]

Capitolo 19

È più di un mese che non aggiorno e mi è mancato da morire farlo. Vi chiedo scusa per l'assenza, riprendiamo da dove abbiamo lasciato :)
-Alessia

ELLA

Sentivo il suo sguardo costantemente addosso. Ogni qual volta provavo a guardarlo con la coda dell'occhio lo trovavo sempre nella stessa posizione. Il busto completamente girato nella mia direzione e gli occhi puntati su di me.

Corrugai la fronte e strinsi il volante guardando la strada.

"Cosa c'è?"

Cole non cambiò espressione e continuò a fissarmi.

"Sei proprio tu?" chiese con voce bassa.

Rimasi un po' perplessa da quella domanda, ma annuii continuando a guidare.

"Da quand'è che guidi?"

"Da un mese circa."

"Non sapevo che nell' aldilà.." si fermò dando un'occhiata ai sedili posteriori. Rayan, Josh e Charlie erano seduti dietro e probabilmente stavano ascoltando il nostro discorso dato che nessuno parlava a parte noi.

Cole si mise più comodo sul sedile e tornò a guardarmi.

Non sapevo che nell'aldilà facessero anche guidare.

Non ho mai lasciato la terra.

La mascella di Cole si tese e notai i suoi pugni stringersi.

Però sei sparita.

Sospirai e fermai l'auto. "Siamo arrivati."

I ragazzi scesero uno per volta dall'auto e Cole sbuffò scendendo per ultimo. Andammo tutti al cofano e lo aprii guardandone il contenuto. Rayan e Josh avevano avvolto il corpo di Richard in un telo e lo avevano buttato li dentro.

"Chi lo prende?"

Ci guardiamo tutti un po' esitanti. Prendere quel corpo e disfarsene voleva significare intromettersi al cento per cento e diventare complici di un omicidio. La legge era pur sempre la legge e anche se speravamo di non essere mai scoperti c'era comunque qualche possibilità che invece sarebbe successo.

"Ci penso io." Cole si fece avanti e prese in spalla il corpo avvolto nel telo.

Rayan chiuse il cofano e seguimmo tutti Cole sull'orlo del precipizio. Mi girai a guardarlo e vidi i suoi occhi tormentati da qualcosa, qualcosa di così profondo da non sapere neanch'io cosa fosse. Cole stava gettando via non solo il suo presente ma il suo intero passato, tutto ciò che dovette subire per anni. Nonostante fosse comunque sangue del suo sangue, potevo leggere nei suoi occhi il desiderio di andare avanti, di voltare le spalle a quel buco nero che era stata la sua vita fino a quel momento.

"Per mia madre.." sussurrò e lasciò andare il corpo giù nel dirupo.

Ci sporgemmo tutti in avanti, non si vedeva neanche la fine del precipizio, solo il corpo cadere nel vuoto, rotolare per la parete fino a scomparire.

Mi girai a guardare Cole e nei suoi occhi vidi qualcosa di diverso, qualcosa di più bello.

Vidi la libertà.

****

"Lo so che vuoi parlarne, quindi fallo e basta." Sospirai entrando nella sua camera da letto.