PRIMA DI LEGGERE:
Non incoraggio assolutamente i comportamenti presenti nella storia.
Tutto è frutto della mia fantasia, in quanto opera originale.
Non copiare, rispetta il mio lavoro.
Grazie per l'attenzione e buona lettura.Hope's pov.
"L'amore è sempre paziente e gentile, non è mai geloso...
L'amore non è mai presuntuoso o pieno di sè, non è mai scortese o egoista, non si offende e non porta rancore.
L'amore non prova soddisfazione per i peccati degli altri ma si delizia della verità. È sempre pronto a scusare, a dare fiducia, a sperare e a resistere a qualsiasi tempesta"(Nicholas Sparks)
Poggiai un dito sulla pagina per tenere il segno. Ero indecisa se continuare a leggere oppure no, ma poi lo ritrassi come se qualcosa mi avesse scottato, lanciando il libro via. Mi distesi sulla morbida coperta del mio letto e cominciai a fissare il soffitto immacolato. Rimuginavo su quelle parole lasciando che la mia mente spazziasse tra i ricordi che spesso ignoravo, mentre una stretta allo stomaco mi lasciava rigida. Preferivo leggere e alimentare le mie illusioni invece di prendere una salda posizione nella mia vita inutile.
In realtà non era sempre stato così, prima mi ribellavo, mentre adesso lasciavo che come sapone, tutto mi scivolasse addosso. Mi rigirai su di un fianco riprendendo il libro e portandomelo al petto. Odiavo prendermela con le mie cose, le uniche su cui avessi veramente il controllo.
Strizzai gli occhi stanchi per poi rialzarmi e riporre il libro sul suo scaffale, insieme agli altri.
Erano così belli da vedere, tutti ordinati e accuratamente scelti; desideravo in silenzio di poter avere lo stesso tipo di ordine nella mia vita.
Tutto al proprio posto e tutto perfetto. Lasciai scivolare con animo fiero un dito lungo alcuni di essi, ma un suono stridulo mi riportó alla mia odiosa vita.
Contro la mia volontà, presi il cellulare per controllare l'ennesimo messaggio di quel pomeriggio. Una smorfia di disgusto si esibì sul mio volto appena ne lessi il mittente. Era lui.Alle 22:00 diceva.
Rilassai i tratti del viso e chiusi gli occhi sospirando.
Era di nuovo lui, il ragazzo a cui appartenevo, come un oggetto da mostrare per fare bella figura. Ero un oggetto, solo un oggetto, questo mi ripetevo. Pensare che mi amasse sarebbe stato disgustoso e deplorevole; sentirmi un oggetto mi aiutava a superare la situazione.Riposi il cellulare sulla scrivania e mi diressi in bagno dove trovai già la mia biancheria pulita e un morbido asciugamano che avevo precedentemente preparato. Lavai delicatamente il mio corpo, che si rilassava al contatto con l'acqua calda, e massaggiai piano i miei lunghi capelli bruni. Erano lisci, lunghi fino al bacino, e non li avrei tagliati per nessuna ragione. Servivano a coprire la mia figura spesso ammaccata e piena di lividi.
Lasciai l'asciugamano sul lavandino pieno di capelli, e restai per un attimo a fissare la mia pietosa e insensibile figura allo specchio. Chiusi gli occhi per un momento immaginandomi ovunque ma non lì.
A volte desideravo che la mia mente si perdesse, in modo da diventare tanto pazza da poter fuggire via.
Mi diressi in camera mia e aprii l'armadio che mi inghiottì con quell'ondata di amaro nero che lo avvelenava, come avvelenava anche lo stile delicato e del tutto contrastante della mia camera, che era invece colorata da un leggero rosa. Esso faceva da sfondo al bianco dei mei armadi e delle mie mensole piene di libri, della mia scrivania e del mio baldacchino in ferro battuto. Papà arredó la mia camera da bambina ripetendomi che qui avrei sempre ritrovato me stessa, quando gli altri mi avrebbero mascherata. Ed ancora oggi che lui non c'era più, era ancora vero.Presi i miei pantaloncini americani di jeans e un top nero, con la scollatura a cuore e le spalline sottili. Li indossai insieme a dei vertiginosi tacchi e delle calze nere di pizzo che mi stringevano le gambe dal ginocchio fino alla caviglia.
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Hope - La speranza non conosce la paura || Selena Gomez & Bruno Mars (REVISIONE)
Romance"Le gocce d'acqua picchiettavano sul vetro delle finestre, come le sue dita sul tavolo della cucina. Il suono del caffè che saliva, ad un tratto non era più rassicurante come una volta. Era soltanto uno dei già troppi rumori nella sua testa. >, pe...