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«spaccati!» urlò Newt. «correte!» aggiunse.
corremmo fino a un bivio. destra, sinistra o centro.
«centro» dissi io. corremmo. per fortuna c'era un uscita e arrivammo a una parte della città disabitata.
la strada era finita e allora decidemmo di arrampicarci tra le infinità di mobili e cose abbandonate che creavano delle 'piramidi'. «sbrigatevi!» Brenda urlò. Thomas, Newt, Minho ed io eravamo subito dopo di lei. un po' più in basso di noi Frypan e Aris. ancora più in basso Troy, Spike e Louis. nel frattempo con i piedi lanciavano vecchie cose che colpivano gli spaccati e gli uccidevano.
appena arrivammo in cima solo uno spaccato era ancora vivo. c'era solo una piccola stanza e i vetri di essa si stavano rompendo. eravamo tutti lì. quell'unico spaccato ci aveva raggiunto e si fiondò su Brenda. caddero sul vetro. iniziavano a formarsi le crepe. cercammo di tirare indietro lo spaccato ma sembrava essere più forte degli altri. il vetro si ruppe. caddero entrambi ma Jorge riuscì a prendere Brenda per le mani e tirarla su. «tutto apposto Brenda?» le chiesi «si» «perfetto ora andiamo»
non riuscimmo a fare neanche un passo che Brenda cadde. Jorge si piegò su di lei «che succede?»
«è stata contagiata» dissi io indicando la sua pancia. c'era sangue dappertutto come avevano fatto a non notarlo? «non possiamo rimanere qui, dobbiamo andare» disse Newt «si ma nessun altro sa la strada oltre Brenda» risposi «invece sì: Jorge»
«si ma deve aiutare Brenda a camminare» «la aiuterà qualcun altro» «bene allora aiutala tu»
«n-no» stridulò lei. la guardammo tutti. «T-Thomas aiutami» «ehm no guarda io preferisco rimanere così, sai potrei essere utile, io so sparare, sono bravo quindi è meglio che tu ti faccia aiutare da qualcuno altro» poi si girò verso di me e mi fece un occhiolino.
«dai la aiuto io» disse Frypan. scendemmo di nuovo dalla torre con un po' più di difficoltà di prima.
«perfetto. siete tutti giù no? andiamo seguitemi» disse Jorge. lo seguimmo fino alla parte abitata della città. arrivammo davanti a una casa, in cui si stava svolgendo una festa. «che ci facciamo qui?» chiese Spike. «cerchiamo l'uomo che ci aiuterà a trovare il braccio destro.»
mentre stavamo per entrare una donna ci fermò «siete qui per la festa?» «ehm..» Thomas aspettò per rispondere lasciando un occhiata a Jorge e attendendo una risposta. «si» disse Jorge. un uomo poi uscì dalla casa «ohhh benvenuti» sembrava ubriaco fradicio «se volete entrare bevete»
bevemmo tutti, ma Jorge riuscì a non bere senza farsi notare.
entrammo. iniziò a girarmi la testa, vedevo sfocato e iniziavo a sudare. non vidi più nessuno vicino a me a parte Thomas. mi prese per i fianchi e mi girò. era ubriaco e anche io. «dai lasciati andare Soph» «in che modo?» «così» e poi mi baciò.
dopo un po' Jorge ci trovò «ehi ragazzi dobbiamo andare forza» mi continuava a girare la testa e caddi a terra. non mi ricordo più nulla da quel momento, solo che dopo mi risvegliai in un tendone e mi ritrovai davanti Thomas e sembrava piuttosto preoccupato. «ehi» dissi mettendomi seduta. «Soph sei sveglia» «eccomi qui Tommy» mi abbracciò e poi mi portò insieme a tutti gli altri. Jorge stava picchiando il signore che ci aveva fatto bere alla festa. «perché lo sta picchiando?» chiesi a Tommy
«perché non vuole portarci dal braccio destro»
«dai Marcus dicci dove si trova il braccio destro. sai che non mi piace farti picchiarti» lui non disse nulla, si limitò a fare una specie di ghigno. «ripensandoci mi piace picchiarti» con un piede Jorge buttò giù la sedia in cui era legato Marcus e poi gli puntò due pistole alla tempia. «okay okay okay tirami su e parlerò» lo tirò su. «premetto che a quella gente piace spostarsi. comunque a piedi non ci arriverete mai» «magari a piedi no..» «no no no ti prego»
prendemmo la macchina di Marcus e ci avviamo verso il braccio destro. appena vedemmo una sfilza di macchine parcheggiate ci fermammo.

The Maze Runner - È tutto reale Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora