13

146 2 0
                                    

ci svegliammo tutti. «dai forza iniziamo a camminare» ci disse Thomas. preparammo le cose negli zaini e ci spartimmo le giacche che avevamo trovato nell'edificio la sera prima.
«bene siamo pronti. andiamo» dissi a tutti, mentre mi guardavano aspettando mie indicazioni. avevamo appena iniziato a camminare e Winston cadde a terra. «ehi Winston cos'hai?» gli urlò Frypan.
Winston non riusciva a parlare, e sembrava come se stesse morendo. Provò a prendere la pistola dalla tasca di Newt, ma fece un passo indietro così da allontanarsi. «p-per fav-favore da-dammela» «Winston tu non ti sparerai» gli disse Newt
«n-non voglio di-diventare u-uno di loro» Winston alzò il pantalone dalla caviglia e si vide una specie di morso. «quando è successo?» gli chiesi preoccupata che potesse morire «n-non lo so»
Thomas prese la pistola dalla tasca di Newt e guardandolo disse «è la cosa giusta. non abbiamo una cura e non possiamo tenere uno spaccato con noi. ci ucciderà quando impazzirà se prima non lo facciamo noi» «okay» gli rispose.
La postola si posò su di lui e noi ci allontanammo velocemente. prima però Frypan si piegò su di lui, sentimmo le sue parole «addio amico» e poi ci raggiunse. camminammo per un po' e poi sentimmo lo sparo. ci fermammo. qualche lacrima scese, ma poi riprendemmo il nostro viaggio.
dopo ore di cammino si fece sera. avremmo dormito sulla sabbia del deserto per poi risvegliarci e continuare a camminare. dopo un po' che camminavamo Thomas si svegliò «ehi, ehi ragazzi. dobbiamo andare vedo delle luci e degli elicotteri»
mi svegliai anche io «sarà la C.A.T.T.I.V.O. ci avrà trovati, dobbiamo correre forza!» urlai. gli altri si alzarono velocemente e iniziarono a correre verso una specie di fabbrica, che però non sembrava molto abbandonata.
nel mentre era arrivata una tempesta. iniziammo a correre sempre più veloce. i fulmini si scagliavano sul terreno, ma uno si scagliò su Minho.
«Minho!» urlai. Newt venne ad aiutarmi e insieme lo tirannò dentro. «Thomas luce!» Thomas fece luce.
«dai Minho svegliati. apri gli occhi» imprecai contro Minho, tirandolo su e giù per la maglietta.
«ehi ehi ehi sta calma. sono vivo» i suoi occhi si aprirono. lo aiutai ad alzarsi e poi dissi «per il resto della notte staremo qui, poi domani continueremo ad andare verso le montagne»
Newt prese in disparte me e Thomas, «siete sicuri che funzionerà?» «si» gli rispose Thomas, poi continuò «se no cosa altro potremmo fare?»
«di certo non continueremo a scappare per sempre» aggiunsi io. «se non ci fossero, diventeremo noi il braccio destro» «ci sto, ma spero che li troveremo. anzi me lo sento» rispose Thomas.
«aiuto!» qualcuno urlò. andammo verso i ragazzi e degli spaccati sembravano venissero verso di noi, ma poi si scoprì che erano legati a delle casse. una porta si aprì. «dai forza venite dentro.» nessuno si mosse
«vabbè se volete rimanere insieme agli spaccati io me ne vado eh» allora Thomas entrò e mi tirò con se. poi dietro tutti gli altri.
«vi portò da Jorge poi vedremo cosa fare di voi»
«solo io ho questa sensazione o questo posto non mi da un senso di, di sicurezza?» notò Newt.
«no anche io lo penso» rispose Spike che non parlava da quel giorno alla mensa. quei ragazzi erano troppo silenziosi.
«eccoci qui» la voce della ragazza mi riportò alla realtà. «grazie Brenda. ora faremo una chiacchierata da amici» la porta si chiuse.

The Maze Runner - È tutto reale Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora